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Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
08 mar 2009Buenos Aires, la visita del Senator Giuseppe Firrarello, Presidente della Commissione per le questioni degli italiani all’Estero del Senato (CQIE)

 
GENTE, FATTI E … FANTASIA  
di Walter Ciccione / Tribuna Italiana 
 
Il solito film ?
BUENOS AIRES, 8 MAR. (Tribuna Italiana-Italia Estera) -  Dopo l’incontro con il Senatore Firrarello (nella foto) i delusi, ci siamo posti questa domanda. “Ma... non abbiamo già visto questo film?” Vogliamo anzitutto chiarire che l’osservazione non ha lo scopo di squalificare persone, enunciati o il conclave in generale, bensí esprimere lo scontento per un incontro futile nel quale non abbiamo nemmeno avuto la possibilità di assistere ad un dibattito costruttivo sulla problematica esposta, in particolare la situazione degli anziani emigrati indigenti. Sono state presenti  le solite posizioni, luoghi comuni e ricorrenti innanzi alla speranza di ascoltare prospettive diverse e possibili soluzioni di carattere più originale.
In questo periodo dell’anno è ormai un “classico” ricevere le visite estive di politici e funzionari del Bel Paese, considerate dalla nostra comunità in generale, come delle semplici “gite turistiche di lavoro light” le quali non suscitano troppo interesse. Tenendo conto della carica e responsabilità dell’ospite, questa volta si era sollevata una suggestiva curiosità insieme alla speranza di ascoltare proposte nuove e creative. Illusione troncata dinnanzi al solito film, la remake di una pellicola già vista, anche se non si tratta della semplice commedia all’italiana, bensí ci siamo immersi nel genere del neorealismo mettendo a fuoco un conflitto sociale, con delle vittime indifese: i nostri anziani danneggiati per  una finanziaria che ritaglia l’assistenza sociale e li colpisce con assoluta crudeltà. Non c’è stato un film a colori, ma una triste  realtà in bianco e nero.
In questo caso particolare bisogna evidenziare che i protagonisti locali hanno avuto in maggioranza un atteggiamento altruista, gratificante e spirito di solidarità verso la difesa dei nostri anziani non assistiti, appellando ad argomenti che possono essere condivisi oppure no, ma dove  e prevalso l’emotività.
“El arte de la prudencia” di Baltasar Gracian suggerisce innanzitutto di ascoltare  l’ospite per dopo, a seconda del messaggio poter replicare. Purtroppo, per i nostri  sono prevalse l’ansia e la necessità di catarsi collettiva sull’atteggiamento paziente e riflessivo.
L’unica scena offerta dal film viene protagonizzata dai personaggi noti dalla collettività, membri del Comites di Buenos Aires,  di Lomas de Zamora rappresentati da Alfonso Grassi e  Morón da Francisco Rotundo, oltre a personaggi conosciuti e i soliti  ignoti.
Il benvenuto all’ospite è stato a carico della Presidente Laino, che subito dopo l’atto protocollare ha manifestato un crudo elenco di richieste a favore degli anziani, atteggiamento che ha segnato il punto di partenza per i successivi interventi che si sono centrati sullo stesso tema.
Un classico di questi incontri è ricorrere a frasi fatte: “Le nostre rimesse hanno salvato l’Italia nel dopoguerra”,Siamo una risorsa e non una spesa”, ed inoltre all’immancabile distribuzione del “documento”, in questo caso datato nell’anno 2000!! Una delle tante incognite che ci fanno passare le notti in bianco è quella di saper dove vanno a finire le tonnellate di carte ?.Magari una risposta c’é ma la buona educazione ci impedisce citare.
 
 
Del Presidente Firrarello possiamo apportare  alcuni dati del suo profilo: siciliano, classe 1939, sindaco del comune di Bronte. In una recente intervista sulla sua nuova carica nella Commissione ha detto: “Essere un parlamentare non eletto dalle comunità all’estero, apparentemente può rappresentare un punto di debolezza  ma, nel contempo costituire un punto di forza non essendo portatore di impostazioni preconcette e di soluzioni predeterminate ”
Dopo aver ascoltato le inquietudini manifestate dai nostri a “cuore aperto ”, un altro interrogativo é quello di  sapere se gli interventi suddetti sono riusciti a sensibilizzare il Senatore dato che nel trascorso della riunione ha avuto un atteggiamento immutabile, senza aver dimostrato alcun segno di sorpresa, interesse oppure disapprovazione, una questione di stile ?.
il Presidente ha fatto il suo discorso politico con un  marcato accento siciliano che per lo meno  gli conferisce un’aria simpatica e amichevole, e tra altri concetti ha indicato: “Non sono venuto a fare una gita” (Ricordiamo che la delegazione è composta da membri dell’Istituto Regionale Siciliano Ferando Santi, un gruppo di almeno sei funzionari e la missione visiterà Córdoba, Buenos Aires, Mar del Plata e Montevideo). Per continuare, “ Come presidente del Comitato il mio obiettivo è conoscitivo della vostra problematica, raccogliere proposte e riferire al governo le richieste”. In un altro momento ha manifestato: “In Argentina siete una comunità particolare con problemi che non sono uguali a quelli che vivono in Europa, Australia o gli Stati Uniti dove c’è una realtà diversa !!!!”. per concludere: “con l’Onorevole Mantica troveremo il presidente Berlusconi per riferirgli la situazione, questo è il mio impegno”.
Altri dettagli che possiamo citare del trailer del  film sono : la scenografia: la confortevole sede del nostro Consolato Generale a Buenos Aires, con il suo titolare Giancarlo Maria Curcio in qualità di anfitrione e protagonista,  con la sua solita disinvoltura,  dinamismo ed efficienza: Tra le altre cose ha annunciato una serie di novità molto interessanti che Tribuna Italiana riporta  in prima  pagina. La visione: difficoltosa per coloro che devono posizionarsi nelle ultime file della sala  e che per riuscire a osservare il volto dei personaggi devono mettersi in piedi. Questa situazione potrebbe essere risolta con un piccolo gradino da mettere sul palco. Nel caso degli ospiti italiani non è necessario perché per dissertare  si mettono in piedi.
Con la parola FINE vogliamo inserire quella che di solito ascoltavamo nella nostra infanzia quando la nonna ci raccontava le favole e che forse anche il Senatore ha memorizzato: “Lunga è la strada, stretta la via, dite la vostra che ho detto la mia” A buon intenditore poche parole...
                                                                                                                
Walter Ciccione /Tribuna Italiana-Italia Estera
                                                                                                                 
 
 



 
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