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27 mag 2007ELEZIONI AMMINISTRATIVE: 10 MILIONI AL VOTO - AFFLUENZA IN CALO

Forza Italia chiede un "intervento di garanzia" del Presidente della Repubblica per la rottura del silenzio elettorale di ieri da parte del premier
 
ROMA, 27 MAG  (Italia Estera) - Affluenza in calo. Alle ore 19 ha votato il 29,7% per le provinciali e il 38,5% per le comunali. Alle precedenti elezioni gli elettori erano stati il 33,3% per le provinciali e il 41,0% per le comunali. Hanno fatto però eccezione alcune città: prima fra tutte Verona, dove, alle comunali, la percentuale dei votanti è stata del 41,7% contro il 38,4% delle precedenti consultazioni. Sono oltre 10 milioni gli italiani chiamati alle urne per questa tornata di elezioni amministrative. Nelle 12.229 sezioni si è votato  fino alle 22, mentre domani le urne rimangono aperte dalle 7 alle 15.
 
A rinnovare sindaci e consigli di 830 comuni, tra i quali 25 capoluoghi di provincia, e presidenti e consigli di 7 province sono 10.067.847 elettori, dei quali 4.847.666 maschi e 5.220.181 femmine. Sono chiamati alle urne, in tutto, 10.225.434 elettori; con esattezza nelle Regioni a statuto ordinario più la Sardegna sono 10.067.847, nel Friuli Venezia Giulia sono 157.264, nel Trentino Alto Adige: 323, per un totale di 12.422 sezioni elettorali.
 
Oggi fino alle ore 22, e domani, dalle 7 alle 15, si vota per il rinnovo dei consigli di 7 province e dei sindaci e dei consigli di 830 comuni (di cui 26 capoluoghi di provincia) delle regioni a statuto ordinario e della Sardegna. Si vota inoltre per le elezioni dei sindaci e dei consigli di 25 comuni (di cui un capoluogo di provincia) della regione a statuto speciale Friuli Venezia Giulia. Nel comune di Garniga Terme, in provincia di Trento, unico comune del Trentino-Alto Adige interessato alla tornata elettorale, si voterà nella sola giornata di oggi, con eventuale ballottaggio domenica 10 giugno.
 
Forza Italia chiede un "intervento di garanzia" del Presidente della Repubblica per la rottura del silenzio elettorale di ieri da parte del premier Prodi.
Sandro Bondi, coordinatore nazionale di Forza Italia, afferma: "Viviamo in uno dei momenti piu' foschi della vita del nostro Paese, in cui pare non esservi piu' alcun rispetto delle regole fondamentali della democrazia. Quando il capo del governo infrange in modo consapevole e premeditato il silenzio pre-elettorale e quando il servizio pubblico televisivo riduce al silenzio la doverosa protesta dell'opposizione, vuol dire che non vi e' piu' in questo Paese alcuna tutela dei diritti democratici, se non, in ultimo, nel ruolo di suprema garanzia dei vertici delle istituzioni e del Capo dello Stato". Alla levata di scudi degli azzurri contro il presidente del Consiglio per la violazione della 'tregua' pre-elettorale si unisce Fabrizio Cicchitto, vicecoordinatore di Forza Italia, che afferma: "Anche vedendo i resoconti televisivi del Tg3 siamo di fronte a una clamorosa violazione del silenzio pre-elettorale del presidente del Consiglio, che utilizza la tribuna della conferenza nazionale delle famiglie per fare promesse dal chiaro sapore elettoralistico. Una cosi' plateale e clamorosa violazione della legge richiederebbe un intervento ad alto livello istituzionale. Ricordiamo che per molto meno nei confronti di Berlusconi fu sollevato uno scandalo. Questa volta attraverso la tv di Stato si realizza un pesantissimo vulnus alla parita' tra le forze politiche in corsa per le amministrative" Sceglie l'ironia Piero Testoni: "Dal governo delle tre 'i', quello di Berlusconi, siamo passati al premier con tre 'i': imbelle, ingiusto, francamente irritante. Rompe il silenzio doveroso alla vigilia del voto per fare uno spot a se' e al suo governo, mentre si nasconde di fronte al caso del giorno coprendo il suo quasi-ministro delle Finanze e isolando il vertice della Guardia di finanza. Tenta di copiare la tempra di Salomone ma, gratta gratta, si scopre la solita mortadella". Netta la presa di posizione di Giorgio Lainati, capogruppo di FI in commissione vigilanza Rai: "Il Tg1 - afferma - cancella i rappresentanti di oltre venti milioni di italiani. In Italia la regola del silenzio nel giorno che precede un turno elettorale vale solo per il governo del centrodestra non per quello della sinistra che si autocelebra, guarda caso proprio oggi, regalandosi una passerella per i telegiornali per Prodi e diversi suoi ministri.
Ma la palma d'oro per l'informazione piu' prodiana di tutti se l'e' aggiudicata ancora una volta il Tg1 di Riotta che ha fatto fare a Prodi e ai suoi un megaspot preelettorale riuscendo a non citare neppure un solo rappresentante degli oltre venti milioni di italiani che stanno con il centrodestra. La dichiarazione di Bonaiuti, portavoce del capo dell'opposizione democratica, in rete sulle agenzie di stampa fin dalle ore 13 e' stata totalmente ignorata nell'edizione delle 13.30 Questo e' l'esempio piu' classico di come i prodiani interpretino e declinino il pluralismo dell'informazione".
 
Sulla stessa lunghezza d'onda l'altro azzurro Guido Crosetto: "Sfruttare un convegno istituzionale per fare propaganda alle iniziative del governo fa di Prodi un semplice illusionista. Peggio ancora e' oscurare la voce dell'opposizione, che ormai rappresenta la maggior parte degli italiani, sui telegiornali di Stato. Prodi parla a Firenze e rompe il silenzio che caratterizza ogni vigilia di tornata elettorale e il Tg1 dell'amico Riotta gli fa da cassa di risonanza con due servizi/spot elettorali. All'arroganza di palazzo Chigi si unisce il servilismo della televisione pubblica. Ma non e' un regime questo?".(Italia Estera) -



 
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