ROMA- Come annunciato nei giorni scorsi (vedi Italia Estera) si è svolto alla Farnesina il 15 e 16 giugno il Comitato di presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero con la partecipazione del Vice Ministro con delega per gli Italiani nel Mondo, Franco Danieli, e del Segretario esecutivo, il Ministro Plenipotenziario Bernardo Carloni, presieduto dal Segretario Generale l’on.le Franco Narducci.
Dalle conclusioni del dibattito è emersa la volontà di far ripartire il Cgie, dopo il fermo di tutti questi mesi dovuto alla sentenza del Tar e di riattivare nel frattempo le commissioni continentali.
Il Vice Ministro Danieli nel corso del suo intervento ha messo in evidenza l’importanza della presenza dei 18 parlamentari eletti all’estero ed ha ancora una volta sottolineato l’esigenza di dover rivedere tutta l’organizzazione dei consolati che in questi giorni sono di nuovo impegnati al massimo per il referendum confermativo sulla devolution perché, come si sa, anche i nostri connazionali all’estero votano.
Franco Danieli ha confermato la volontà del Governo Prodi a risolvere una volta per tutte i problemi de l’Aire e, con essa, l’esatta misura dell’elettorato all’estero. Quanto al referendum sulla devolution, il neo Vice Ministro ha ribadito il suo no a una riforma che trasformerebbe il Senato in un “Senato delle Regioni” in cui non troverebbero più posto i 6 eletti all’estero, che aumenterebbero soltanto il numero dei deputati che salirebbe da 12 a 18. In questo modo, ha spiegato Danieli, l’elettorato all’estero perderebbe il diritto di voto per Palazzo Madama, perché sono cittadini che resiedendo all’estero non abitano in nessuna delle regioni italiane e quindi non potranno eleggere i propri rappresentanti nel “Senato delle Regioni”.
Il Consiglio di Presidenza del CGIE nel corso dei lavori ha approvato una proposta sui criteri da seguire per contattare gli enti di patronato per l’indicazione dei 29 consiglieri che dovranno essere rinominati dal Governo. Il documento è stato preparato dall’on. Narducci ed è stato già inviato a chi dovrà spedire le richieste agli enti di patronato per l’indicazione dei nominativi che questi dovranno indicare per formare la rosa dei 29 membri di nomina governativa. Ed il Vice Ministro Danieli ha confermato l’impegno del Governo a risolvere la questione non oltre i 60 giorni previsti dalla legge . Trenta giorni per i patronati per la risposta con l’indicazione del nome del loro rappresentante e 30 giorni per il Governo per l’emanazione del relativo decreto di nomina. Si auspica che per la seconda metà di settembre si possa organizzare l’assemblea plenaria del Cgie che, visti i tempi stretti, non si riuscirà a convocare a luglio.
Il Comitato di Presidenza ha poi valutato la possibilità di convocare le Commissioni continentali, considerato che " i 29 di nomina governativa non vi fanno parte e, dunque, non esiste ostacolo alla loro realizzazione. Il Cdp tornerà a riunirsi molto probabilmente il 10 luglio per approvare le proposte e i preventivi di una o due Commissioni continentali che, nelle intenzioni di tutti, dovrebbero essere convocate entro luglio.
Si spera di organizzare quella dell’America Latina e dei Paesi anglofoni, mentre più difficile appare organizzare quella dell’Europa". I rappresentanti del Comitato di presidenza di queste aree provvederanno a contattare gli altri consiglieri del Cgie e i Presidenti dei Comites entro, appunto, il 10 luglio giorno in cui il Cdp tornerà a riunirsi per la formalizzazione dei due appuntamenti continentali.
Alla vigilia del Comitato di presidenza correva voce che tra gli argomenti in discussione c’era anche quello della eventualità che i consiglieri del CGIE eletti in Parlamento si fossero dimessi. Ma da indiscrezioni trapelate ED IN ASSENZA DI UN COMUNICATO UFFICIALE SUI LAVORI, si sarebbe deciso di rinviare la discussione all’assemblea plenaria.
