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13 set 2007PARTITO DEMOCRATICO: Al Festival delle idee a Piacenza organizzato da Enrico Letta si coordinerà anche il workshop sul Mezzogiorno

ROMA, 13 SET. Al Festival delle Idee organizzato venerdi e sabato di questa settimana a Piacenza da Enrico Letta per la definizione del suo programma, in vista delle primarie del 14 ottobre, coordineremo il workshop sul Mezzogiorno. L'obiettivo è parlarne in modo diverso, staccarsi dagli stereotipi e dagli slogan per cercare di individuare le cose da fare.

Rispetto ai temi prioritari le parole chiave per il rilancio di questa importante area del Paese sono ormai note: Infrastrutture e servizi pubblici a rete, Mediterraneo, Legalità, Istruzione e Capitale sociale, Questione urbana, Competitività delle imprese, Ambiente e Turismo, Agricoltura di qualità e Sicurezza alimentare.

Parleremo di risorse finanziarie,di impegni del Governo Centrale e delle Amministrazioni Regionali,degli indirizzi e delle opportunita' offerte dalla Unione europea.

Le risorse finanziarie sono una componente fondamentale, necessaria, ma forse non sufficiente. Affinché si creino pienamente le condizioni per uno sviluppo del Mezzogiorno, che tenda a colmare il gap con il Centro-Nord, è necessaria una azione politica di coinvolgimento e partecipazione che spezzi l'autoreferenzialità e l'atteggiamento culturale secondo il quale è solo compito del pubblico creare sviluppo e occupazione.

Questo è un compito politico che il Partito Democratico deve assumersi. Coinvolgendo responsabilmente le sue classi dirigenti locali su una visione condivisa dello sviluppo economico e sociale, per evitare quella sorta di schizofrenia che si genera intorno alle decisioni strategiche per il Mezzogiorno, che spesso alla fine riesce soltanto ad avallare politiche eminentemente distributive.

Allora partiamo sì dalle risorse, ma manteniamo chiaro l'obiettivo finale: sviluppare in maniera equilibrata questa importante area del Paese, il cui ruolo attivo è decisivo per il rilancio dell'Italia nel mercato globale.

D'altro canto, 100 miliardi di euro per il periodo di programmazione 2007-2013 sono un buon punto di partenza, soprattutto se le risorse aggiuntive non devono svolgere un ruolo sostitutivo di quelle ordinarie. Da questo punto di vista l'impegno deve essere quello di allineare la spesa in conto capitale nel Mezzogiorno ai livelli che già il precedente governo di centro-sinistra aveva indicato al 40%. .

Per passare ai temi, la politica infrastrutturale necessita di un quadro strategico definito e vincolante, di compartecipazione dei vari livelli istituzionali e dei grandi enti proprietari o gestori di reti di trasporto. Concentrare gli interventi deve essere un obiettivo comune, così come costruire le condizioni affinchè i tempi di realizzazione degli interventi siano rispettati. Eccessiva frammentazione degli interventi e dilatazione spropositata dei tempi di progettazione e realizzazione sono i problemi su cui concentrare l'attenzione rispetto alle infrastrutture. Compito del Partito Democratico deve essere condividere in maniera chiara le strategie infrastrutturali nel rispetto dei diritti delle popolazioni locali ed evitare il dilagare della sindrome Nimby (Not in my backyard) che troppo spesso blocca la realizzazione di infrastrutture vitali per il Mezzogiorno.

Un altro tema fondamentale per il Mezzogiorno è il Mediterraneo, quale sua area vocazionale di riferimento. Il Mezzogiorno può aspirare ad essere la piattaforma logistica del Mediterraneo mettendo in campo un approccio unitario e coordinato, di "politica estera" ed "europea".

Compito del Partito Democratico deve essere rilanciare il ruolo dell'Italia, e del Mezzogiorno, nel partenariato euro-mediterraneo per cogliere pienamente le opportunità che potranno derivare dai rapporti con la sponda sud.

Una grande opportunità in tal senso risiede nelle potenzialità del settore agroalimentare meridionale, caratterizzato da un patrimonio di qualità e valori straordinario. In questa prospettiva l’agricoltura meridionale può rappresentare una eccezionale leva di sviluppo per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori ed essere allo stesso tempo motore dello sviluppo locale. Per questi motivi l’agricoltura rappresenta uno degli ambiti di azione prioritari attraverso cui riempire di contenuti la nostra visione dello sviluppo delle aree meridionali. Su questo fronte emerge la necessità di un impegno straordinario per accompagnare l’agricoltura del mezzogiorno nell’ambizioso obiettivo di divenire il motore e il momento di qualificazione dell’intera agricoltura mediterranea. Aprirsi al Mediterraneo deve rappresentare l’occasione per un nuovo protagonismo all’interno di una realtà, quella euromediterranea, che si ripropone vivace laboratorio economico e politico e dove il nostro Mezzogiorno può disegnare, anche grazie al contributo del settore agroalimentare, nuove traiettorie di crescita nel contesto della globalizzazione.

Altro tema rilevante è quello della legalità e della sicurezza. Rendere la lotta alla criminalità organizzata una priorità è fondamentale. Accanto alle misure di investigazione e repressione dei fenomeni criminali è necessario costruire una cultura della legalità che inaridisca il terreno proprio nel quale il fenomeno criminale si alimenta. In questo senso è importante non tollerare e reprimere i comportamenti illegali a qualsiasi livello. Ribaltare la cultura, in alcuni casi prevalente, per la quale un reato contro la collettività è meno grave di un reato contro la persona. La stagione degli incendi ed i fenomeni di abusivismo diffusi costituiscono la punta di un iceberg che mina alla base il funzionamento della società civile. Compito del Partito Democratico deve essere fare, con i suoi amministratori locali, tutto ciò che è previsto perché le leggi vengano rispettate (ad es. catasto incendi, piani regolatori, ecc.).

Ma la cultura della legalità si costruisce anche attraverso la scuola e il lavoro con le nuove generazioni. Innalzare il livello medio del rendimento delle istituzioni scolastiche del Sud deve essere una priorità. Alcuni problemi evidenziati da indagini internazionali, come quello del basso livello di competenze matematiche, di lettura e di problem solving degli studenti meridionali, non sono neanche percepiti dai giovani. Compito del Partito Democratico deve essere quello di costruire nel Mezzogiorno un capitale sociale che accresca le competenze e le opportunità, nonchè il livello di partecipazione alla vita politica, sociale ed economica.

Un altro tema di rilievo è costituito dal ruolo delle grandi città quali elementi di traino dello sviluppo. Oggi le grandi città meridionali sono sottoposte ad un carico enorme che crea sacche sempre più grandi di disagio sociale, e non sono supportate da una rete di città medie con elevati livelli di qualità della vita. Compito del Partito Democratico deve essere aumentare il livello di vivibilità dei grandi centri urbani e favorire una diffusione di servizi collettivi efficienti ed accrescere il ruolo internazionale delle aree metropolitane meridionali.

Tutta l'azione sul contesto può consentire di aumentare la competitività del sistema economico meridionale, puntando principalmente, ma non esclusivamente, sui suoi assets principali, rappresentati, da ambiente, agro-alimentare di qualità e turismo. Compito del Partito Democratico, a livello centrale e locale, deve essere favorire l'iniziativa privata nei settori strategici, anche attraverso azioni mirate di fiscalità di vantaggio. (Italia Estera) -




 
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