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31 ott 2006Cooperazione sociale: l'on. Narducci (Ulivo), alla celebrazione per il centenario della Società Cooperativa di Wintethur (1906-2006

ZURIGO - 31 OTT. (Italia Estera) - Il 28 ottobre ricorreva il centenario della costituzione della Società Cooperativa Wintethur (1906-2006) fondata da italiani emigrati in Svizzera.
 
Le manifestazioni per la celebrazione del centenario della Società cooperativa di Winterthur, a cui ha preso parte l’on. Franco Narducci - segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero - hanno evidenziato il ruolo fondamentale della cooperazione sociale e dell’associazionismo in generale per il sostegno ai più bisognosi non solo dal punto di vista economico ma anche per una migliore integrazione socio-culturale.
Tale ruolo, come richiamato dall’on. Narducci nel suo intervento per i festeggiamenti del centenario a Winterthur,  è stato “importante per favorire la convivenza civile tra i migranti e la società che li ha accolti e per promuovere l’affermazione dei loro diritti lungo il faticoso percorso dello sviluppo nel secolo passato”.
“Le società cooperative come quella di Winterthur, prosegue Narducci, sono uno strumento di solidarietà insostituibile che, oggi come allora, nonostante i mutamenti della società e dell’economia, nonostante il passaggio dalla società industriale a quella postmoderna globalizzata, svolgono un ruolo insostituibile per la crescita della coscienza politica e quindi della partecipazione democratica dei migranti alla vita del Paese che li ha accolti”.
“L’Europa, oggi, è luogo di ondate migratorie diverse rispetto ai primi del ‘900 – continua l’on. Narducci – con culture e religioni completamente differenti. In questo contesto l’associazionismo potrebbe essere motore di solidarietà e di integrazione armoniosa del migrante nel tessuto sociale, economico, civile e culturale delle realtà dove si viene  a trovare”.
“Per questo - conclude Narducci - rivolgo un appello alle amministrazioni locali affinché favoriscano la nascita e la crescita dell’associazionismo come strumento di integrazione dei migranti per una cittadinanza consapevole”.(Italia Estera) -



 
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