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08 ago 2007La riunione dell’Intercomites di Spagna

BARCELLONA, 8 AGO. (Italia Estera) - L'Intercomites Spagna,  in una sua nota informa che l’organismo si è riunito recentemente a Barcellona sotto la presidenza del dott. Almerino Furlan.

L'organismo della collettività italiana italiana in Spagna, composto, oltre che dal presidente Furlan,  dalla dott. Cristina Bandettini, presidente del Comites di Barcellona e dal dott. Carlo Conterio presidente del Comites delle Canarie, ha preso in esame la situazione istituzionale della collettività italiana ed i problemi emergenti.

Dal documento finale della riunione emergono alcuni dati fondamentali: la collettività italiana in Spagna continua a crescere.

Negli ultimi dieci anni - si legge nel documento - la presenza italiana a Madrid è cresciuta del 400%, mentre quella di Barcellona di un 300%.
L'ultimo dato fornito da una rilevazione dell'Istituto Nazionale di Statistica (INE) fissa il numero degli italiani in 135.000, mentre i turisti italiani che hanno scelto la Spagna nel 2006 sono stati più di 3 milioni.

A fronte di queste cifre in aumento non si è riscontrato un altrettanto incremento nelle risorse umane dei nostri Consolati né un incremento delle disponibilità finanziarie, al punto che i Consoli Generali sono stati costretti a ridurre ulteriormente le già scarse sovvenzioni ai Consolati onorari disseminati nel resto del Paese.

Ma le lamentele dell'Intercomites no si fermano qui. Il carico di lavoro nei Consolati, si legge nel documento, è cresciuto a dismisura da rendere vana ogni riorganizzazione dei servizi interni; conseguenza inevitabile, quindi, è stata la limitazione del rapporto col pubblico, con negative ripercussioni sui tempi di risposta alle richieste e conseguente malcontento dei tanti che continuano ad ingrossare le code davanti agli uffici.
La recente decisione di affidare ai Consolati Generali il compito di rilasciare le carte d'identità sarà un ulteriore elemento di aggravamento della situazione.
Tale negativa situazione incide pesantemente sull'immagine del nostro Paese che non riesce ad assicurare un servizio fondamentale quale quello consolare e lo sconcerto aumenta ancora più quando viene a mancare addirittura il contatto telefonico, sostituito parzialmente da quello telematico.

I Comites sono assolutamente insoddisfatti della quantità di servizio che le Istituzioni erogano e per questo sono mobilitati a far sì che l'Amministrazione, ma anche il Parlamento, siano informati delle situazioni di necessità in cui versano i Consolati Generali in Spagna.
Per quanto attiene al funzionamento dei Comites, questa si svolge con regolarità tenendo presenti le scarse risorse disponibili.
Ciò nonostante ogni Comites ha attivato un proprio portale col quale gestisce il rapporto con la collettività.
Altro problema che rischia di esplodere è quello delle Scuole italiane in Spagna.

Le Scuole pubbliche italiane  di Madrid e Barcellona vivono il forte aumento della domanda con risposte differenti, mentre Barcellona ha già in programma un ampiamento dell`edificio delle Scuole Elementari e Medie (locali di proprietà della Casa degli Italiani) a Madrid, essendo i locali di proprietà demaniale, e non avendo fondi disponibili per adeguare le strutture alle richieste, la Direzione Didattica può risolvere il problema solo proponendo turni pomeridiani che creano  scontento tra i genitori.

Il Comites di Madrid, visti i problemi e le difficoltà della Scuola, ha votato una mozione inoltrata a tutte le Autorità competenti, prima fra tutte, il Vice Ministro Danieli, con l`obbiettivo di riaffermare il duplice ruolo della scuola italiana:
1) - educazione e formazione dei figli dei connazionali,
2) - diffusione della lingua e della cultura      italiana ed integrazione delle due collettività.

La riunione dell'Intercomites si è conclusa con la richiesta al Governo di aumentare l'organico del Consolato di Madrid di un 50% e di un 30% per quello di Barcellona.
L'Intercomites chiede un potenziamento della rete consolare onoraria con l'erogazione di contributi integrativi. Chiede inoltre lo snellimento delle pratiche burocratiche attraverso l'adozione di strumenti e procedure informatiche. Ma, soprattutto, i Comites chiedono l'agevolazione dei rapporti tra le varie Amministrazioni chiamate ad erogare i servizi per gli italiani all'estero (MAE, Ministero dell'Interno, Comuni).

Cambiare si può e - conclude la nota - nell'era dell'informatizzazione e dello sviluppo tecnologico, è possibile erogare servizi più rapidi e meno costosi, evitando disagi ai cittadini e contribuendo a dare un'immagine diversa del nostro Paese. (Italia Estera) -
 





 
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