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25 apr 2007Una nota dell’On. Marco Fedi sui pagamenti delle pensioni INPS all’estero

ROMA, 25 APR (Italia Estera) - La polemica insorta recentemente sul pagamento all’estero delle pensioni dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, è il classico esempio di come una iniziativa utile e necessaria – la revisione delle oramai obsolete ed inefficaci modalità di pagamento delle pensioni italiane all’estero – sollecitata per anni dai nostri pensionati residenti all’estero e dai Patronati, e finalmente in via di realizzazione, sia stata trasformata invece, a causa dei ritardi della campagna informativa, nell’ennesima caduta di immagine  per la struttura delle Convenzioni Internazionali dell’Inps, che però negli ultimi anni ha subito un drastico ridimensionamento operativo e che andrebbe invece sostenuta nell’azione di coordinamento della complessa materia internazionale – ha dichiarato l’On. Marco Fedi.
 
Al di là comunque delle considerazioni di carattere generale sulla efficienza dell’Ufficio Convenzioni Internazionali dell’Inps, considerazioni che andranno comunque approfondite in futuro, per ciò che riguarda invece la funzionalità  del nuovo servizio di pagamenti delle pensioni all’estero, ci sembra corretto aspettare l’entrata a regime del servizio per poi poter esprimere con cognizione di fatto una fondata opinione.
 
Le nuove modalità di pagamento prenderanno l’avvio a partire dal mese di maggio. L’Inps ha comunicato agli interessati che i pagamenti saranno effettuati in Euro, salvo diverse disposizioni politico-valutarie del Paese estero di residenza e che si potrà scegliere tra accreditamento in conto-corrente, bonifico bancario domiciliato presso un istituto di credito, pagamento in contanti allo sportello bancario, carta ricaricabile.
I pagamenti saranno effettuati con cadenza mensile, nel primo giorno utile del mese e - si tratta di una importante innovazione – saranno sempre effettuati senza alcuna commissione o altri oneri a carico del beneficiario, anche nei casi in cui quest’ultimo decida di ricevere la pensione in valuta locale.
 
È stato stabilito che per motivi di sicurezza non è più previsto il pagamento tramite emissione e spedizione di assegno al domicilio.
 
È chiaro a questo punto che le modifiche nel pagamento delle prestazioni Inps all’estero, se da un lato porteranno alcuni importanti benefici, dall’altro potranno tuttavia avere la conseguenza di possibili disagi, spesso inevitabili quando si rivoluzionano procedure acquisite, che andranno monitorati, denunciati e corretti.
 
Apprezziamo il tentativo dell’Inps di migliorare il servizio e la sicurezza dei pagamenti delle pensioni all’estero, ma consapevoli delle insidie che una operazione così complicata comporta, chiediamo all’Istituto di seguire con la massima attenzione l’evoluzione della situazione e non ignorare le legittime preoccupazioni dei nostri pensionati, per garantire in assoluto che nei prossimi mesi, quelli più difficili, essi continueranno a percepire senza alcuna disfunzione o ritardo le loro pensioni.(Italia Estera) -



 
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