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17 giu 2006 Rutelli presenta a Veio la piu' antica tomba etrusca dipinta mai rinvenuta fino ad oggi.

VEIO (ROMA) 17 GIU (Italia Estera) - Il vicepresidente del Consiglio e ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli oggi pomeriggio ha presentato alla stampa la piu' antica tomba etrusca dipinta mai rinvenuta fino ad oggi.
L'eccezionale ritrovamento, come e' stato definito dallo stesso Rutelli ma anche dagli archeologi presenti, e' stato fatto in localita' Grotta Gramiccia, l'interno del Parco di Veio nel territorio del Comune di Roma confinante con quello di Formello.
L'apertura della tomba e' stata fatta il 31 maggio scorso e solo oggi presentata alla stampa. L'eccezionalia' della tomba sta nella sua antichita', il settimo secolo avanti Cristo e contenente delle raffigurazioni pittoriche murali che sono ritenute le piu' antiche non solo dell'Italia centrale ma dell'intero bacino del Mediterraneo occidentale.
La tomba e' stata denominata ''dei leoni ruggenti'' dalle raffigurazioni di alcune fiere con artigli e fauci spalancate che gli archeologi hanno identificato come dei leoni. Accanto ai cosiddetti leoni ruggenti sono raffigurati degli uccelli che nel tipico uso etrusco raffigurano la vita a fronte della morte rappresentata dalle fiere.
La tomba risale ai primi due decenni del settimo secolo avanti Cristo e nella sua datazione precede sia la tomba delle Anatre, anch'essa rinvenuta a Veio nel 1958 e datata intorno al 680 avanti Cristo, sia le famose tombe di Tarquinia che risalgono per quanto riguarda le piu' antiche alla fine del settimo e inizio del sesto secolo. Come ha spiegato la sovrintendente Anna Maria Moretti per comprendere quanto sia sensazionale la scoperta si deve tener conto del fatto che gli etruschi sono l'unico popolo del bacino del Mediterranero (ovviamente senza contare territori come l'antico Egitto) ad aver lasciato pitture cosi' antiche.
Tutta la pittura greca delle origini e' poi andata perduta e lo stesso puo' dirsi per i fenici mentre per i romani le famose pitture murali di Pompei risalgono a diversi secoli dopo.
La tomba dei leoni e' una caratteristica tomba a camera con un dromos (corridoio di accesso) e con una porta ad arco.
Nel dromos e' stato ritrovato seppellito un carro da guerra, ritrovamento che fa supporre che la tomba fosse destinata ad un personaggio illustre, probabilmente un principe della locale comunita' etrusca. Sul soffitto sono ancora visibili le colorazioni di un rosso intenso.
La caduta di una parte del soffitto ha permesso il ritrovamento di una parte dei suppellettili che e' rimasta cosi' nascosta ai tombaroli che avevano violato il sepolcro. Oltre al carro sono stati ritrovati elementi della bardatura, una spada, frammenti vari di suppellettili, fibule e gioielli. Anche questi confermano che la tomba apparteneva ad un personaggio di alto rango.



 
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