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26 ott 2006SCUOLA: La riforma degli esami di maturità, Dalla Commissione Istruzione della Camera il primo ok, il 7 in Aula

ROMA, 26 OTT. (Italia Estera) -  La commissione Istruzione del Senato ha approvato a maggioranza il disegno di  legge  che rende più rigorosi gli esami di maturità. Il testo approderà il 7 novembre nell'aula di Palazzo Madama.

Commissioni d'esame e ammissione - Il testo prevede una riforma complessiva degli esami di maturità, con l'istituzione di commissioni per metà composte da membri interni e per metà esterni agli istituti e un presidente ogni due classi.   Per  accedere agli esami di maturità sarà necessaria l'ammissione dopo  lo scrutinio finale, nonché il saldo degli eventuali debiti formativi accumulati negli anni precedenti.

Ottisti  -  Novità  previste  per  i  cosiddetti  "ottisti",  ossia per gli
studenti  ai  quali  per  merito  viene  abbonato  l'ultimo  anno di corso.
Potranno accedere all'esame di Stato infatti, tutti gli alunni delle scuole
statali,  paritarie,  pareggiate  o  legalmente  riconosciute  che  abbiamo
conseguito  nel  penultimo  anno  di  corso la media dell'otto, seguendo un
regolare  corso  di  studi,  ma  che  nel  secondo  e  terzo anno di scuola
superiore abbiano avuto almeno la media del 7, senza ripetenze.

Stop  ai  diplomifici  -  Potranno  essere  ammessi alla maturità anche gli
studenti  delle  scuole  pareggiate  o  legalmente riconosciute, ma solo se
provenienti  da  istituti  in  cui  funzionino  interi  corsi  di studio. I
candidati  esterni  che  non  abbiano  frequentato  il quinto anno dovranno
superare   un  esame  preliminare  davanti  al consiglio di classe.  Niente
esami  di  maturità  fuori  dal  comune  di residenza, (o della provincia o
regione  in  caso  di  mancanza  dell'indirizzo  di  studi),  senza precisa
autorizzazione dell'Ufficio scolastico regionale di provenienza.

Prove -  Confermata  l'impostazione  delle  tre  prove  scritte e dell'orale
attualmente  vigente,  con  la novità che per la terza prova, preparata  da
ciascuna  commissione  d'esame  in  piena autonomia, l'Invalsi provvederà a mettere a disposizione delle scuole modelli applicativi. La stessa Invalsi
provvederà  proprio  attraverso  le tre prove scritte, alla valutazione dei
livelli di apprendimento degli studenti.

Voto  finale -  Viene  confermato  il voto finale in centesimi, ma cambia la
ripartizione.   La   commissione  d'esame  disporrà  di  45  punti  per  la
valutazione  delle  prove  scritte  e  di  30  per il colloquio. Il credito
scolastico  varrà  un  massimo di 25 punti L'esito delle prove scritte sarà
affisso  nelle  scuole  il giorno prima dell'inizio degli orali. A chi avrà
ottenuto  almeno 70 con un credito di almeno 15 punti, la commissione potrà
decidere   di   attribuire  fino  a  5  punti  in  più  in  caso  di  esame
particolarmente brillante. Gli studenti che conseguono il punteggio massimo
di 100 senza questeo "bonus" di 5 punti potranno avere la lode.

Orientamento  -  Il  governo  potrà  emanare  entro 12 mesi dall'entrata in
vigore  della  legge  un  provvedimento per realizzare appositi percorsi di
orientamento    universitari,    anche   per   valorizzare   le   discpline
tecnico-scintifiche, e quindi la frequenza delle facoltà scientifiche e gli
istituti   della   formazione  tecnica  superiore  e  dell'alta  formazione
artistica, musicale e coreutica. (Italia Estera) -




 
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