L’on Franco Narducci, come sempre sensibile alle esigenze di Italia Estera - che sono quelle di informare i nostri lettori - e molto preciso nelle sue dichiarazioni, ha spiegato come la sospensione del CGIE sia dovuta alla nota sentenza del Tar del Lazio sul ricorso, relativo ai 29 consiglieri di nomina governativa, che era stato presentato da Cna Epasa.
Dopo la decisione del Consiglio di Stato, che ha respinto la richiesta di sospensiva della Presidenza del Consiglio del Ministri, vi era la necessità di tentare tutto il possibile per far ripartire il Cgie, dando applicazione alla sentenza del Tar. Il Comitato di Presidenza, dopo aver acquisito il parere dell'Avvocatura Generale dello Stato, ha dunque discusso tali modalità di applicazione; cioè su come soddisfare i due aspetti principali sollevati dal Tar. Nel riavviare i lavori del Cgie Narducci ha tenuto conto della esigenza di evitare in futuro il rischio di nuovi ricorsi. Riparte così una nuova informativa – ha detto - che è stata elaborata sull'elenco del Ministero del Lavoro, in cui sono indicati criteri oggettivi e rispondenti a regole precise per la scelta dei consiglieri di nomina governativa.
Anche lo stato della rete diplomatico-consolare che, in condizioni non facili, ha dovuto reggere lo sforzo organizzativo delle elezioni politiche è stato argomento di discussione. Il Comitato di presidenza ha apprezzato molto l’impegno della Direzione Generale per gli Italiani all'estero e quello della rete consolare. L’on.Narducci ha ricordato i tagli degli ultimi anni ai fondi e al personale dei Consolati da parte del governo Berlusconi ed ha spiegato così quella carenza di servizi verso le nostre comunità che si è registrata nel corso dell’ultima consultazione elettorale, ma che si registra tutt’ora. L’on. Narducci è anche ritornato a parlare delle inefficienze della rete consolare. Non bisogna dimenticare - ha proseguito Narducci - la carenza dei servizi per le comunità che lasciano i nostri connazionali con l'amaro in bocca. Un po’ ovunque si registrano infatti delle inefficienze della rete consolare. Problemi che devono essere superati il più presto possibile e per i quali Danieli ha assicurato il suo intervento, sia per realizzare gli obiettivi del Sistema Italia, sia per dare risposte adeguate alle esigenze dei nostri cittadini nel mondo.
In tal senso il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero ha auspicato, oltre all'aumento ed alla razionalizzazione delle risorse, un utilizzo sempre maggiore delle nuove tecnologie e la realizzazione di un mix fra le persone assunte in loco e quelle provenienti dall'Italia. E’ urgente per quanto riguarda il budget – ha aggiunto il segretario generale - di dare una maggiore autonomia alle singole sedi consolari e soprattutto ai Consolati generali. Non si può ancora applicare il rigido metodo dei capitoli di spesa che blocca i fondi e non permette di dirottarli verso emergenze vitali.
Anche la promozione della lingua e della cultura italiana e le difficoltà scolastiche delle giovani generazioni è stato un argomento trattato dal Comitato dp. Nella formazione professionale dovrà tornare centrale la figura degli italiani all'estero. I connazionali dovranno essere sostenuti attraverso la realizzazione di iniziative e con la promozione di appositi comitati sociali. Strutture continentali, di supporto al comitato di valutazione situato a Roma, finalizzate alla rilevazione dei bisogni, delle domande e dei collegamenti con il mercato del lavoro.
Il tema della Conferenza permanente Stato-Regioni-Province autonome-Cgie è stato argomento di discussione. E’ stata avviata la riflessione sulla cabina di regia e sugli incontri tematici che si dovranno tenere