Podio al Brasile per la prima volta nella storia della corsa americana. Il campione olimpionico e europeo ha chiuso con una differenza di 1 minuto e 35 secondi dal vincitore
NEW YORK, 5 NOV. (Italia Estera) - Il brasiliano Marilson Gomes dos Santos ha vinto la Maratona di New York, percorrendo i 42 chilometri e 195 metri in due ore 9 minuti e 58 secondi. Per la prima volta nella storia di questa straordinaria competizione che si corre nelle strade della Grande Mela è un atleta della nazione verdeoro a tagliare il traguardo.
Una grande sorpresa, indubbiamente, sia per i tecnici sia per gli scommettitori.Gomes, 23 anni, alla sua terza maratona agonistica, ha preceduto di dieci secondi sulla `finish line` di Central Park il keniano Steven Kiogora che a sua volta a sorpresa ha lasciatodietro il superfavorito, il connazionale Paul Tergat, vincitore lo scorso anno.
Buona, anche se forse alla fine con qualche rammarico in più, la prova di Stefano Baldini: l`oro delle Olimpiadi di Atene nel 2004 e l`iridato di Goteborg 2006 ha chiuso al sesto posto. Alla vigilia della gara Baldini aveva detto che non era certo la vittoria il suo obiettivo principale, la preparazione non era stata adeguata dopo gli sforzi dei mondiali di atletica leggera in Svezia, e la maratona di New York è a suo giudizio la più dura «perchè se sbagli non recuperi più, nessun tratto di strada per poter rimediare». Ma poi -chilometro dopo chilometro- Baldini appena dopo metà gara e quando le «lepri» avevano esaurito il loro compito di tirare i migliori o i più coraggiosi, ha preso coscienza del fatto di aver la possibilità di giocarsi qualche carta in più. E ci ha provato a restare tra i primi e ha ottenutoun risultato onorevolissimo.
Ma a parte la gloria per il brasiliano Marilson Gomes dos Santos, la grande attrazione per le centinaia e centinaia di migliaia di spettatori assiepati lungo il percorso e per i milioni davanti alla tv è stata sicuramente rappresentata da Lance Armstrong, sette volte consecutive vincitore del Tour de France, dal 1999 al 2005: anche lui in gara, con un gruppetto di dieci atleti che lo hanno accompagnato metro dopo metro, scandendone ritmo e tempi di corsa. Armstrong ha chiuso al 650mo posto, ed è stato soddisfatto. In gara indossava una maglietta nera con scritto «10/2», è la data -il 2 ottobre del 1997- in cui gli fu diagnosticato il tumore al cervello, con metastasi diffuse, da cui è guarito. E con quegli stessi numeri Armstrong ha voluto intitolare la Fondazione che ha creato per la raccolta di fondi per la ricerca sul cancro.
Nella categorie donne doppietta della lettone Prokopcuka salita sul podio in due stagioni consecutive
Questo l`ordine d`arrivo nella categoria uomini.
1. Marilson dos Santos (Brasile) 2:09:58
2. Stephen Kiogora (Kenya) 2:10:06
3. PaulTergat (Kenya) 2:10:10
4. Daniel Yego (Kenya) 2:10:34
5. Rodgers Rop (Kenya) 2:11:24
6.Stefano Baldini (Italia) 2:11:33
7. William Kipsang (Kenya) 2:11:54
8.Hailu Negussie (Etiopia) 2:12:12
9. Hendrick Ramaala (Sudafrica) 2:13:04 10. Peter Gilmore (Usa) 2:13:13.
La lettone Jelena Prokopcuka ha vinto la Maratona femminile di New York col tempo di 2h 25'05'', precedendo l'ucraina Tatiana Hladyr e la kenyota Catherine Ndereba.(Italia Estera) -