di Alfonso Maffettone
NAPOLI, 1 GIU (Italia Estera) – “Bassolino dimettiti’’: monta l’onda di protesta nell’opinione pubblica esasperata dai problemi infiniti della Campania sommersa da un milione di tonnellate di spazzatura secondo il dossier del commissario di governo Bertolaso , minacciata dalla camorra, afflitta da microcriminalità e corruzione. In una parola il caos al quale si aggiunge anche il rischio di epidemie per i cumuli di rifiuti non raccolti nelle strade.
Antonio Bassolino (DS) , presidente della giunta di centrosinistra della Regione Campania, è ritenuto il responsabile di questo degrado ma continua a restare al suo posto senza fare nulla per migliorare la situazione. Ieri a Roma alla riunione dei presidenti delle Regioni italiane, per la prima volta, ha fatto un minimo accenno alle sue responsabilità ma subito dopo ha scaricato, come sempre, su commissari di governo, su funzionari di stato e su avversari politici di destra e di sinistra il peso di quanto sta accadendo in Campania. Così anche Rosa Russo Iervolino , sindaco di una giunta di centro sinistra per la seconda volta al potere a Napoli, il capoluogo della regione reso irriconoscibile per la sua invivibilità, (rumore, traffico, sporcizia, criminalità dilagante).
La Iervolino sostiene di essere vittima di una congiura diffamatoria nazionale e afferma che tutto va bene a Napoli. Resta imperterrita nella sua poltrona a palazzo S.Giacomo e circola per le strade di Napoli su un’auto blu al centro di altre due auto blu di scorta, tutto ovviamente a carico dei contribuenti Ici e di altre imposte salatissime, soprattutto quella sulla spazzatura, una delle più elevate in Italia, ironia della sorte! .
Ma l’opinione pubblica a Napoli ed in Campania è stanca ed ha ascoltato rincuorata il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che nei giorni scorsi ha rivolto un energico appello agli amministratori locali invitandoli a risolvere l’ emergenza impellente della spazzatura. Adesso basta è stato il significato del messaggio. Un messaggio al quale hanno fatto seguito iniziative personali, politiche e collettive.
L’ambasciatore Michelangelo Pisani Massamormile, responsabile dell’Antenna napoletana del circolo di studi diplomatici ha scritto al Corriere del Mezzogiorno, allegato campano del Corriere della Sera, una lettera nella quale chiede di aprire una raccolta di firme per una petizione popolare finalizzata alla richiesta delle dimissioni di Bassolino. ‘’I cittadini della Campania vivono in una condizione di degrado più grave di quella registrata negli anni della Napoli degli sciuscià e delle signorine ’’, ha scritto il diplomatico che è stato in passato capo missione in Cile e Turchia.
Il giorno dopo sulle colonne dello stesso giornale, il coordinatore regionale di Forza Italia Nicola Cosentino ha annunciato che l’iniziativa di civiltà proposta da Pisani Massamormile ha già avuto risposta politica dal suo partito che ha aperto una raccolta di firme, promossa e organizzata nelle principali piazze delle città e della Regione. “L’obiettivo è quello di raccogliere un milione di firme da recapitare ,al più presto, a Bassolino con lo scopo di sollecitarne le dimissioni da governatore ”. La petizione di Forza Italia va oltre e “ sollecita anche il varo, da parte del governo, di un provvedimento finalizzato alla sospensione del pagamento della tassa sulla spazzatura per i cittadini della Campania fino al ripristino delle condizioni di normalità nella raccolta dei rifiuti “.
Anche all’interno dello stesso partito dei DS non sono mancati nei confronti di Bassolino espressioni di sfiducia secondo uno dei principi molto in voga, “lo dico e lo nego” . Il segretario dei DS Piero Fassino ha attribuito la debacle del centro sinistra nel Nord Italia alla crisi dei rifiuti in Campania, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino ha ammesso che sia lui che la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso si sarebbero dimessi se si fossero trovati in una situazione come quella di Bassolino. Queste dichiarazioni, secondo il copione politico vigente, sono state parzialmente ritrattate o modificate il giorno dopo.
Reti televisive, giornali, riviste ed altri organi di informazioni italiani da tempo stanno descrivendo il degrado in cui versa la Campania per le sue emergenze. Ma ieri l’autorevolissimo New York Times ha dato il suo suggello internazionale alla crisi riportando in prima pagina un lungo servizio dal titolo “Nel fango di politica e mafia, regna la spazzatura” . Il servizio è corredato dalla foto di una mamma costretta a spingere il passaggino con il bambino fra cumuli di rifiuti , una immagine che parla da sé .
Il quotidiano riporta che il 70% per cento del movimento commerciale delle pizzerie e della ristorazione legato al turismo è in gravi difficoltà e descrive le strade della Campania come un girone dell’inferno fra rifiuti in fiamme, insetti, ratti e odori nauseabondi.
Secondo il giornale, manca la volontà politica per una soluzione definitiva della crisi della spazzatura: non si riesce a trovare un accordo per la scelta dei siti delle discariche e degli incerenitori. Il New York Times sottolinea che ora si pensa a mandare i rifiuti della Campania all’estero, forse in Romania. Ma da Bucarest già hanno fatto sapere che la Romania non vuole diventare l’immondezzaio dell’Italia.
Alfonso Maffettone/Italia Estera