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11 mag 2007ECONOMIA, ALITALIA: Privatizzazione al giro di boa, si rafforza AirOne

di Alfonso Maffettone
ROMA, 11 MAG, (Italia Estera) - Lunedì 14 maggio sarà una giornata cruciale per il futuro dell’Alitalia, da tempo la grande ammalata dell’economia italiana travagliata da sperperi, scioperi e agitazioni sindacali.
Il Comitato per le privatizzazioni è stato convocato alle 15,30 per esaminare il lavoro degli advisor delle tre società rimaste in gara che il 16 aprile hanno presentato offerte preliminari non vincolanti : l’ Aeroflot russa in cordata con Unicredit, gli americani del fondo Texas Pacific Group (TPG) con Matlin Paterson e con Mediobanca e il terzo candidato l’ AP holding dell’ imprenditore abruzzese Carlo Toto di  AirONe, unico concorrente tutto italiano con il supporto finanziario di Intesa San Paolo. Il Tesoro comunicherà, dopo la chiusura della seduta di Borsa, chi saranno i finalisti della procedura di privatizzazione che dovrebbe completarsi entro metà luglio.  il Ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa giovedì 17 farà la sua relazione in Commissione Trasporti Camera.
Oggi la Borsa ha penalizzato di nuovo il titolo Alitalia (-1,23) dopo l’impennata di ieri. Il motivo e’ un comunicato del Ministero dell’Economia nel quale si chiarisce  che nuovi soggetti possono essere aggiunti alle cordate solo in posizione di minoranza. “Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ribadisce quanto previsto dalla lettera di procedura per le offerte preliminari ove è indicato che non sono ammesse ulteriori aggregazioni di soggetti terzi successivamente al 2 aprile 2007 ”, afferma la nota. Il comunicato aggiunge che il Ministero nulla osta  alle “ partecipazioni di minoranza nel capitale di un soggetto ammesso alla fase delle offerte preliminari ”.
Aeroflot e Unicredit  hanno subito scartato l’ipotesi di un terzo membro nella corsa alla privatizzazione dell’ Alitalia. Il direttore del vettore russo Valeri Okulov ha dichiarato all’Agenzia Interfax che era impossibile reclutare un terzo alleato date le condizioni del concorso.  “Un pretendente c’era ma ha dovuto rinunciare ”, ha dichiarato il manager senza fare nomi.
Ma all’interno di Aeroflot c’è anche chi è molto critico verso il management della compagnia russa sull’operazione Alitalia. “Aeroflot non può essere seria nella trattativa su Alitalia: non avendo i mezzi finanziari, un’operazione del genere potrebbe trascinarla a fondo”, ha detto in una intervista al Sole 24 ore  Aleksander Lebdev, azionista della compagna russa con il 30%.
Nella gara di privatizzazione dell’Alitalia, la compagnia russa ha con gli americani di Tpg-Matlin Paterson- Mediobanca un punto di debolezza ed è  quello dei requisiti di italianità.  Ci sono condizioni che non incidono sulla sostanza di progetti e piani industriali come la localizzazione in Italia della sede principale della società e la salvaguardia di logo e marchio. Ma  il Tesoro è preoccupato di perdere rotte e accordi bilaterali con il passaggio della compagnia di bandiera ad un azionista di controllo nè italiano né europeo.  Giornali e analisti  sostengono che sono ostacoli superabilissimi secondo il modello Telecom Italia venuto fuori dalla compravendita dei giorni corsi: nella nuova holding di Telco esiste una situazione di governance rassicurante fra maggioranza italiana ed il socio straniero, la spagnola Telefonica.

Sommando i nodi dei diritti di traffico e dei requisiti di italianità, non è da escludere che l’imprenditore chietino Carlo Toto di AirOne  potrebbe uscirne avvantaggiato. E’ l’unico concorrente tutto tricolore , appoggiato finanziariamente nel suo progetto di privatizzazione dell’ Alitalia  da Intesa Sanpaolo il cui Amministratore  delegato  Corrado Passera è vicino al presidente del Consiglio Romano Prodi. Inoltre il Monte dei Paschi di Siena (MPS), banca da sempre vicina ai Ds, non ha nascosto  interesse ad entrare nel progetto di Toto con il suo supporto finanziario.
Comunque lunedì si vedrà quali candidati  il Tesoro intenda scegliere per  proseguire il confronto e quali saranno le nuove regole e i tempi tecnici per la fase finale della gara. Non e’ neppure da escludere un’ eventuale riapertura della possibilità di ingresso di nuovi soci nelle cordate in gara.
Alfonso Maffettone/Italia Estera



 
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