Servizio di Alfonso Maffettone
NAPOLI, 10 MAR. (Italia Estera) - Una volta Napoli era una delle cinque capitali d’Europa (Londra, Parigi, Vienna, Mosca, Napoli) e la capitale di un Regno. Aveva ambasciatori e diplomatici di tutto il mondo accreditati presso il suo governo. Oggi Napoli e’ quella che e’, oberata da immani problemi. Grazie all’opera instancabile ed appassionata dell’ambasciatore Michelangelo Pisani Massamormile la citta’ partenopea nel terzo millennio e’ divenuta di nuovo meta di ambasciatori, diplomatici, esperti del diritto ed alti ufficiali delle Forze armate per convegni, incontri e conferenze.
Pisani Massamormile e’ stato il promotore dell’apertura a Napoli l’11 ottobre 2005 dell’Antenna del circolo di studi diplomatici , un’associazione fondata a Roma nel 1968 da un gruppo di ambasciatori. Scopo è quello di svolgere un’ attività di studio e di approfondimento dei vari problemi internazionali contemporanei e dei loro riflessi sulla politica estera italiana. In un anno e mezzo, l’Antenna napoletana ha svolto una intensa attività e si accinge ad affrontare nuovi impegni, dopo i consensi e la collaborazione riscossi dall’Unione degli Industriali di Napoli, dall’ Universita’ degli studi L’ Orientale e dall’ istituto universitario Suor Orsola Benincasa . Numerosi i giovani attratti dal desiderio di una carriera diplomatica divenuta oggi avventurosa più che mai per i conflitti e le tensoni che sconvolgono buona parte del mondo.
Tutti gli eventi proposti dall’Antenna napoletana del circolo di studi diplomatici sono stati di grande interesse. In particolare vanno ricordate le conferenze degli ambasciatori di Austria e
Finlandia , paesi detentori della presidenza di turno dell’UE. , le rievocazioni di illustri ambasciatori del passato, le discussioni sul Medio Oriente e sul ruolo dell’Italia nelle missioni di pace dell’Onu e della Nato.
‘’Sono soddisfatto – dice Pisani Massamormile – Abbiamo avuto le sale piene ed attestati di attenzione dovunque le manifestazioni si siano svolte’’.
Dopo 40 anni di carriera, l’ambasciatore Pisani Massamormile e’ tornato a Napoli, la citta’ di origine della sua famglia , una famiglia di antico stampo con storia e grandi tradizioni.. Abita in un appartamento in via Partenope che più bello non si può, con balconi sul golfo e vista su Capri e Sorrento. ‘’Sono un innamorato di Napoli. Ho fondato l’Antenna napoletana del circolo di studi diplomatci con due obiettivi prioritari: il primo l’ inserimento di Napoli nell’elenco delle città italiane visitate dai giovani vincitori del concorso diplomatico affinche’ essi portino in giro per il mondo il ricordo e l’immagine delle cose migliori e più produttive della nostra città. L’altro obiettivo e’ la visita degli ambasciatori dei paesi che detengono la presidenza di turno dell’Ue per una conferenza sui programmi e sulle iniziative comunitarie”.
L’andirivieni a Napoli di ambasciatori ed altri illustri ospiti invitati dall’Antenna napoletana del circolo di studi diplomatici ha messo in rilievo una grave lacuna o per meglio dire uno dei tanti buchi neri della città: la mancanza di una guest house. Prima c’era il circolo della Stampa nella villa comunale che ne assolveva in parte le funzioni, offrendo un ampio salone per le conferenze ed un ottimo servizio ristorante ma la casina del boschetto, dove aveva sede, e’ stata requisita dal Comune per lavori di ristrutturazione che durano da anni e che forse non finiranno mai come spesso si fa da queste parti per distruggere le cose buone. In sua sostituzione c’è l’istituto di studi filosofici a Monte di Dio, un conferenzificio , secondo alcuni, che comunque svolge la sua funzione.
“ Ringrazio l’Istituto per gli studi filosofici, gli enti ed il circolo dell’Unione che ci hanno dato ospitalita’. Un grazie particolare va a Giulio Rolando, editore e direttore de ‘’Il Cerchio” che ha dato e continua a dare supporto editoriale alle nostre iniziative ’’ , dice Pisani Massamormile da diplomatico di lungo corso mentre guarda incantato il panorama di Napoli. Una vista che non ha mai dimenticato nella sua lunga e significativa carriera all’estero: primo segretario a New York presso le Nazioni Unite, console a Grenoble, incaricato d’affari in Colombia e Guyana, primo consigliere in Israele, console generale ad Hong Kong, ministro consigliere negli Stati Uniti, ambasciatore in Cile e Turchia.
Cile e Turchia sono i due paesi rimasti nel cuore di Pisani Massamormile. E nella sua casa , accanto ai mobili di famiglia, ci sono cimeli e ricordi delle due nazioni nelle quali e’ stato per anni capo missione. Eccezionale la vetrina con la collezione di ceramiche precolombiane provenienti da Atacama , nel Cile Settentrionale. A Santiago Pisani era arrivato il 7aprile 1989.
“In Cile sono stato il primo ambasciatore italiano dell’era democratica dopo la dittatura di Pinochet. C’era un clima di grande entusiasmo per il nuovo corso e ne sono rimasto emotivamente coinvolto”, dice Michelangelo Pisani Massamormile, ricordando la sua amicizia per il socialista Josè Vieragallo, primo presidente eletto della camera dei deputati, una amicizia condivisa con l’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con il quale continua a mantenersi in contatto.
L’altro amore e’ la Turchia, forse pari a quello per Napoli, tanto che gli amici chiamano affettuosamente Pisani Massamormile il ‘’turco napoletano’’. Ovviamente l’ambasciatore è fra i forti fautori di un ingresso della Turchia nell’Ue. ‘’Credo che vi sia già abbastanza per temere che la Turchia si stanchi dopo anni e anni di anticamera. Per noi sarebbe la perdita della dote. Un Paese giovane demograficamente. Dinamico con un tasso di crescita superiore alla media europea. Con il secondo esercito più forte della Nato. Con strade sicure di approvvigionamento energetico, ma soprattutto con la possibilità di dimostrare al mondo islamico che Democrazia e Modernizzazione non sono incompatibili con i dettami della religione’’ sostiene Pisani Massamormile.
Cio’ che colpisce un qualsiasi interlocutore e’ la grande passione che anima tuttora Michelangelo Pisani Massamormile per il lavoro del diplomatico. Se gli si chiede che consiglio darebbe ad un giovane incerto nella scelta fra la carriera diplomatica e la professione di peacekeeper delle Nazioni Unite, l’Ambasciatore di Napoli tuona dall’alto della sua esperienza e della sua passione.: “Non c’è impresa più bella e meravigliosa di quella di rappresentare il proprio paese, l’Italia , a qualsiasi livello da primo segretario ad ambasciatore”.
Alfonso Maffettone/Italia Estera