La situazione dei Consolati in Spagna: “Nuove unità di supporto e misure urgenti per la sicurezza del personale”
ROMA, 6 LUG. (Italia Estera) - “La rete diplomatico-consolare italiana è una delle più estese tra quelle dei paesi occidentali ma il grado di efficienza non corrisponde alla complessità delle richieste, né dal punto di vista dei flussi turistici, né guardando alle nuove esigenze delle comunità italiane all'estero in considerazione degli acquisiti e realizzati diritti elettorali. il programma di ristrutturazione e razionalizzazione della rete diplomatico-consolare era già stato, secondo l'interrogante, catastroficamente delineato nell'ultimo Governo Prodi, del 1996, quando lo steso soppresse quattro ambasciate e diversi consolati”. Lo fa osservare l’on. Massimo Romagnoli,eletto in Forza Italia nella ripartizione Europa della Circoscrizione Estero , in una interrogazione a risposta scritta al Ministro degli Esteri Massimo D’Alema.
L’interrogazione di Romagnoli è incentrata in particolare sulla situazione in cui versano le rappresentanze in Spagna. E si chiede al titolare della Farnesina se il MAE intenda “inviare nuove unità di supporto nelle sedi di rappresentanza diplomatica e consolare” e quali siano “le misure urgenti da predisporre al fine di ripristinare urgentemente le necessarie condizioni di sicurezza affinché il personale possa eseguire senza condizioni di restrizione il proprio lavoro”.
“In Spagna, a causa dell'arrivo costante di giovani italo-argentini – ricorda il deputato forzista - si verifica da anni una grave crisi Consolare, già sfociata, per altro da gravi atti intimidatori nei confronti del nostro personale diplomatico, che ne determinano tuttora la totale mancanza di sicurezza”. E , sottolinea, “ i nostri connazionali residenti in Spagna impiegano anche tre mesi per avviare le pratiche per il rinnovo del passaporto e settimane affinché possano espletare le pratiche anche più banali” (Italia Estera) -