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20 mag 2008EMERGENZA RIFIUTI: Bassolino e Russo Iervolino salvati dal dialogo bipartisan

L’Ue sollecita una soluzione, il Consiglio dei Ministri a Napoli per interventi urgenti

di Alfonso Maffettone

NAPOLI, 20 MAG, (Italia Estera) – La Rosetta di Palazzo San Giacomo, il fiore, ormai appassito di piazza Municipio a Napoli resta in carica, all’ombra del Vesuvio e delle montagne di spazzatura che marciscono al sole, “o sole mio” mai tanto tradito come ora dagli eletti della Campania. Rosetta, cosi vezzosamente si fa chiamare Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli per il secondo mandato consecutivo, non intende fare un passo indietro in una situazione incendiaria come questa dell’emergenza rifiuti. Dice di non avere alcuna responsabilità, proprio lei che non ha mai dato esempi di educazione civica, né di buona volontà. Mai un gesto simbolico come quello di ramazzare una strada di Napoli per dimostrare la sua estraneità alle cause della crisi e solo risposte pungenti, inviperite contro chi la critica per non aver impedito il disastro ambientale.  "Napoli, per i rifiuti è commissariata da 14 anni. I sindaci non hanno avuto poteri”, ha ripetuto all’infinito nelle interviste ai quotidiani nazionali, l’ultima ieri per dire chiaramente che non se ne andrà. “Dimettermi, non mi passa neanche per la testa. Me ne vado solo se il Consiglio Comunale mi toglie la fiducia”, ha detto Rosetta.
Il sindaco, in effetti, è stato già sfiduciato anche se l’interessata non lo vuole ammettere. La Russo Iervolino aveva strombazzato a destra e a sinistra il suo parere favorevole all’ allestimento di una discarica a Chiaiano, necessaria alla raccolta dei rifiuti di Napoli e provincia ma il Consiglio comunale all’unanmità ha votato contro l’attivazione del sito allontanando la fine dell’emergenza. Se questa non è sfiducia che cos’è dunque ?.

Ma siamo in clima di dialogo fra maggioranza ed opposizione alla vigilia del Consiglio dei Ministri di mercoledì 21 maggio a Napoli. Il capo gruppo alla Camera del Popolo della libertà Fabrizio Cecchitto ha detto  che il sindaco di Napoli non si tocca. “Abbiamo bisogno della cooperazione di tutti gli enti locali, anche se i titolari hanno responsabilità regresse, per uscire dall’emergenza ed avviare il problema rifiuti verso una soluzione definitiva ”, ha affermato in tv il capogruppo del Pdl alla Camera in una dichiarazione che sottintende anche il governatore Antonio Bassolino il quale non vuole dimettersi nonostante le forti pressioni. E’ ritenuto responsabile dello sfascio ambientale in Campania ed è anche imputato in un processo per reati commessi quando era commissario ai rifiuti.

Molti si pongono l’interrogativo se resterà tutto tale e quale in Campania anche dopo l’arrivo di Berlusconi. Paolo Cirino Pomicino sostiene che l’emergenza rifiuti ha messo in evidenza una crisi ancora più profonda, quella della classe dirigente in Campania. “Napoli ha ultimamente eletto 32 deputati e 16 senatori – scrive l’ex Ministro con lo pseudonimo di Geronimo –ma il loro complessivo silenzio è assordante. Esso testimonia più di ogni altra cosa l’agonia di una città. Stretta fra le stridule proteste di un sindaco drammaticamente inadeguato come la Iervolino e un Bassolino che dopo aver distrutto la città, l’autorevolezza della Regione e l’intera classe dirigente del suo partito resta immarcescibile al suo posto di potere come un vecchio mandarino sepolto dal tempo e dai suoi fallimenti”.
Il «Riformista», il quotidiano diretto dall'ex senatore Pd, Antonio Polito, considerato vicino al centrosinistra, critica il sindaco di Napoli e giudica «un fallimento» il suo mandato. «Il sindaco di Napoli Rosa Iervolino ha tutto il diritto di difendersi dalle accuse che le piovono addosso. Del resto, non fa altro da sette anni. Resti pure in carica, ma non faccia danni”, ha scritto Polito.
I due autorevoli commentatori denunciano il vuoto che la gestione Bassolino e quella di Russo Iervolino hanno creato fino al punto di annientare una classe dirigente che si sta rivelando incapace di esprimere un ricambio a livello regionale con nuovi politici giovani e preparati in grado di sostituire i due amministratori da tempo pensionabili.

E’ un vuoto di cui sta prendendo cognizione anche l’Unione Europea che ha già deferito l’Italia alla Corte di giustizia e che è tornata alla carica invitando ad agire subito per una soluzione della crisi dei rifiuti a Napoli ed evitare peggiori conseguenze per la salute pubblica.
La Commissione Ue é pronta ad assistere con mezzi e know how, ma vuole che l' Italia manifesti la volontà di indicare piani efficienti sul medio e lungo periodo di gestione e smaltimento dei rifiuti. Non ha nascosto che è seriamente preoccupata di fronte alle nuove immagini di montagne di spazzatura non raccolte e di roghi che ardono in tutta la Campania con il compiacimento delle popolazioni che accolgono a sassate i vigili del fuoco.
Cio’ che più inquieta è il rischio che il malessere si incacrenisca con la regia del crimine organizzato e degli estremisti di destra e di sinistra.

Alfonso Maffettone/Italia Estera




 
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