Il presidente del Consiglio promette il massimo impegno a sostegno dell’iniziativa
GERUSALEMME, 9 LUG. (Italia Estera) - “Chiediamo al Governo Italiano di dare il massimo supporto all’iniziativa “triangolare” del “Forum delle Ong per la Pace” che vede impegnate le Ong di Israele e Palestina e di tutta Europa per la pace in Medioriente.” E’ questa in sintesi la richiesta rivolta stamani a Gerusalemme al presidente del Consiglio Romano Prodi durante l’incontro che ha visto la presenza dell’assessore regionale toscano Massimo Toschi e dei capi delegazione israeliano, Ron Pundak del Centro Perez per la pace, e Shaman Koury, del Panorama Center, capo delegazione palestinese. Dopo la tre giorni delle Ong per la Pace che ha visto impegnate 150 organizzazioni non governative dei due paesi in conflitto e di tutta Europa in Toscana nello scorso mese di giugno, l’iniziativa di pace che parte del basso ha allargato il suo ambito di azione coinvolgendo le Università e gli Enti Locali. Stamani l’incontro con Romano Prodi in visita a Gerusalemme, durante il quale il Presidente del Consiglio ha ascoltato in religioso silenzio le richieste delle Ong e risposto “vi sosterrò”, assicurando il massimo impegno del Governo italiano all’iniziativa, nella convinzione che il lavoro che coinvolge la società civile e che porta all’integrazione reciproca rappresenta la precondizione per raggiungere una pace reale nella zona e la realizzazione del progetto che vede il riconoscimento di due popoli e due stati indipendenti e sovrani.
L’incontro ha permesso di porre le basi anche per un allargamento del progetto ad altre Ong di paesi contermini e la cui partecipazione risulta strategica per il processo di pace, quali il Libano, la Giordania, la Siria, l’Egitto e di tutto il mondo arabo.
L’assessore Toschi ha sottolineato l’importanza dell’incontro fra le Ong palestinesi, israeliane ed europee riunite nel Forum con il Presidente del Consiglio Romano Prodi. L’importanza di questo incontro – ha detto – sta nel fatto che pone la prima pietra di un edificio di pace che vogliamo costruire in Medioriente nei prossimi anni. Senza nulla togliere al ruolo della politica – ha aggiunto Toschi – la partecipazione della società civile consente di aggiungere valore al lavoro della politica, e di costruire una pace che avrà la garanzia di non restare lettera morta, ma di essere una cosa viva e di produrre nel tempo i suoi risultati. Per questo l’incontro di oggi – ha concluso Toschi – assume una straordinaria importanza, che travalica la nostra stessa consapevolezza immediata e si proietta nel futuro, un futuro che vogliamo di pace”. (Italia Estera).