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17 set 2007CGIE: Melo Cicala commenta la relazione sulla sanità presentata da Nestico a Miami

MIAMI, 17 SET.  (Italia Estera) -  Melo Cicala commenta così la relazione presentata nel corso dei lavori del CGIE a Miami da Pasquale Nestico sulla sanità:
 
Ho  letta la relazione in oggetto e posso solamente  dire che sono stato invaso da seria indifferenza, stupore ed incredulita'. 
Indifferenza perche' la relazione mi sembra sia un ripetersi di constatazioni già detteci e ridetteci ad nauseam; stupore, perche' dopo tutto questo polverone si e' scoperto che gli italiani all'estero
meno abbienti (200 indigenti in Columbia, 8,320 individuati in tutta l’Argentina, altri da individuare, ma suppongo seguendo le stesse percentuali ) non sono di un numero da catastrofe apocalittica, anche se, come dice un vecchio proverbio (cinese?) un piccolo punto nero non e' meno nero di una larga macchia nera, ed il problema esiste e bisogna affrontarlo. Ma ci conforta il fatto che i numeri siano come riportati e non in centinaia di migliaia come ci si avrebbe voluto far credere.
 
Incredulo? Certo. Da una persona di cui ho molto stima, una persona che come me oltre che della cittadinanza italiana gode della cittadinanza statunitense mi sarei aspettata una relazione
che rispecchiasse di piu' la realtà negli States. Nel citare il censimento del 2006 che riporta circa 47 milioni di cittadini statunitensi non assicurati, (di cui, giustamente il relatore precisa che non si conoscono quanti di questi siano italiani), mi sembra di leggere un manifesto elettorale della
senatrice Clinton, piu' che una situazione che concerni i nostri connazionali;  ma non credo che noi siamo ingaggiati in una campagna elettorale per questo o per quel candidato/a degli Stati Uniti, ma sulla situazione che concerne nostri connazionali che risiedono all'estero e, nel nostro caso, precisamente negli "Stati" Uniti".
 
Sottolineo "Stati" perche' ogni Stato dei cinquanta "Uniti" legifera i propri programmi in materia di assistenza sanitaria. E' solo corretto quindi, che un cittadino che fa riferimento allo Stato in cui vive, (e di cui fra l'altro, il relatore e' un colonnello dell'esercito statunitense, cioe' un"public servant") dica le cose come stanno. Il Consigliere Nestico non e' stato, secondo me esaustivo, quindi lo faccio io.
 
Apprendiamo dalla relazione che lo Stato italiano, con il programma della Blue Cross copre il personale delle istituzioni, che i Rappresentanti di società italiane sono coperti dall'Italia, restano.."pertanto scoperti i cittadini italiani lavoratori non coperti dalle ditte per le quali lavorano o lavorano per conto proprio, part-time o ricevono salari bassi e non possono pagare per un'Assicurazione", quest'ultima fra virgolette, una grossolana generalizzazione.
 
Mi spiego: le "ditte" degne di questo attributo, attraggono personale con i "benefit packages" che includono fra l'altro copertura sanitaria; chi lavora per conto proprio, include nelle spese di gestione la copertura sanitaria e nel maggiore dei casi offre agli impiegati un  "group plan" per la loro com-partecipazione, il cui costo fa parte del salario pattuito, quindi sta all'individuo di autogestirsi. Per coloro cheo ricevono salari bassi, o hanno famiglie numerose e sono bisognosi di ulteriori aiuti, ogni Stato ha un dipartimento per l'assistenza con sussidi, etc. Secondo me questa non e' una situazione catastrofica, anche se  in minimi termini, qualche problema esiste; come in tutto ci sono le eccezioni. Tutto questo, naturalmente durante gli anni lavorativi.
 
Per i pensionati e' tutta un'altra cosa. E di questo sono un esperto perche' lo vivo di persona. Io ricevo la pensione del "Social Security", con il servizio Medicare, che paga l'80%, ed il rimanente (20%) coperto da una polizza supplementare a mio carico (per la precisione poco piu' di cento dollari al mese, cioe' il costo di un caffe' o un'acqua minerale al giorno). Vivo tranquillo, consapevole di ricevere un'assistenza "state of the art". Dottori, specialisti, ospedali e cliniche di mia scelta.
Mi domanderete: e chi non puo' affrontare i costi per la polizza supplementare?
Da quel punto di vista stanno meglio di me, perche' se riconosciuti indigenti, il programma MedicAid, paga l'intera differenza, inclusi i farmaci al costo di uno a tre dollari per prescrizione.
 
Questa la realta' dei connazionali  che risiedono negli Stati Uniti, se cittadini od in possesso di regolare permesso di lavoro (la famosa carta verde che verde non e' piu'). Se presenti illegalmente...allora e' un altro paio di maniche!
 
Chiedo scusa a chiunque possa essere offeso da questo mio intervento  a favore del Paese che per mia scelta e' la mia residenza e di cui sono un orgoglioso cittadino.
Melo Cicala/Italia Estera
 
 
QUESTO IL TESTO DELLA RELAZIONE DEL PROF. PASQUALE F. NESTICO:
RELAZIONE:  Gruppo di Lavoro Sanita`
Commissione Continentale per i Paesi Anglofoni Extra -Europei
MIAMI, Fl, USA. 7-9 Settembre, 2007
 
I.  Gruppo di lavoro Sanita`.
A.  Percorso:
Sono ormai 3 anni che il “Gruppo di lavoro Sanita`” e` stato creato durante la Prima Assemblea Plenaria del CGIE. Io, che ho avuto il distinto onore di presiederlo, ringrazio i membri che ne hanno fatto o ne fanno parte (Maria Rosa Arona, Argentina; Gino Bucchino, Canada` - ora parlamentare; Tommaso Conte, Germania; Daniele Costa, Australia; Anna Pompei Rudeberg, Svizzera).
Il Gruppo ha fatto il suo primo intervento durante l’AP del 4-8 Luglio 2005 e sensibilizzato il CGIE del fatto e della realta` che esistono all’estero indigenti nati in Italia senza alcuna copertura sanitaria. 
Il Gruppo di lavoro Sanita` ha presentato il secondo intervento all’AP del 2-6 Ottobre 2006, dopo la lunga sospensione del CGIE dovuta alla sentenza del TAR di Lazio, dando una visione panoramica ma superficiale (ad eccezione degli STATI UNITI dove si e` fatta un esame piu` approfondito) ove gli Italiani risiedono e cio`, siamo certi, e` servito ancor di piu` a sensibilizzare il CGIE e anche il governo su questo specifico ma pur vasto problema. 
Durante il terzo intervento all’AP del 4-7 Dicembre 2006 il Gruppo di lavoro Sanita` ha sottoposto la proposta di realizzare il Primo Rapporto di ricerca del CGIE sulle condizioni sociali e sanitarie degli Italiani all’estero.
Successivamente, e`stato  presentato ed approvato dall’AP un odg con il quale si chiedevano al CGIE i finanziamenti necessari per fare un censimento (mappatura) preliminare, quantificare il numero degli indigenti italiani non assicurati e, pertanto, capire il costo di un eventuale intervento da parte del Governo Italiano. 
Infine, un’altro odg, sempre presentato dal Gruppo di lavoro Sanita` e` stato approvato durante l’AP di Maggio 2007 e con il quale si chiedeva:   “che il Governo informi il CGIE sul metodo che intende usare onde preparare un piano completo paese per paese, integrale ed a lunga scadenza, anche avvalendosi dei Comites e della professionalita` ed esperienza offerte dal Gruppo di lavoro Sanita` del CGIE”.
II. Sanita` - America Latina.
A.    Colombia e Venezuela:
Il nuovo governo eletto nel Maggio 2006, rappresentato  nella persona del Vice Ministro Senatore Franco Danieli come responsabile degli Italiani all’estero, ha iniziato, a titolo sperimentale, una strategia di polizze assicurative per gli italiani meno abbienti in Colombia (con 200 indigenti). E’ poi toccato al Venezuela (con circa 1000 indigenti), dove l’ufficio Consolare di CARACAS ha costituito una “Commissione Medica Consultiva” (composta da 3 medici) e che, in data 12 Marzo, 2007, ha completato un’ analisi esaustiva delle 10 compagnie che hanno inviato le loro proposte, determinato le prime 2 qualificate e concluso con:
Consigli e racccomandazioni della Commissione Medica Consultiva:
1.     Nominare ed abilitare una Commissione Medica, che riferisca al Consolato, per dare continuita` alle valutazioni di assistenza ricevuta, da parte dell’impresa assicurativa, agli assistiti.  Questo con la finalita` sia di valutare la corretta procedura assistenziale  che di dare continuita` al progetto, migliorando i punti deboli e rispettando e garantendo la qualita` del sistema assicurativo prescelto. 
