La commissione elettorale centrale ha confermato il risultato separatista al referendum di domenica.
PODGORICA, 23 mag. - (Italia Estera) - La commissione elettorale centrale di Podgorica, ha annunciato ufficialmente la vittoria degli indipendentisti montenegrini al referendum tenutosi domenica, precisando che il 'divorzio' dalla Serbia è stato votato dal 55,5% degli elettori.
I contrari all'indipendenza sono stati il 44,5%, mentre l'affluenza è stata molto alta, l'86,49% su un totale di 480 mila aventi diritto. La maggioranza richiesta era del 55%, come stabilito dall'Unione europea. L'annuncio ufficiale dei risultati era stato posticipato a questa mattina dopo che l'opposizione aveva denunciato irregolarità e chiesto il riconteggio di 19 mila schede.
E in seguito alla conferma del risultato, il presidente della Serbia-Montenegro Svetozar Marovic ha annunciato oggi che si dimetterà la prossima settimana. ''Andrò a Belgrado per presiedere l'ultima sessione del Consiglio dei ministri e poi mi dimetterò da presidente'', ha dichiarato Marovic.
Commenti soddisfatti anche da Bruxelles. Il commissario europeo all'Allargamento, Olli Rehn, ha affermato che ''la prospettiva europea è ora aperta per il Montenegro, come anche per la Serbia una volta che questa avrà raggiunto i criteri imposti dall'Ue, in particolare, la cooperazione con il Tribunale penale internazionale'' dell'Aja per i crimini nella ex Jugoslavia. Rehn ha inoltre spiegato che l’esecutivo Ue preparerà due proposte di cui una prevede un‘accordo di associazione e stabilizzazione’ (Asa) con Bruxelles per il nuovo Montenegro indipendente, mentre la seconda proposta ''riguarderà l'istituzione di un mandato negoziale modificato per la conclusione dell'accordo Asa con la Serbia, come entità che succede a un'unione di Stati''. L'accordo Asa è il primo passo verso l'integrazione europea. I negoziati in corso con Belgrado sono stati però sospesi per insufficiente collaborazione delle autorità serbe con il Tribunale dell'Aja per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia.
Anche il ministero degli Esteri italiano si è espresso sulla questione. La Farnesina ha detto di augurarsi un ''rapporto amichevole e costruttivo'' tra la Serbia e il Montenegro e che l'Italia conta vivamente di sviluppare con Podgorica e Belgrado relazioni sempre più calorose sul solco di storici rapporti preferenziali con i popoli amici d'oltre Adriatico.