Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
08 gen 2007Carlo Consiglio (CGIE) replica al segretario esecutivo Carloni sul nuovo decreto dei 29 consiglieri di nomina governative

TORONTO, 8 GEN (Italia Estera) -  "Egregio Segretario Esecutivo, La ringrazio della comunicazione ma devo dissentire dalle Sue conclusioni. Il Ministero era favorevole al rinnovo delle cariche dei soli rappresentati dei sindacati e Patronati, ma, evidentemente ed ad abbundantiam, ciò non è stato. Infatti il decreto ha rinominato tutti i 29 componenti di nomina governativa. In ogni caso su questo a breve si pronuncerà il Tar del Lazio che sta per essere adito". Così Carlo Consiglio, consigliere del Cgie prima di nomina governativa ora subentrato al dimissionario Gino Bucchino, in quanto primo dei non eletti in Canada, replica al Segretario esecutivo del Consiglio generale, Bernardo Carloni, in merito al decreto con cui la Presidenza del Consiglio ha rinominato i 29 consiglieri dopo il ricorso al Tar della Cna.
"Dalla Sua chiara esposizione della Sua personale interpretazione, che comunque ribadisco non condivido, si evince che Lei contraddicendosi, ritiene che l’ultima Assemblea Plenaria sia valida. Mi sembra di capire che la Sua interpretazione concluda che certamente i componenti di nomina governativa facenti riferimento ai Sindacati e Patronati erano da considerarsi decaduti e quindi certamente la loro è una nomina nuova. E quei componenti del CdP che facevano riferimento a Sindacati e Patronati (due su tre) non erano decaduti e dovevano essere rieletti? Dove va a finire la regolarità da Lei sbandierata?
Siccome sono avvocato e nei quindici anni in cui ho esercitato in Italia mi interessavo di diritto amministrativo ed ero associato, guarda il caso io di destra, ad uno studio che aveva i fondatori socialisti (quelli della forchetta d’oro) i quali per l’essere socialisti avevano la consulenza fissa per 28 comuni della provincia di Napoli, per cui quotidianamente ero impegnato a scrivere pareri su espresse richieste formulate. Dio mi perdoni per quello che ero costretto a scrivere e ai condizionali che ero costretto ad usare per giungere alle conclusioni auspicate".
"Ricevevo dai titolari dello studio – ricorda Consiglio - un fascicolo con l’annotazione: rispondere tenendo conto che la risposta che ci si aspetta è (mi accadeva come mi è accaduto nel leggere la convocazione della terza commissione per il prossimo 19 e 20 gennaio. La terza commissione è stata convocata per affrontare lo spinoso problema della riforma della nostra legge istitutiva; una nota di accompagnamento indica cosa bisogna modificare e poi si aggiunge, sbrigatevi perché il C.d.P. deve supervisionare, modificare e poi portare la sua proposta in assemblea. Mi chiedo: perché non se la studiavano direttamente loro.
Comunque è un problema che non mi tange in quanto facevo parte di quella commissione quando ero un componente di nomina governativa. Ora che il mio status è cambiato devo chiedere di essere assegnato ad una commissione, cosa che farò nei prossimi giorni con una comunicazione ufficiale. Fine della lunga parentesi). Quante volte ho dovuto chiedere che il parere mi fosse formulato in maniera diversa. A mia discolpa vi è la circostanza che quando non ho potuto più lottare con la mia coscienza sono emigrato".
"Questa mia esperienza – continua Carlo Consiglio - mi spinge a richiederLe la cortesia di poter avere una copia della richiesta di parere formulata dal MAE al Consiglio di Stato e una copia del parere espresso. Voglio augurarmi che l’essere io di minoranza in un Cgie rappresentato da un CdP monocolore (mi ricordo della vecchia D.C. con i governi monocolore, erano arroganti lo stesso ma avevano un minimo rispetto della democrazia liberale, forse solo per interesse, ma di fatto la rispettavano) con mentalità comunista dove si interpreta che la democrazia è la dittatura di una maggioranza sulla minoranza e dove tutto si fa secondo logica di partito), voglio augurarmi, dicevo, che questa mia richiesta non venga disattesa. Voglio augurarmi che il soviet supremo non voglia porre il segreto di stato, o che quest’ultimo non venga formalizzato dalla burocrazia ondivaga e imperante".
"Nel ringraziarLa per quanto potrà fare – conclude - La saluto cordialmente e ricambio gli auguri (quelli possono essere fatti anche alle minoranze, mi sembra di capire, anche se talvolta si rischia di essere appellato come compagno) formulati".  (Italia Estera) -




 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati