A tal proposito,c'e' da porsi alcune domande:
Questa sua presenza,e' dovuta al fatto che il Borgomastro della cittadina di Dortmund,ha dichiarato prima della partita che se l'Italia avesse vinto,i tanti emigrati Italiani,non avevano il permesso di organizzare festeggiamenti vari,al contrario,in caso di vittoria da parte della Germania,la tifoseria Tedesca avrebbe avuto la possibilita'di festeggiare?
Ha chiesto al cancelliere tedesco,il perche'di tale decisione?Non certo per motivi di ordine pubblico,visto che nella partita contro l'America,non e'stata presa alcuna posizione,eppure,vi erano molti americani presenti,visto che vi e' una base americana,la dove si e' giocato l'incontro.
Cosa c'entra il calcio con la Pizza e gli spaghetti? A cosa serve il ricatto "Non mangeremo piu' la Pizza?".Ancora una volta,l'altra Italia non e' presa in considerazione,lasciata da sola a difendersi da tutte le critiche che giornalmente e' costretta ad affrontare.Il nostro presidente del consiglio,sta li,in mostra,a vedere la nazionale di calcio Italiana.Sono tanti i connazionali che sono scontenti e che giorno dopo giorno,si rendono conto che forse era meglio quando qualcuno diceva che si stava peggio.
Siamo sempre orgogliosi di essere Italiani,ed il merito non e' certo di chi invece di risolvere i problemi che stanno dentro le comunita'Italiane all'estero,ha la faccia tosta di mostrarsi in televisione,applaudendo la nazionale di calcio,dimenticando che molti Italiani,quella partita la stanno guardando in lingua Straniera.
A questo proposito,Sicilia in Europa invitera'i propri associati e non, a non sintonizzarsi piu' sui canali Rai;molte multinazionali hanno dei contratti pubblicitari con la televisione di stato,su dei prodotti che vengono esportati anche all'estero,acquistati per il 85%solo ed esclusivamente da noi Italiani residenti all'estero.Cosa farebbe la Rai se i nostri connazionali non sintonizzassero piu' la loro televisione sulle frequenze di stato?Chissa',forse,oltre al voto,potremmo essere determinanti in altri interessi a cui il governo fa orecchie da mercante.
Vincenzo Nicosia (Presidente Sicilia in Europa)