SAN GALLO (SVIZZERA) 12 SET (Italia Estera) - Il prossimo 24 SETTEMBRE il popolo svizzero sarà chiamato alle urne per rispondere a tre quesiti referendari nazionali: la revisione della legge sugli stranieri e quella dell’asilo approvate il mese di dicembre scorso e l’iniziativa popolare “Utili della banca nazionale per l’AVS”. I temi sottoposti al vaglio popolare vedono ancora una volta contrapposte due visioni diverse di concepire il ruolo della Confederazione elvetica: da un lato si insegue l’orizzonte di un paese restio ad una apertura verso il resto d’Europa e del mondo, tentato da un isolazionismo in forte conflitto con il ruolo umanitario ricoperto nella sua recente storia moderna. Le nuove leggi sugli stranieri e sull’asilo del resto segnano un ritorno al passato, al malinconico sentimento di chiusura verso il diverso che alimenterebbe paure e tensioni fino a produrre norme e provvedimenti di dubbia costituzionalità. A questa fotografia sbiadita ed offuscata si contrappone una parte consistente di intellettuali, di forze sociali e politiche riformiste e progressiste contrarie a farsi trascinare nella leggiadra e fiabesca epopea di Heidi e di Gottfried Keller. La stessa iniziativa sul trasferimento degli utili dalla Banca nazionale alle casse della previdenza sociale AVS è l’ennesimo tentativo riformatore di alimentare in modo oculato il sistema previdenziale, trasferendo risorse pubbliche senza incidere sulle fiscalità dei contribuenti. In questo gioco delle parti anche i doppi cittadini e con loro i Democratici di Sinistra in Svizzera si sono impegnati per dare un indirizzo più solidale e di apertura ad un Paese che ha seriamente necessità di guardare avanti per costruire condizioni di pari opportunità e di integrazione sociale anche per i meno fortunati.
Durante il prossimo fine settimana, inoltre, il Partito Socialista celebra il suo congresso ordinario a Sursee nel cantone di Lucerna. Quest’appuntamento al quale è stata invitata anche una delegazione dei Democratici di Sinistra nazionale e svizzera servirà al Partito Socialista svizzero per lanciare l’iniziativa popolare “Fisco più equo. Stop alla concorrenza fiscale” per porre un freno all’abuso di concorrenza fiscale emerso tra i cantoni in questi ultimi anni. Inoltre il Congresso del PSS approverà il programma elettorale del 2007 per preparare le condizioni di un consolidamento di consensi nel Paese e nel parlamento con l’ambizione di diventare il primo partito svizzero.