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30 giu 2006PRIMA GIORNATA DI LAVORO PER I DIRETTORI DEGLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA RIUNITI ALL’UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI PERUGIA

PERUGIA, 30 giu. (Italia Estera) -   Si è aperta stamane, con il saluto del rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Stefania Giannini, la Conferenza che vede riuniti i Direttori degli Istituti Italiani di Cultura per tre giorni di confronto, riflessione teorica e concreta progettazione di iniziative sul ruolo della lingua e della cultura italiana quali strumenti di promozione dell’identità nazionale.
 
Nel dare il benvenuto ai responsabili della politica estera culturale del nostro Paese, il Rettore Giannini ha sottolineato come a fronte del crescente bisogno di affermazione della propria identità, che il Sistema Paese manifesta in campo estero, la nostra lingua e la nostra cultura costituiscono il primo ed il più significativo strumento per lo sviluppo di questo processo di ‘riconoscimento’.
 
Al  saluto del Rettore Giannini ha fatto seguito l’intervento della Presidente della Giunta Regionale umbra, Maria Rita Lorenzetti.  Nel prendere la parola la governatrice si è detta convinta che per fare dell’Unione Europea una realtà competitiva dello scenario internazionale sia in primo luogo necessario l’impegno forte degli ambiti locali di ogni suo Stato membro  per la costruzione di un sistema organico in grado di porre in raccordo funzionale cultura, impresa ed eccellenze territoriali.
           
Sul ruolo della promozione culturale si è soffermato successivamente il Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, Pietro Folena, il quale, nel suo intervento di saluto ha sottolineato la valenza strategica degli Istituti Italiani di Cultura per una politica di affermazione complessiva del Paese in campo estero: “Ogni Euro speso per la promozione della lingua e della cultura italiana costituisce un investimento – ha detto Folena – ovvero un’azione in grado di produrre un sicuro effetto moltiplicatore in termini di interesse e di competitività del nostro Paese all’estero”.
 
Sul tema specifico della riforma degli Istituti Italiani di Cultura, Folena ha ribadito ai direttori presenti nell’Aula Magna di Palazzo Gallenga il suo personale impegno nella costruzione di provvedimenti in grado di garantire a tali organismi una reale autonomia ed un raccordo effettivo con interlocutori quali la Conferenza dei Rettori (CRUI) e i Ministeri dell’Università, della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali. Ciò con l’obiettivo di creare un sistema coordinato di relazioni in grado di essere effettivo motore di sviluppo.
*** 
 Nella scelta delle tematiche entro cui articolare i momenti di dibattito e approfondimento della Conferenza per i Direttori degli Istituti Italiani di Cultura, si è inteso dedicare  attenzione al ruolo che imprese ed istituzioni culturali sono oggi nella possibilità di svolgere per la promozione del Sistema Paese.
 
   Ciò, in ragione della consapevolezza che l’alleanza tra mondo produttivo ed enti culturali sia sempre più necessaria in un contesto in cui lo sviluppo aziendale è determinato in massima parte dalla capacità di acquisire sul mercato una posizione distintiva e di conquistare l’apprezzamento dei consumatori. 
 
La rete degli Istituti Italiani di Cultura, così come le Università per Stranieri presenti sul territorio nazionale, rappresentano dunque un’opportunità di sostegno alla promozione del nostro sistema industriale, in quanto ambiti di diffusione dell’identità italiana. Il made in Italy infatti fonda molto del suo esito sulla capacità di veicolare contenuti culturali oltre che di immagine. Quel particolare gusto del vivere che l’Italia incarna è, in altre parole, ciò che i prodotti italiani rappresentano per i loro compratori.
   Inoltre la promozione della lingua e della cultura italiana, nel rafforzare la percezione dell’identità nazionale all’estero, ne amplifica il richiamo anche in qualità di domanda turistica e di fruizione di prodotti tipici del territorio.
 
