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02 set 2007Agorà Loreto, il Papa: ''L'umiltà è la via''

L'omelia del Pontefice davanti a 500mila giovani: ''Non seguite la via dell'orgoglio. Andate controcorrente. E ancora l'invito a ''preferire le vie indicate dall'amore vero: uno stile di vita sobrio e solidale, relazioni affettive sincere e pure, un impegno onesto nello studio e nel lavoro''. Poi ricorda che ''alle nuove generazioni è affidato il futuro del pianeta''
 
 
LORETO, 22 SET.  (Italia Estera) -  Il Papa parla direttamente al cuore dei ragazzi, ai 500mila pellegrini che per tutta la notte lo hanno atteso per partecipare alla messa a Montorso, a conclusione dell`Agorà dei Giovani 2007. La Chiesa vuole bene ai giovani, “ne rispetta la libertà, ma non si stanca mai di proporre mete più alte per la vita”.
“Ancora oggi Dio cerca cuori giovani, cerca giovani dal cuore grande», dice il Pontefice, sostenuto da calorosi applausi dei ragazzi. Benedetto XVI invita dunque ad essere «giovani interiormente, capaci di lasciarsi interpellare dalla sua novità, per intraprendere con Gesù strade nuove» che «ha una predilezione per i giovani”. Ma è un Gesù Cristo che “rispetta la libertà, ma non si stanca mai di proporre loro mete più alte per la vita: la novità del Vangelo e la bellezza di una condotta santa.
Su questa scia, “la Chiesa, cari giovani - prosegue Benedetto XVI - vi guarda con immenso affetto, vi è vicina nei momenti della gioia e della festa, della prova e dello smarrimento; vi sostiene con i doni della grazia sacramentale e vi accompagna nel discernimento della vostra vocazione. Cari giovani - ripete il Papa - lasciatevi coinvolgere nella vita nuova che sgorga dall’incontro con Cristo e sarete in grado di essere apostoli della sua pace nelle vostre famiglie, tra i vostri amici, all’interno delle vostre comunità ecclesiali e nei vari ambienti nei quali vivete ed operate”.
 Benedetto XVI ha voluto salutare tutti i sacerdoti, i vescovi, le autorità civili e militari presenti, “con un ricordo particolare per il vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Francesco Rutelli”. “Questo è davvero un giorno di grazia!”, esordisce Benedetto XVI, scandendo: “Quale meravigliosa opera ha compiuto il Signore facendoci incontrare, qui a Loreto, così numerosi e in un clima gioioso di preghiera e di festa”.
“Andate controcorrente - ammonisce Benedetto XVI - non ascoltate le voci interessate e suadenti che oggi da molte parti propagandano modelli di vita improntati all’arroganza e alla violenza, alla prepotenza e al successo ad ogni costo, all’apparire e all’avere, a scapito dell’essere. Di quanti messaggi, che vi giungono soprattutto attraverso i mass media, voi siete destinatari! Siate vigilanti - chiosa il Pontefice - Siate critici! Non andate dietro all’onda prodotta da questa potente azione di persuasione. Non abbiate paura, cari amici, di preferire le vie ’alternativè indicate dall’amore vero: uno stile di vita sobrio e solidale; relazioni affettive sincere e pure - prosegue il Papa - un impegno onesto nello studio e nel lavoro; l’interesse profondo per il bene comune. Non abbiate paura di apparire diversi e di venire criticati per ciò che può sembrare perdente o fuori moda: i vostri coetanei, ma anche gli adulti, e specialmente coloro che sembrano più lontani dalla mentalità e dai valori del Vangelo - ricorda ancora Papa Ratzinger - hanno un profondo bisogno di vedere qualcuno che osi vivere secondo la pienezza di umanità manifestata da Gesù Cristo”.
Dal Papa ancora un invito a guardare Maria: ''Alla sua scuola, anche noi come lei possiamo fare esperienza di quel sì di Dio all'umanità da cui scaturiscono tutti i sì della nostra vita. Possiamo comprendere che la nostra fede non propone un insieme di divieti morali, ma un cammino gioioso alla luce del sì di Dio''.

