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16 apr 2007Benedetto XVI ha festeggiato oggi i suoi 80 anni

CITTA' DEL VATICANO, 16 APR –(Italia Estera) -  Benedetto XVI ha festeggiato oggi i suoi 80 anni tra tra innumerevoli attestazioni augurali, omaggi di ogni genere, messaggi d'auguri da tutto il mondo. La giornata si è conclusa col concerto in suo onore nella Sala Nervi con l'Orchestra sinfonica della Radio di Stoccarda diretta dal giovane maestro venezuelano Gustavo Dudamel.
 
Tra i messaggi, quello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che gli ha espresso "riconoscenza" per l'affetto "sempre manifestato nei confronti della Nazione italiana, i cui profondi ed antichi legami con la Santa Sede sono alimentati dalla condivisione dei valori della pace e della promozione della dignità dell'uomo". Poi quello di George W. Bush, che ha definito papa Ratzinger "un grande leader morale che offre un poderoso messaggio d'amore, di fede e di ragione". Auguri anche da Romano Prodi, da Vladimir Putin, dal presidente federale tedesco Horst Kohler, dalla cancelliera Angela Merkel, dal patriarca di Mosca Alessio II e da tanti altri. Molti gli impegni del Papa in questa giornata. Il pranzo con il collegio cardinalizio, il concerto in suo onore. Gli incontri con i presidenti della Baviera Edmund Stoiber e dello Schleswig-Holstein, Peter Harry Carstensen, e con una delegazione della diocesi di Monaco, guidata dal cardinale Friedrich Wetter.
Particolarmente significativo l'incontro col metropolita Joannis di Pergamo, uno dei massimi teologi ortodossi, che ha rinnovato a Benedetto XVI gli auguri del patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I.
Il pranzo Benedetto XVI lo ha consumato con i cardinali. E' apparso in "ottima forma" e ha parlato del suo libro 'Gesu' di Nazaret', da oggi nelle librerie, augurandosi soprattutto di essere meglio "capito per quello che vuole comunicare al mondo".
Lo ha riferito in un'intervista il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone.
 
"Il Papa è in ottima forma. E durante il pranzo di oggi abbiamo parlato anche della presentazione del suo 'Gesu' di Nazaret' e delle valutazioni che ne sono state date, ha raccontato Bertone. Al Papa sono arrivate anche le critiche al suo libro.. "Aveva detto lui stesso che le avrebbe accettate", ha commentato il porporato. "E comunque tutti gli studi che saranno proposti su Gesù, d'ora in poi, lo aiuteranno a dare in seguito risposte più esaurienti", ha aggiunto. Diversi cardinali invitati al pranzo di oggi in onore del Papa lo hanno sollecitato a non attendere troppo per la seconda parte, già annunciata, di 'Gesu' di Nazaret': "adagio, adagio" ha risposto papa Ratzinger, "lasciamo che venga assimilato questo primo volume, che sia letto e riletto, così che anche le critiche siano meno superficiali".
 
A conclusione della giornata la folla riunita in Sala Nervi per il concerto di omaggio al Papa, al termine dell' esecuzione dell' orchestra sinfonica della Radio di Stoccarda, ha intonato il tradizionale canto d'augurio "Tanti auguri a te". Altre canzoni augurali, in tedesco, sono state cantate anche dagli spettatori provenienti dalla Germania.  
Un ringraziamento a Dio per tutti i suoi doni in 80 anni di vita e, in particolare, per essere cresciuto e vissuto facendo "l'esperienza di che cosa significa 'famiglia'". E' quanto ha espresso Benedetto XVI nell'omelia della messa da lui presieduta ieri in piazza San Pietro . "Siamo qui raccolti - ha affermato rivolgendosi ai circa 50 mila fedeli - per riflettere sul compiersi di un non breve periodo della mia esistenza". "Ho sempre considerato un grande dono - ha spiegato - che la nascita e la rinascita siano state a me concesse, per così dire insieme, nello stesso giorno, nel segno dell'inizio della Pasqua. Così, in uno stesso giorno, sono nato membro della mia propria famiglia e della grande famiglia di Dio. Sì, ringrazio Dio perché ho potuto fare l'esperienza di che cosa significa 'famiglia'; ho potuto fare l'esperienza di che cosa vuol dire paternità, cosicché la parola su Dio come Padre mi si è resa comprensibile dal di dentro".
"Sulla base dell'esperienza umana - ha poi aggiunto il Papa - mi si è schiuso l'accesso al grande e benevolo Padre che è nel cielo. Davanti a Lui noi portiamo una responsabilità, ma allo stesso tempo Egli ci dona la fiducia, perché nella sua giustizia traspare sempre la misericordia e la bontà con cui accetta anche la nostra debolezza e ci sorregge, così che man mano possiamo imparare a camminare diritti".
Benedetto XVI ha ringraziato Dio "perché ho potuto fare l'esperienza profonda di che cosa significa bontà materna, sempre aperta a chi cerca rifugio e proprio così in grado di darmi la libertà. Ringrazio Dio per mia sorella e mio fratello - ha proseguito - che, con il loro aiuto, mi sono stati fedelmente vicini lungo il corso della vita". Il Papa ha poi ricordato che "proseguendo nel cammino della vita mi venne incontro poi un dono nuovo ed esigente: la chiamata al ministero sacerdotale". "Sì, era una consolazione - ha sottolineato - il fatto che la protezione dei santi di Dio, dei vivi e dei morti, venisse invocata su di noi. Sapevo che non sarei rimasto solo".
Senza citarla espressamente, Ratzinger è arrivato così alla sua nomina al soglio di Pietro. "Con il peso accresciuto della responsabilità - ha detto -, il Signore ha portato anche nuovo aiuto nella mia vita. Ripetutamente vedo con gioia riconoscente quanto è grande la schiera di coloro che mi sostengono con la loro preghiera; che con la loro fede e con il loro amore mi aiutano a svolgere il mio ministero; che sono indulgenti con la mia debolezza, riconoscendo anche nell'ombra di Pietro la luce benefica di Gesù Cristo". "Per questo - ha continuato - vorrei in quest'ora ringraziare di cuore il Signore e tutti voi". Il Papa, interrotto da molti applausi, ha voluto salutare "quanti sono qui convenuti per celebrare con me questa ricorrenza": quindi i cardinali e il decano Angelo Sodano che gli ha rivolto l'iniziale indirizzo di omaggio, poi i vescovi e tutti i componenti del clero. Un "pensiero deferente e grato" lo ha rivolto alle personalità politiche e diplomatiche. "Saluto infine - ha concluso -, con fraterno affetto, l'inviato personale del Patriarca ecumenico Bartolomeo I, Sua Eminenza Ioannis, metropolita di Pergamo, esprimendo apprezzamento per il gesto gentile e auspicando che il dialogo teologico cattolico-ortodosso possa proseguire con lena rinnovata".  (Italia Estera) -



 
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