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28 apr 2008CAMERA: Tutto pronto a Montecitorio per la prima seduta in programma per domani - Tutte le foto dei deputati eletti all'estero

Di Beppe Nisa
ROMA, 28 APR. (Italia Estera) - Montecitorio da ieri mattina ha aperto  le porte ai deputati per la XVI legislatura in vista della prima seduta, in calendario per domattina. Alle 9 è cominciato il via vai dei deputati che, per evitare il prevedibile l'ingorgo di oggi, hanno deciso di anticipare i tempi per  effettuare i primi adempimenti. Ieri sono stati  una cinquantina i deputati che hanno varcato la soglia di Montecitorio per salire al primo piano del Palazzo, dove nella Sala della Regina è stato allestito il 'Centro unico per i primi adempimenti'. 
 
Laura Garavini,  la prima donna eletta all’estero per la Camera nel Pd, la più votata, anche lei 'matricola', è stata preceduta da due neoeletti napoletani: Massimo Nicolucci e Marcello Di Caterina.
Alle nove in punto i due neodeputati entrambi del Pdl sono stati accompagnati dai commessi nella Sala che ospitò i lavori della Bicamerale per le riforme. Li aspettavano 18 postazioni informatiche dove in una mezz'ora hanno dato tutte le informazioni richieste, ritirato il tesserino da parlamentare e preso un primo contatto con gli uffici e i servizi della Camera, compresi la banca, la posta e l'agenzia di viaggi. Infine, la foto digitale per il 'facciario': la pubblicazione che sarà una 'Bibbia' per commessi e giornalisti parlamentari, specie per le prime sedute.
 
Laura Garavini del Pd, vive in Germania da una ventina d'anni dove si occupa delle problematiche degli italiani all'estero, anche se è nata in provincia di Modena. Indossa un tailleur nero e una camicetta beige, e racconta che stamattina la figlia che l’ha accompagnata a Roma le ha dato un "bacio speciale" ricevuto stamani dalla figlia. Lo fa dopo aver parecchio indugiato con il fotografo nello scegliere lo scatto 'giusto' per il suo tesserino.
Ma la Garavini  non è il solo volto nuovo. C’è anche Aldo Di Biagio eletto in Europa in quota Pdl. 
Poi ci sono quelli eletti in Italia. Tra questi  l'imprenditore Santo Versace, l'attore Luca Barbareschi, l'ex commissario della Cri Maurizio Scelli, il presidente uscente della provincia di Roma Enrico Gasbarra, la giornalista Fiamma Nirenstein, Souad Sbai, presidente dell'associazione donne marocchine in Italia.  All'esordio anche Marianna Madia, 27 anni, numero uno del Pd nel Lazio, e Walter Verini, braccio destro di Veltroni al comune di Roma.
Seduto su una delle panche all'esterno della Sala della Regina, incontriamo  l'ex ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale che attende la figlia Daniela, giovanissima neo-deputata del Pd che a 26 anni entra alla Camera eletta in Sicilia.
 
Oggi alla spicciolata stanno varcando la soglia di Palazzo Montecitorio per le formalità di rito anche gli altri deputati eletti all’estero.
 
Franco Narducci, rieletto nel Pd in Europa  in un’intervista si è dichiarato attendista:
vuole capire "l'atteggiamento del futuro governo nei confronti degli italiani all'estero per continuare ad affrontare quelle tematiche che interessano i nostri connazionali e che non è stato possibile risolvere, data l'interruzione anticipata della legislatura". "All'ordine del giorno dell' agenda parlamentare - ha affermato Narducci - occorre però confermare alcune priorità che hanno costituto l'asse portante delle politiche messe in campo fino a poche settimane fa; vale a dire: le politiche per gli anziani all'estero e per la formazione oltre i confini nazionali anche attraverso una scuola di qualità, senza dimenticare le politiche per i giovani italiani all'estero anche in occasione della Conferenza mondiale dei giovani". 
 
Poi ci sono gli altri rieletti in Europa: Gianni Farina (Pd), Guglielmo Picchi (Pdl), Antonio Razzi (Idv). Infine Aldo Di Biagio (Pdl) il quale afferma di vivere questa “prima volta” con molta serenità, con l’intento di far bene il lavoro al servizio degli Italiani all’estero
ed in particolare di quelli dell’Europa che lo hanno votato.
Passiamo ai deputati eletti in Sud America. Ricardo Merlo (Maie), al suo secondo mandato, che con il suo movimento ha decretato la non rielezione di Luigi Pallaro; Giuseppe Angeli (Pdl) anch’egli al suo secondo mandato e Fabio Porta del Pd altro neofita; a
nch’egli si augura di fare bene.
 
Del Centro e Nord America il rieletto Gino Bucchino (Pd) con largo consenso di voti ed  il nuovo eletto Amato Berardi (Pdl).
 
Infine nella ripartizione AFRICA ASIA E OCEANIA Marco
Fedi (Pdl)
fautore di tante battaglie nel vecchio parlamento.

Tutto è già pronto in aula per domattina alle 10 quando avrà inizio la seduta numero uno della Camera dei Deputati nella XVI legislatura. In base a quanto disposto dal Regolamento, la prima seduta sarà presieduta dal più anziano per elezione tra i Vicepresidenti della Legislatura precedente che, in questa occasione, risulta essere il Vicepresidente Pierluigi Castagnetti. 
All’ordine del giorno figurano: la costituzione dell’ Ufficio provvisorio di Presidenza; la costituzione della Giunta delle elezioni provvisoria e la proclamazione di deputati subentranti; l’elezione del Presidente che avviene con una votazione segreta. Possono essere anche più votazioni se non si raggiunge il quorum fissato dal regolamento. A conti fatti si prevede che il Presidente sarà eletto mercoledì.

Ciascun deputato esprime il suo voto nella scheda all'interno di cabine allestite tra il banco della presidenza e quello del governo e la deposita in un'urna. Lo spoglio delle schede è pubblico ed avviene in Aula. Nel caso in cui fossero necessari più scrutini per eleggere il presidente, la seduta potrebbe protrarsi per più di una giornata; in ogni caso, formalmente si tratta di una seduta unica. Nelle ultime quattro legislature il presidente è stato eletto il giorno successivo all'inizio della seduta (quarto scrutinio). Dopo la proclamazione, il presidente provvisorio si reca dal presidente eletto (che solitamente attende il responso dello spoglio fuori dall'Aula) per comunicargli ufficialmente la sua elezione. Il nuovo presidente assume, quindi, la presidenza della seduta e pronuncia un discorso di insediamento. Il candidato alla presidenza è Fini, che succede a Bertinotti.
 

Beppe Nisa/Italia Estera




 




 
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