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17 feb 2007UE: Tre scenari per le Regioni nel mercato unico mondiale

 A Firenze i lavori del Bureau politico della Crpm - Martini: "La coesione territoriale dell'Europa dipende dall'equità delle sue politiche"

FIRENZE, 17 FEB (Italia Estera) - Tre scenari per il futuro della politica regionale sono stati presentati al Bureau politico della Conferenza delle Regioni Periferiche (CRPM) che si è riunito oggi a Firenze, grazie all'invito di Claudio Martini, Presidente della Toscana e della CRPM e alla presenza di Jean Charles Leygues, Direttore Aggiunto della Direzione Generale per la Politica Regionale della Commissione europea.
"Una lunga marcia indietro" è la prima possibilità immaginata dal documento
(http://www.crpm.org/pub/agenda/241_defis_politique_regionale_periode_2014-2020-it.pdf
) Della CRPM: le sole Regioni che rientrerebbero nel regime di aiuti comunitari sarebbero solo quelle in ritardo di sviluppo arrivate con gli ultimi allargamenti. Una politica regionale basata su una seconda generazione di politica di convergenza, negoziata ai minimi perchè difesa solo da una piccola minoranza di Stati membri. 
"L'esasperazione degli egoismi" è la seconda possibilità, la più pessimista : anche se si tratterbbe di uno scenario di cui nessuno osa parlare, il rischio di un netto passo indietro della costruzione europea non è una ipotesi del tutto impossibile. Ha affermato Xavier Gizard, Secrétaire Général de la CRPM illustrando questa ipotesi. In uno scenario del genere, la CRPM immagina un bilancio europeo trasformato in un grande «phasing out» che conserverebbe qualche insignificante politica comunitaria del tutto simbolica e poco costosa esclusivamente per dare ancora qualche piccola illusione di europeismo « In una prospettiva storica, ha continuato Gizard, tale scenario non sarebbe una gran novità; seguirebbe la discesa iniziata nel 1989.
Infine, la possibilità più ottimista, "la ricostruzione politica" : l'Europa ha messo in atto una politica commerciale per essere unita al WTO, ha ormai un Euro forte per evitare le svalutazioni del passato e una politica di concorrenza che cominicia ad adattarsi alla globalizzazione; il suo mercato unico ormai conta ben 480 milioni di abitanti e la disoccupazione tende invece ad attenuarsi "Nell'ultimo scenario", ha affermato Claudio Martini Presidente de la CRPM "l'Europa sarebbe in grado di conservare la propria coesione territoriale grazie allequità delle sue politiche e per una coesione sempre più stretta dei suoi territori. Il lancio di una vera e propria politica fiscale comunitaria sarebbe anche ipotizzabile, e una fiscalità diretta europea per alimentare il bilancio dell'Unione permetterebbe di pagare una politica regionale più ambiziosa. Ovviamente, questo è lo scenario per cui ci battiamo !". Ha concluso il Presidente della Regione Toscana.
La risposta di Jean Charles Leygues, Direttore Aggiunto alla DG Regio a queste tre ipotesi ha ridato la speranza ai 26 Presidenti di Regione presenti a Firenze e li ha anche motivati per continuare a battersi a favore della costruzione europea.
"L'accordo di Dicembre 2006 sotto Presidenza Britannica»", ha affermato Leygues "era il migliore possibile visto il nuovo contesto politico di un'Europa allargata. Non dobbiamo nascondere che gli Stati hanno indebolito la dimensione regionale e rinforzato quella nazionale anche nei paesi federali". La Globalizzazione, per Leygues, causerà degli sconvolgimenti economici negli anni a venire. Nel 2007 la Cina e l'India hanno il doppio degli studenti dell'UE. Nel 2020 questa differenza sarà sei volte piu importante. "Per far fronte a queste sfide", ha detto Leygues "voi Regioni, dovrete migliorare la vostra capacità d'accesso all'innovazione. Una politica regionale forte e salvaguardata sui nuovi Trattati sarà una delle possibilità per far fronte a questi cambiamenti."
I presidenti di Regione presenti al Bureau Politico della CRPM hanno anche abbordato altre tematiche che riguardano i futuri obiettivi della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (CRPM). Un trasporto aereo tra Regioni periferiche che darebbe spazio agli aeroporti regionali e alle compagnie Low cost, ma anche lo sviluppo sostenibile, l'energia e la politica d'immigrazione. La CRPM ha poi adottato una Convenzione con EUROCEAN, (European Centre for Information on Marine Science and Technology) et ha lanciato un gruppo di lavoro di Regioni nel campo dell'innovazione sotto la spinta di Christel Liljeström, Presidente della Commissione del Mar Baltico della CRPM e di Inger Linge, Presidente della Assemble a della Regione di Stoccolma. 
" Come ha detto Leygues", ha affermato la Presidente norvegese,  "l'accesso all'innovazione non e' un tema facile per le Regioni. L'idea di questo gruppo di lavoro è proprio per prepare le Regioni UE ai cambiamenti che arrivano dalla globalizzazione. Le Regioni del Baltico, per esempio, possono offrire un contributo importante in tema di innovazione e ricerca, poichè presentano delle forti performances in questi campi ".
Il Bureau politico della CRPM si riunisce due volte l'anno e conta un Presidente di Regione per ciascuno dei 26 paesi rappresentati alla CRPM. Fissa gli obbiettivi a medio termine della Conferenza e rappresenta a livello decisionale le 155 Regioni Periferiche e Marittime. (Italia Estera) -





 
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