Servizio di Fabrizio Piccolo
ROMA, 26 FEB Nella giornata della diciassettesima vittoria dell’Inter, record stracciato e a questo punto difficilmente eguagliabile in futuro anche nel resto d’Europa (5-2 contro il Catania) si decreta la fine dell’avventura per Zaccheroni al Torino e Giampaolo al Cagliari. Cairo fa mea culpa e richiama De Biasi (che aveva cacciato prima dell’inizio del campionato), dopo il sesto ko consecutivo in casa del Chievo (3-0) e dopo che la fiducia tra tecnico e giocatori era ormai compromessa (esemplare il caso Rosina, messo fuori rosa dopo che il talentuoso fantasista granata aveva fatto pubblicare sul suo sito delle pagelle impietose sui suoi compagni).
Cellino lo imita e dopo nove giornate di interregno-Colomba fa tornare all’ovile Giampaolo che aveva pagato più atteggiamenti poco graditi (in tribuna giocatori di mercato che rischiavano di deprezzarsi ma anche un look poco aziendalista, più tuta che divisa sociale). Il colpo del ko a Colomba (che veste sì in giacca e cravatta ma dopo le due vittorie iniziali del 2007 con Ascoli e Catania ha fatto un sol punto su quattro gare di cui tre in casa) l’ha dato la Lazio. Due a zero in Sardegna e la favola biancoceleste continua.
Nella Roma che batte agevolmente la Reggina (3-0) restano negli occhi più i capricci di Totti che le gesta atletiche degli altri. Il capitano, sempre più sull’orlo di una crisi di nervi, ne combina un’altra delle sue e si fa cogliere dalle telecamere mentre minaccia da ‘guappo’ del rione il portiere amaranto Campagnolo, reo di avergli parato un rigore (sesto errore stagionale dal dischetto per il Pupone). Parolacce, gestacci e semirissa al fischio finale. Un’altra picconata all’immagine di un campione che non riesce ad uscire da quell’immagine un po’ provinciale che – purtroppo – si è costruita negli anni. Dopo lo spintone al massaggiatore-amico-fratello Vito Scala a Livorno quando aveva rimediato la sedicesima espulsione in carriera, dopo la piccola querelle con Spalletti, reo di aver detto che Totti ha ‘due cosucce su cui deve migliorare’ e che addirittura ha osato sostituirlo ricevendo in cambio occhiatacce becere ecco un’altra perla da dimenticare.
In zona Champions, intanto, arranca sempre più il Palermo che si accontenta del pari con l’Atalanta. Il cammino zoppicante dei rosanero autorizza i sogni del Milan (1-0 sofferto alla Sampdoria, Ronaldo non ha brillato come sette giorni prima, decisiva la zuccata vincente al 90’ di Ambrosini) e anche della Fiorentina che sta viaggiando a ritmi impressionanti. Due a zero ai cugini dell’Empoli, Mutu e Toni che si confermano tra le coppie più belle del campionato ed un futuro che si preannuncia roseo. In lieve ma costante declino il Livorno che non riesce a battere il fanalino di coda Ascoli (0-0 in casa) mentre il Parma di Ranieri conquista il suo primo punto rimontando l’Udinese a casa sua (3-3). Infine vittoria sofferta ma importantissima del Messina che supera di misura il Siena (1-0) e aggancia la Reggina al terzultimo posto. Mercoledì si replica, in attesa di conoscere i verdetti dell’Europa quando la settimana prossima si giocheranno le gare di ritorno degli ottavi. Tre pareggi all’andata sono mezze bocciature, vedremo.
Fabrizio Piccolo/Italia Estera