Benedetto XVI ha poi ricordato che ''uno dei campi, nei quali appare urgente operare, è senz'altro quello della salvaguardia del creato. Alle nuove generazioni è affidato il futuro del pianeta, in cui sono evidenti i segni di uno sviluppo che non sempre ha saputo tutelare i delicati equilibri della natura''. ''Prima che sia troppo tardi - ha osservato il Papa nel corso dell'omelia della messa celebrata , appunto, nella spianata di Montorso - occorre adottare scelte coraggiose, che sappiano ricreare una forte alleanza tra l'uomo e la terra. Serve un sì deciso alla tutela del creato e un impegno forte per invertire quelle tendenze che rischiano di portare a situazioni di degrado irreversibile''. Di qui il plauso all'iniziativa della Chiesa italiana ''di promuovere la sensibilità sulle problematiche della salvaguardia del creato fissando una Giornata nazionale che cade proprio il 1° settembre''. Quest'anno, ha ricordato, ''l'attenzione è puntata soprattutto sull'acqua, un bene preziosissimo che, se non viene condiviso in modo equo e pacifico, diventerà purtroppo motivo di dure tensioni e aspri conflitti''. Concludendo l'omelia, il Papa ha rinnovato l'invito a partecipare alla Gmg 2008, a Sidney.
 
Nel pomeriggio di ieri i Papa-boys invadono Loreto, ed applaudono Benedetto XVI in 400mila
Una folla di 400mila giovani da ogni parte d`Italia e del mondo ha accolto nel pomeriggio di ieri  il Papa sulla spianata di Montorso nella giornata dell`Agorà. Canti, appalusi prolungati e grida che scandivano il suo nome si sono susseguiti durante l`abbraccio del Pontefice che ha girato tra i settori con la “Papa-mobile”, con accanto mons. Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani il quale ha detto:  ''Momento di grazia''.   Per Benedetto XVI si  sono esibiti Giovanni Allevi, Andrea Bocelli, Claudio Baglioni e Lucio Dalla
I temi al centro delle domande rivolte dai giovani al Papa che ha parlato a braccio incoraggiando i ragazzi ad “andare avanti” anche “in una situazione difficile” sono stati Gesù, la fede, la Chiesa e la società.
 “Nel progetto divino - ha detto Benedetto XVI - il mondo non conosce periferie”. Per evitare di restare “ai margini della società e della storia”, occorre comprendere che “la grandezza della nostra vita sta nello scoprire di essere amati e proprio per questo chiamati ad amare”. “La società oggi - ha affermato il Pontefice - ha bisogno della solidarietà e che Cristo sia presente al centro del mondo. Il mondo - ha aggiunto - deve cambiare”. “Andate, vivete, amate! Agli occhi di Dio ciascuno di voi è importante”, ha esortato i giovani presenti. “Nessuno di voi pertanto si senta marginale; nessuna vita è senza importanza e senza senso; siete tutti veramente importanti, protagonisti perchè siete al centro dell’amore di Dio”.
L`appello che Benedetto XVI lancia ai papa-boys è vibrante.  “Non dovete aver paura di sognare ad occhi aperti grandi progetti di bene e non dovete lasciarvi scoraggiare dalle difficoltà”:
“Cari giovani, costituite la speranza della Chiesa in Italia”, ha esordito il pontefice a lungo applaudito dagli oltre 300mila giovani che affollavano la distesa. “A tutti vorrei giungesse questa mia parola: il Papa vi è vicino, condivide le vostre gioie e le vostre pene, soprattutto condivide le speranze più intime che sono nel vostro animo e per ciascuno chiede al Signore il dono di una vita piena e felice, una vita ricca di senso, una vita vera”.
Il monito del Pontefice è molto forte: “Non abbiate paura”, dice, “ci sono forse sogni irrealizzabili quando a suscitarli e a coltivarli nel cuore è lo Spirito di Dio?”. “Purtroppo oggi, non di rado - rileva il Papa - un’esistenza piena e felice viene vista da molti giovani come un sogno difficile, e qualche volta quasi irrealizzabile. Tanti vostri coetanei guardano al futuro con apprensione e si pongono non pochi interrogativi”.
Ed è qui che si alza l’invito del Papa: “Lasciate che questa sera io vi ripeta: ciascuno di voi se resta unito a Cristo, può compiere grandi cose. Ecco perché, cari amici, non dovete aver paura di sognare ad occhi aperti grandi progetti di bene e non dovete lasciarvi scoraggiare dalle difficoltà. Cristo ha fiducia in voi - prosegue - e desidera che possiate realizzare ogni vostro più nobile ed alto sogno di autentica felicità. Niente è impossibile per chi si fida di Dio e si affida a Lui”.
 (Italia Estera) -



 
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