BELGRADO, 29 MAR. Il Partito socialista democratico del primo ministro uscente montenegrino Milo Djukanovic (nella foto) ha ottenuto una schiacciante vittoria alle elezioni legislative svoltesi oggi in Montenegro. La vittoria é del premier uscente, padre della pacifica indipendenza dalla Serbia del 2006 con la coalizione Per un Montenegro europeo che ha conquistato secondo gli exit poll, il 51,1% dei voti (il margine di errore è considerato al massimo dell'1%).
I seggi ottenuti dovrebbero essere 49 su un totale di 81, quindi assai più dei 41 che Djukanovic già controllava nella precedente legislatura. Il distacco dagli avversari è abissale: 16% per il principale partito di opposizione, il Partito popolare socialista, e il 9% per Nuova democrazia serba (i partiti in lizza in tutto erano 16).
Il largo consenso ottenuto gli consentirà non solo a governare da solo, ma anche di poter entrare nell'Unione europea, anche se é osteggiato dalla Germania e dall'Olanda. La più piccola delle repubbliche ex jugoslave ha già presentato domanda di adesione all'Ue nel dicembre scorso, ottenendo la promessa dalla presidenza ceca di turno dell'Ue di accelerare il processo di integrazione.
Djukanovic nei giorni scorsi ha detto che la sua coalizione combatterà la crisi e proteggerà l'economia nazionale, salvaguardando imprese e pensioni. L'economia montenegrina, e specialmente il settore del turismo, ha avuto una crescita costante dal 2004, aumentata dopo l'indipendenza dalla Serbia nel 2006, ma rischia, come molti altri Paesi balcanici, una possibile recessione nel 2009.