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12 feb 2007CALCIO:Il commento al Campionato di Serie A - di Fabrizio Piccolo

Servizio di Fabrizio Piccolo
ROMA, 12 FEB. (Italia Estera) - La notizia più bella della domenica del ritorno del calcio arriva dalla linea dura che dovrebbe essere adottata nei confronti di quegli ultrà impuniti dell’Olimpico, che durante il minuto di silenzio per l’ispettore Raciti hanno girato le spalle allo stadio, fischiando ed inveendo contro le forze dell’ordine. Grazie alle immagini delle telecamere a circuito chiuso sarà possibile identificare quei delinquenti ed applicare nei loro confronti la misura del Daspo, chiudendo così anche a loro le porte dello stadio. Porte che son rimaste chiuse a Bergamo, Verona e Messina mentre a San Siro sono entrati solo gli abbonati (anche se i tornelli non hanno funzionato a dovere). In attesa di sviluppi sull’ammodernamento degli stadi, importante certo ma non il fattore fondamentale che eviterà problemi sulla sicurezza, sarà invece vitale mantenere alta la guardia nei confronti del problema principale: estirpare laddove è possibile – e combattere con tutte le forze laddove non è possibile – l’odio delle curve nei confronti dei poliziotti.
Il resto della giornata racconta dell’Inter cannibale che giunge a quota 15 vittorie consecutive – eguagliato il record di Bayern Monaco e Real Madrid. Vanno sul velluto i nerazzurri contro un Chievo dimesso e il gol di potenza di Adriano restituisce del tutto il brasiliano all’arsenale interista. Il raddoppio di Crespo è la conferma che questa squadra ormai può surrogare anche l’assenza di Ibrahimovic, stoppato dal medico sociale, e può presentarsi con l’abito buono anche alla Champions League che sta per riaprire i battenti. L’altro grande motivo della giornata è stato l’attesissimo ritorno di Ronaldo in quel San Siro che fu suo ai tempi dell’Inter. Mezzora con qualche spunto interessante e una vitalità che fanno ben sperare. Per battere il Livorno, però, ci son voluti i gol di Gattuso e Jankulovski, l’ennesimo segnale che è proprio dagli attaccanti che i rossoneri vorrebbero avere qualcosa in più. Di certo c’è che, nonostante l’handicap e un campionato sotto tono, il Milan è lì ad un soffio dal quarto posto che vuol dire zona Champions. Difficile ipotizzare che i rossoneri non riusciranno a centrarlo. La Roma intanto non perde terreno dall’Inter, batte tre a zero il Parma con il gol n.139 di Totti (capocannoniere assoluto in attività, staccato Chiesa) e soprattutto tiene lontano il Palermo, sconfitto in casa dall’Empoli. Classifica dunque ben delineata, in testa come in coda, dove la lotta per la retrocessione sembra un affare a quattro, tra Ascoli (sempre ultimo), Parma, Chievo e Messina. Con il successo a Torino contro i granata, infatti, la Reggina entra di diritto tra le grandi protagoniste del torneo, grazie soprattutto a Bianchi, vero uomo d’area e uomo nuovo del nostro calcio. Per il Torino la quarta sconfitta consecutiva significa crisi. Bene anche la Fiorentina che batte l’Udinese anche senza Toni e Mutu (a segno il bravo e sorprendente Reginaldo e Pazzini, altro talento costretto spesso all’anticamera dalla concorrenza agguerrita). Pari infine in Atalanta-Lazio (0-0) e Cagliari-Siena (2-2).
Fabrizio Piccolo/Italia Estera



 
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