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13 lug 2006Si é svolto a Lugano il secondo corso di formazione per operatori Ital-Uil sulle tematiche previdenziali del frontalierato

ROMA, 13 LUG. (Italia Estera) - Ha avuto luogo lo scorso 11 luglio il secondo corso di formazione per operatori Ital-Uil sulle tematiche previdenziali del frontalierato, promosso dall’Ital Nazionale e tenutosi a Lugano, presso la sala riunioni del Comites.
I relatori hanno trattato norme relative alla previdenza sociale e complementare in Svizzera, con particolare riguardo agli aggiornamenti sulla materia determinati dagli effetti delle nuove normative. In particolare, Domenico Mesiano dell’Ital di Sierre (Vallese) ha riepilogato quelle che sono le caratteristiche fondamentali della Previdenza statale svizzera (AVS = 1° Pilastro) analizzando nel dettaglio le casistiche legate alle diverse tipologie di lavoratori italiani in Svizzera (frontalieri, residenti, stagionali, etc.) fornendo altresì la modulistica necessaria per la compilazione delle domande di pensione per gli aventi diritto.
Dino Nardi, coordinatore dell’Ital per la Svizzera, ha illustrato tutte le novità che riguardano la Previdenza professionale (2° Pilastro) intervenute dopo gli accordi bilaterali tra Unione Europea e Svizzera, che ne hanno mutato le condizioni e le possibilità di fruizione. Nardi ha, in particolare, messo in evidenza come il problema del ritiro anticipato del 2° Pilastro dopo il 20 giugno 2007 (quarta fase dell’applicazione degli Accordi bilaterali) sia in realtà un problema assai meno dirompente di quanto molti frontalieri attualmente temano. Infine, Nardi ha trattato gli aspetti fiscali legati al beneficio del 2° Pilastro, sia in conto capitale che come rendita, da parte di lavoratori residenti in Italia, che allo stato attuale sono soggetti a norme fiscali non univoche e contradditorie. Su questi aspetti è stata illustrata la recente iniziativa della Sezione lavoratori Frontalieri Uil che ha coinvolto il senatore Giorgio Benvenuto prospettandogli la necessità di una coerente soluzione legislativa.
I partecipanti, operatori Ital delle aree di confine italiane (Como, Varese, Sondrio e Verbania) ed elvetiche, hanno acquisito nozioni specifiche sulla gestione delle pratiche previdenziali riguardanti il trattamento dei lavoratori e pensionati frontalieri, dando vita ad un vivace dibattito che è stato caratterizzato da un proficuo e reciproco scambio di informazioni.
Questo secondo modulo formativo sul tema del frontalierato ha colto l’obiettivo, precedentemente sollecitato dagli stessi operatori Ital, di affrontare in modo approfondito specifiche aree tematiche allo scopo di accrescere le competenze professionali in un settore caratterizzato dall’interazione di normative previdenziali emanate da due diverse nazioni. Elemento particolarmente qualificante della giornata seminariale è stato il rafforzamento del legame fra colleghi della medesima struttura, che hanno potuto interloquire ed approfondire la conoscenza. Il collega oltre frontiera smette di essere una voce all’altro capo della linea telefonica e diviene compagno di una squadra che opera nell’ambito del sociale per garantire maggiori e più qualificate tutele ai lavoratori.
Fra le comunicazioni che sono state svolte dai relatori particolare rilevanza assume l’aggiornamento, illustrato da Silvano Sangalli coordinatore Ital Lombardia, sulle cause in corso contro l’Inps per le pensioni ricongiunte prima del 2002. In questo campo, l’azione sinergica del patronato Ital persegue l’obiettivo di arrivare ad una definizione complessiva del problema, attraverso un percorso coordinato finalizzato ad ottenere una sentenza della Corte di Cassazione a sezioni riunite che definisca compiutamente i diritti dei lavoratori interessati. 
Nella sua relazione a conclusione dei lavori, il vice-Presidente dell’Ital nazionale Mario Castellengo, dopo aver evidenziato i contenuti notevolmente qualificanti delle relazioni e del dibattito del corso, ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra, manifestando soddisfazione ed apprezzamento per l’opera sociale svolta dalla struttura nel suo complesso.
In sintesi, la giornata seminariale ha colto gli obiettivi prefissati, cioè  il rafforzamento del coordinamento frontalieri della Uil, l’accrescimento delle competenze professionali in un settore caratterizzato da particolari elementi di complessità ed il consolidarsi dei rapporti interpersonali fra gli operatori. (Italia Estera) -  
 
 



 
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