ROMA, 7 MAR (Italia Estera) - L'arcivescovo di Genova monsignor Angelo Bagnasco, è il nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana. Lo ha nominato il Papa. Bagnasco succede al cardinale Camillo Ruini, che era presidente dal 7 marzo '91 e che dall'86 al '91 era stato segretario generale della Cei. "Quando il Papa chiama, si risponde". Sono le prime parole dell'arcivescovo di Genova dopo la nomina a presidente della Cei. "Esprimo a lui, vescovo di Roma e pastore della Chiesa universale, i sentimenti più profondi della mia gratitudine per l'atto di grande fiducia nell'affidarmi personalmente un compito così alto e impegnativo al servizio dei confratelli nell'Episcopato. Alla chiamata del Santo Padre ho prontamente aderito rassicurato dalle sue autorevoli indicazioni, confidando nella grazia del signore e certo della benevola collaborazione di tutti".
E questa sera il nuovo Presidente della CEI ha celebrato messa con i francescani. Nell’omelia, rivolgendosi ai Ministri provinciali francescani d'Italia, riuniti ad Arenzano da domenica per la 31ma assemblea generale. "Siano le vostre comunità luoghi della serietà e della letizia della fede. Una serietà particolarmente eloquente come quella che ha portato Francesco a baciare il lebbroso nel quale vedeva il volto di Cristo; ma anche della letizia semplice e vera di aver trovato Cristo, forma della vostra vita".
L'arcivescovo di Genova, richiamandosi alle parole di papa Benedetto XVI ha sottolineato come "la fede cristiana è gioia e riflette il grande sì di Dio all'uomo, alla sua vita, all'intelligenza e all'amore" ed ha evidenziato che "nella serietà anche costosa della vita cristiana si riflette la serietà dell'amore che Dio ha per l'uomo fino alla croce del Figlio; nella gioia si manifesta che Cristo vale ogni sacrificio perché ha parole di vita eterna, è il senso del nostro vivere e morire, il nostro destino. Nel volto della letizia vi è una particolare forma dell'annuncio di Cristo, gioia del padre per l'umanità. Di questo annuncio l'umanità ha oggi bisogno come dell'aria per respirare".
Il mondo politico si congratula con monsignor Angelo Bagnasco che succede a Camillo Ruini.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato a monsignor Bagnasco un messaggio di auguri. "Nel momento in cui assume la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana - ha scritto Napolitano - desidero farle pervenire le mie vivissime congratulazioni, unitamente agli auguri più sinceri per lo svolgimento del suo nuovo incarico. Sono certo che, sotto la sua guida, la Cei saprà efficacemente svolgere il suo importante e delicato compito di promozione nel tessuto sociale dei valori religiosi e morali della Chiesa Cattolica, nel rispetto del carattere laico delle istituzioni. Colgo l'occasione per porgerle i migliori auguri di prosecuzione della sua azione pastorale". Ma ha inviato anche un cordiale saluto a Ruini: "Nel momento in cui lascia l'incarico di presidente della Conferenza Episcopale Italiana, alla cui guida ha dedicato un costante ed appassionato impegno per interpretare e trasmettere alla società i grandi valori religiosi e morali della Chiesa Cattolica, desidero farle pervenire il mio cordiale saluto e rivolgerle i migliori auguri di prosecuzione della sua azione pastorale"
Il presidente del Consiglio Romano Prodi formula gli auguri di tutto il governo e parla di una "stagione di fecondità pastorale per la Chiesa italiana". Plauso dai presidenti di Senato e Camera. Mentre Marini auspica un rafforzamento della Cei "nel tentativo di riscoprire le ragioni della fede anche per il progresso culturale dell'intero Paese", Bertinotti sottolinea che "il riconoscimento del fenomeno religioso come fatto pubblico e il carattere laico delle Istituzioni possono contribuire al confronto e al dialogo". La scelta del Papa è stata accolta con "particolare compiacimento" dal leader della Cdl Silvio Berlusconi: con la "guida autorevole" di Bagnasco la Chiesa continuerà ad essere "protagonista attiva" nella vita del Paese, anche "con la testimonianza autorevole dei valori e dei principi cristiani, sui quali laici e cattolici insieme possono e devono continuare a trovare le fondamenta di una comune crescita". Il segretario Ds Fassino si dice certo di trovare anche nel nuovo presidente della Cei "un interlocutore attento e disponibile al dialogo e al confronto nella ricerca di soluzioni condivise per il bene comune" e il ministro Rosy Bindi sottolinea la "certezza di poter collaborare insieme per il bene del Paese e in particolare delle famiglie italiane". Dall'opposizione si fa notare, con il portavoce di An Ronchi, la "continuità" della linea politica di Bagnasco con quella di Ruini. Rocco Buttiglione parla di Bagnasco come di "un uomo che non ha paura perché è fortemente radicato nella fede". Il leghista Massimo Polledri ringrazia Ruini per le parole chiare che ha saputo offrire anche ai laici ricordando di non aver sempre condiviso le sue preoccupazioni sul federalismo. (Italia Estera) -