Dunque progetti di promozione culturale congiunta tra mondo produttivo italiano e rete degli IIC, con il supporto delle Università per Stranieri nel loro ruolo di ambasciatrici dell’identità italiana ‘sul territorio ’,  possono dunque rappresentare un’opportunità importante per il Sistema Paese.
 
Di questi progetti e delle sfide di cui lo scenario tracciato è veicolo si discuterà nella seconda giornata della Conferenza per i Direttori degli IIC, nel corso della quale sono previsti gli interventi di Maurizio Beretta, Direttore Generale di Confindustria, di Massimo D’Aiuto, Direttore Generale di SIMEST Italia,  di Silvia Giuffrida, Responsabile Formazione ICE e di Rosa Errico, per la casa editrice Guerra Rux.
A Giorgio Zanchini, giornalista del GR1 RAI, sarà affidata la relazione introduttiva, mentre il coordinamento dei lavori verrà curato da Maria Romana Destro Bisiol, Capo Ufficio I DGPCC -  M.A.E,. e a Massimo Vedovelli, Rettore dell’Università per Stranieri di Siena.
***
 
 Tra i  temi che la Conferenza per i Direttori degli Istituti Italiani di Cultura intende riaffermare  vi è quello relativo alla centralità del ruolo che la lingua e la cultura italiana svolgono nel processo di promozione dell’intero ‘Sistema Paese’.
L’individuazione di nuove linee guida per l’incremento della domanda di lingua e cultura italiana costituisce infatti impegno prioritario di tutte le Istituzioni a vario titolo impegnate nello sviluppo di una  politica estera culturale, la quale necessità oggi dell’impegno e della responsabilità condivisa di tutti gli attori istituzionali.
Istituti per il Commercio Estero, Fondazioni e Istituti bancari, Enti, Istituzioni locali e sovrannazionali, ed anche operatori culturali privati e media, sono nelle condizioni, oggi, assieme ai dicasteri ministeriali di cui sono emanazione o referenti, di concorrere alla creazione di sinergie che possano condurre ad una strategia di promozione integrata delle eccellenze nazionali che passi per il veicolo linguistico-culturale. 
Fare il punto sull’impegno che ognuno di tali organismi dedica a questo scopo è uno degli obiettivi della Conferenza, i cui lavori si propongono, tra l’altro, di dare nuova consuetudine ad una tradizione di collaborazione e di progetto che attraverso questo momento convegnistico si era stabilità negli anni tra Gli Istituti di Cultura e l’Università per Stranieri di Perugia.   
 Dodici sono i Convegni degli Istituti Italiani di Cultura svoltisi presso l’Università per Stranieri di Perugia, l’ultimo dei quali nel 1995.  Dopo poco più di un decennio questa collaborazione riprende nell’intento di ripristinare un raccordo stabile tra le due istituzioni, così come, peraltro, è proprio delle loro funzioni d’origine: ‘Diffusione della migliore e maggiore conoscenza dell’Italia in tutte le sue manifestazioni’ (legge istitutiva della Regia Università Italiana per Stranieri; 29 ottobre 1925); ‘Diffondere la cultura italiana e acquistare e dimostrare conoscenza della cultura straniera’ (Legge istitutiva degli Istituti Italiani di Cultura; 21 dicembre 1926). Questi interventi legislativi, più o meno coevi, testimoniano infatti la volontà del governo del tempo di creare organi e strumenti per rappresentare e diffondere l’Italia fuori dall’Italia.
Superate le condizioni genetiche, di grande attualità restano le premesse istitutive delle due Istituzioni. Di ‘Italia fuori dall’Itali’ infatti, si parla in più sedi scientifiche ed accademiche, così come continuano a succedersi appuntamenti tra studiosi, specialisti e rappresentanti delle istituzioni più direttamente coinvolte nel tema, per un bilancio e un’indagine aggiornata sulle condizioni di presenza e sullo ‘stato di salute’ della nostra lingua e della nostra cultura nel mondo. (Italia Estera) - 



 
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