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01 set 2007MUSICA PER LA PACE, GRANDE SUCCESSO IN ARGENTINA E BRASILE

La missione conclusa con un concerto nella Rocinha, la più nota delle favelas di Rio de Janeiro
di Goffredo Palmerini 
 
L’AQUILA, 1 SET. (Italia Estera) - Si è conclusa con un concerto d’alto significato etico la missione dell’Associazione Musica per la Pace in Brasile ed Argentina, la cui delegazione, guidata dal presidente Giuseppe Leuzzi, è rientrata in Abruzzo qualche giorno fa, soddisfatta del successo avuto nei due Paesi sudamericani, ma anche delle basi poste per nuove cooperazioni culturali. Toccante l’esibizione del Coro Cappella Ars Musicalis e del Sax Quartet dell’Associazione presso il Centro culturale della Rocinha, nel cuore della più nota favela tra le tante arrampicate sui “morros” che a Rio de Janeiro fanno da stridente pendant alle svettanti architetture urbane lungo l’incantevole baia, al Corcovado ed al Pan di Zucchero, alle animate spiagge di Copacabana, Ipanema, Botafogo e Leblon. Evento davvero eccezionale - perfino per i poliziotti è un maledetto azzardo avventurarsi nella favela –  riuscito per intercessione di “Soca”, pseudonimo di Mauricio Fagundes, che della sua vita ha fatto una missione aprendo nella Rocinha un Centro culturale per i ragazzi della favela, sottraendoli così dalla strada ed istruendoli, per avviarli ad un futuro più dignitoso. Gli dà una buona mano in questa impresa anche Paolo Cerritelli, un abruzzese “di razza”. Qualche anno fa lasciò Chieti per trasferirsi a Rio, dove ha fondato Ciapi Brasile, un centro di formazione professionale con tecnologie d’avanguardia, grazie al sostegno d’illuminate imprese italiane che hanno così ritenuto d’investire in un paese ad alto trend di crescita (circa il 4%), quantunque tra forti contraddizioni sociali.
 
Tanti i progetti di formazione professionale che il Ciapi riesce a muovere - in questo periodo anche uno sulla floricoltura – con sostegni del nostro Ministero del Lavoro, Unione Europea, Regione Abruzzo, di altre Regioni italiane, del Municipio e dello Stato di Rio de Janeiro, come dello Stato federale. Oltre ad allievi d’origine italiana e brasiliani, lo frequentano tanti ragazzi delle favelas. Grazie al credito conquistato sul campo da  “Soca”, da Cerritelli e da Daniela, sua stretta collaboratrice, alla delegazione è stato consentito d’entrare in tranquillità alla Rocinha per tenervi il concerto. Il singolare evento ha unito le note della musica colta con i ritmi di “Eco Plastico”, gruppo di percussioni composto da 40 ragazzi formatisi nel Centro culturale della favela. Infine l’esecuzione di  “Rosa amarella, popolare canto brasiliano, ha messo insieme il coro, i sax e le percussioni in una prova dalle forti emozioni. Commosso il pubblico disposto nel cortile del Centro, come quello affacciato alle finestre dei rustici fabbricati erti sul colle come alberi fitti dove a stento filtra la luce del sole. Immagine penetrante. Confliggono la gioia per l’evento e l’angoscia del contesto, dove la dignità umana è avvilita da condizioni estreme in ogni senso, per quanto la visione di Rio dalla favela risulti superba al tramonto, marcando ancor più il dramma delle differenze sociali, enormi ed inconcepibili. Eppure un barlume di speranza s’è acceso nella particolare bellezza del sorriso di questi bimbi senza nulla, così stridente con le condizioni appagate e con il sonno immorale della società dell’opulenza. Musica per la Pace, d’intesa con Ciapi Brasile e AARJES – l’associazione degli Abruzzesi di Rio de Janeiro e dell’Espirito Santo presieduta da Teresa Lannia – presenterà l’anno prossimo alla Regione un progetto di cooperazione internazionale per la formazione musicale dei ragazzi della Rocinha. Se andrà in porto, l’Abruzzo potrà aggiungere alle sue meritorie iniziative di cooperazione nel mondo anche questa in Brasile, concreta nei fini e dai forti richiami simbolici.
 
Il coinvolgimento dei ragazzi della Rocinha già si era realizzato il 22 agosto nell’auditorium dell’ Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro, alla presenza del direttore, Rubens Piovano, e del Console generale d’ItaliaMassimo Bellelli.  Gran pienone con la comunità italiana di Rio, nella grande sala molti i rappresentanti delle associazioni regionali, tra cui il vice presidente del Comites, Piero Ruzzanenti. Bella prova del Coro e dei Soprani diretti dai Maestri Vincenzo Di Carlo e Paola Ciolino alternatisi al leggìo, sulle arie di Puccini, Rossini e Villa Lobos, ma anche in canti tradizionali abruzzesi. Altrettanto apprezzata l’esibizione del Quartetto di Sax. Infine bella esecuzione d’un canto popolare brasiliano concertato in un ensemble vocale e strumentale, accompagnato dalle percussioni dei ragazzi della favela, ben integrati in concerto dal valente M° Di Carlo. Emozione per la comunità italiana in Brasile nell’assistere al concerto con i bimbi della favela. Inimmaginabile concepire, per chi non viva direttamente certe realtà, quanto siano “distanti” dall’ordinaria quotidianità delle metropoli brasiliane quelle favelas che le lambiscono. Sono entità tanto separate, quanto nette e spietate sono le differenze sociali. Sembra dunque un miracolo scoprire una possibilità di convivenza, quando lo spirito di fratellanza si muove verso l’umanità più derelitta, usando il messaggio universale della musica e della cultura, come sottolineato negli interventi di saluto del presidente Leuzzi e del rappresentante del Cram, quando hanno richiamato il messaggio di pace e riconciliazione che in questi giorni di fine agosto s’eleva dall’Aquila con la Perdonanza, l’annuale giubileo concesso alla città da Celestino V, l’unico pontefice che nel 1294 rinunciò al papato, a cinque mesi dall’elezione, dopo averlo segnato con gesti tanto profetici quanto rivoluzionari per la Chiesa di quel tempo tormentato.
 

Nei giorni precedenti la missione aveva toccato San Paolo, accolta dal presidente della Federazione Abruzzese del Brasile (Feabra), Franco Marchetti, infaticabile ed efficientissimo organizzatore della tournée in terra brasiliana. Molto felice l’incontro con la comunità abruzzese, riunitasi il 19 agosto a Valinhos, in una giornata intensa di richiami alle radici, alla cultura regionale ed alla necessità di rafforzare i rapporti tra le associazioni all’estero e la regione d’origine, cogliendo ogni opportunità di collaborazione, nel reciproco interesse. Proprio con la Feabra, la Regione Abruzzo, grazie all’impegno del Cram e dell’Assessorato all’Agricoltura, avvia un progetto pilota per fare della Federazione una specie d’agenzia




 
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