04 apr 2006 | Fede: ''Mi dimetterò dalla direzione del Tg4'' |
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ROMA, 4 MAR - (Italia Estera) - ''Venerdì, in maniera clamorosa, mi dimetterò dalla direzione del Tg4''. Lo ha confermato Emilio Fede dicendosi ''mortificato come giornalista e come direttore''. ''Poiché vengo multato per la mia gestualità, per il mio atteggiamento - aggiunge il direttore del Tg4 - venerdì sera interromperò il telegiornale dopo la cronaca, non darò una notizia di politica, e mi dimetterò per protesta. Io sono convinto di aver rispettato la par condicio. Questa non è una par condicio, è una camicia di forza che si mette al giornalista''. ''Trovo vergognoso - conclude Fede - che la Fnsi non abbia mosso un dito nei confronti della dignità di un giornalista che ha 50 anni di esperienza alle spalle''.
La decisione arriva dopo che oggi la Commissione servizi e prodotti dell'Autorità per le Telecomunicazioni ha deliberato a maggioranza di comminare al Tg4 una multa pari a 250 mila euro, il massimo delle sanzioni previste dalla legge per violazione della par condicio, nel periodo 22-28 marzo. Sempre nella stessa seduta la Commissione ha diffidato e ordinato al Tg di Rete 4 l'immediato ripristino delle condizioni violate della normativa in vigore, nel Tg serale del 28 marzo.
La sanzione è stata elevata, come spiega il comunicato dell'Authority per le Tlc, ''per non aver provveduto, nel periodo tra il 22 e il 28 marzo 2006, al riequilibrio dell'informazione a favore delle liste del centrosinistra così come ordinato dall'Agcom il 22 marzo scorso''. L'Autorità, inoltre, spiega ancora la nota ''a seguito di un esposto dell'Ulivo, ha accertato la violazione della legge 28/2000 da parte del Tg4 per il comportamento non equilibrato del conduttore durante l'edizione serale del 28 marzo 2006, ordinando la trasmissione durante un telegiornale, con lo stesso rilievo e fascia oraria, di un messaggio recante l'indicazione della violazione commessa''. L'Agcom ha, inoltre, ''formalmente diffidato l'emittente Rete 4 affinché, durante il Tg4, non si ripetano tali comportamenti''.
Inoltre, la Commissione servizi e prodotti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ''dopo aver verificato i dati del monitoraggio televisivo fino al 28 marzo 2006 ha rilevato che la generalità delle emittenti non garantisce un equilibrio tra le liste che compongono le diverse coalizioni che si presentano alle prossime elezioni politiche del 9-10 aprile 2006''. L'Autorità ha quindi ''formalmente ordinato a ciascuna emittente di provvedere a un maggiore equilibrio tra i singoli soggetti politici''.
''La nuova sanzione comminata dall'Agcom a Retequattro e al Tg4 di Emilio Fede è la clamorosa conferma di quanto denunciamo da tempo - ha commentato Fabrizio Morri, del coordinamento dell'Ulivo -. Il Tg4 è stato protagonista in negativo della campagna elettorale, violando ancora una volta le leggi e calpestando qualsiasi regola di buon senso e di imparzialità''. ''Un tale comportamento - aggiunge - rende più forte la determinazione di tutto il centrosinistra a fare rapidamente una vera legge sul conflitto di interessi''.
Sulla stessa linea Enzo Carra, capogruppo della Margherita in commissione di Vigilanza Rai: ''Il 'sostegno privilegiato' che il Tg4 offre costantemente al suo editore investito tuttora di una carica pubblica, la presidenza del Consiglio, oltre che concessionario di un bene pubblico quali sono le frequenze televisive, dimostra l'allergia al conflitto di interessi''.
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