Presentato al Senato un Decreto legge contro i fannulloni.
ROMA, 18 GEN (Italia Estera) - Presentato al Senato un Decreto legge contro i fannulloni. E’ una iniziativa dei senatori dell'Ulivo Antonio Polito e Tiziano Treu, e sottoscritto anche dalla presidente dei senatori dell'Ulivo Anna Finocchiaro e dai due vicepresidenti Luigi Zanda e Nicola Latorre.Controlli interni, responsabilità dei dipendenti e retribuzioni. Sono i tre
versanti su cui interviene il Disegno di legge . Composto di quattro articoli, il Ddl intende premiare il merito ed eliminare le sacche di inefficienza del personale del pubblico impiego attraverso poche ma chiare misure. Innanzitutto attraverso la costituzione di un Autorità per la valutazione. Un organo collegiale che dovrà promuovere la diffusione delle tecniche più efficaci per la valutazione di efficienza e produttività delle amministrazioni pubbliche, per premiare i dipendenti e le strutture più efficienti, sanzionare le inefficienze e
l'improduttività applicando le norme che già oggi prevedono, nei casi più gravi, il licenziamento del dipendente. Altro compito è quello di controllare che la pubblica amministrazione individui i casi di
sovradimensionamento degli organici che richiedono la mobilità dei dipendenti. Un'Autorità indipendente, che avvalendosi delle segnalazioni e del contributo dei cittadini, delle associazioni, degli esperti e della
stampa specializzata rappresenti gli interessi del cittadino - consumatore oggi non adeguatamente tutelati.
L'Autorità prevista dal Ddl è composta dal Presidente e da cinque membri, nominati dal Presidente della Repubblica tra esperti in materia di disciplina e gestione dell’impiego pubblico e privato. Tre componenti sono designati dal Governo ma le designazioni sono prima sottoposte al parere delle competenti Commissioni parlamentari. Un
componente è nominato dalla Conferenza Stato-Regioni, l'altro dalla Conferenza Stato-Città. Il Presidente, eletto dal collegio al suo interno, e i componenti durano in carica quattro anni e possono essere riconfermati
una sola volta. Il Ddl d'iniziativa dei senatori Polito e Treu prevede anche interventi per rendere più efficaci le forme di responsabilità dei pubblici dipendenti già esistenti ma spesso inutilizzate. Il Ddl rafforza quindi lo strumento della responsabilità dirigenziale che va a sua volta utilizzata per favorire l’utilizzazione dei meccanismi di responsabilità disciplinare e patrimoniale.
Infine, per quel che riguarda la retribuzione, il Ddl impone uno stop alla distribuzione dei cosiddetti premi a pioggia e definisce il contenuto degli indirizzi che le amministrazioni formulano all’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni. Le previsioni mirano a dare rilievo ai risultati della valutazione e a valorizzare il principio del merito in sede di retribuzione e distribuzione dei fondi di produttività. (Italia Estera) -