2.     Avere la possibilita` di creare un censimento della popolazione italiana assistita e delle variabili sanitarie.
3.     Considerare la creazione e lo stabilimento di uffici di attenzione all’utente nei centri di maggiore affluenza della collettivita` italiana, da parte della Compagnia di Assicurazione scelta come vincitrice della gara
B.  Argentina:
Dopodicche`, si e` passato in Argentina dove, recentemente, sono state individuate 8,320 persone da aiutare con questo progetto e dove, onde seguire un unico standard di elevata qualita`, e` stata bandita una gara ed il cui bando e` disponibile sul sito dell’Ambasciata di Buenos Aires (www.ambbuenosaires.esteri.it).  In questo contesto necessita essere puntualizzato il convolgimento di rappresentanti della comunita`.  Infatti, alcuni membri di Comites, Consiglieri del CGIE,  Parlamentari italiani per il distretto estero per l’Argentina sono stati consultati e coinvolti singolarmente e sono  tutt’ora partecipi all’attuazione del programma.  In questo caso, verranno adottate complesse procedure  previste dal nuovo codice dei contratti della Publica Amministrazione. Tutto cio` dovrebbe dare garanzie e trasparenza nell’individuazione dell’impresa di servizio medico che vincera` il contratto biennale per l’assistenza sanitaria integrale di questi nostri connazionali dell’America Latina. 
Ovviamente, il Gruppo di lavoro Sanita` si augura che  la concorrenza fra imprese, stimolata dalla gara publica, consentira` di raggiungere un numero piu` elevato della base minima indicata di 8, 230 beneficiari.  Speriamo che a questa gara partecipera` il tanto decantato Ospedale Italiano di Buenos Aires.
CAltri Paesi:
Il Governo sta lavorando, sempre tramite il Vice Ministro Danieli, per poter fare altrettando in altri paesi dell’America Latina.  Si stanno seguendo, da vicino, i negoziati avviati dalle Ambasciate Italiane oltre che in Argentina, anche in Brasile, Uruguay, Messico, e gli altri paesi dell’America Latina.
III. Sanita`:  Paesi non Latini Americani
A.  Altri paesi del mondo:  
E il resto del mondo dove lo lasciamo?  La realta` degli indigenti all’estero non e` stata mai quantificata, piu` conosciuta in America Latina ma non tanto conosciuta in altri Paesi.
In particolare, gli STATI UNITI D’AMERICA dove,  parodossalmente, malgrado la sua stragrande ricchezza e sistema SANITARIO all’avanguardia, esistono milioni di cittadini statunitensi non assicurati (censimento del 2006: circa 47 milioni).  Non si conoscono quanti di questi sono cittadini nati in Italia e indigenti.  Dati esposti, durante la riunione straordinaria a Roma della II Commissione Tematica (sicurezza e tutela sociale) del 6-7 Luglio 2007, dal Cons. Amb. Mario Trampetti capo ufficio I –DGIEPM (MAE), parlano di un paio di centinaia  di persone cosa che e` difficile credere e che io fortemente non condivido. Lo Stato Italiano per gli USA ha stipulato da tanti anni, un’Assicurazione di gruppo con la  Blue Cross che copre : gli addetti dell’Ambasciata, dei Consolati, dell’ICE (Istituto Commercio Estero) (Trade  commissioner), dell’ENIT, degli Istituti di Cultura.
A sua volta, i Rappresentanti di società italiane sono coperti dall’Italia.
Restano, pertanto, scoperti i cittadini italiani lavoratori non coperti dalle ditte per le quali lavorano o lavorano per conto proprio, part- time o ricevono salari bassi e non possono pagare per un’Assicurazione.
Ci sono, poi, Paesi come il Sud e Nord Africa (vedi Zimbawe)  dove la situazione dell’Assistenza Sanitaria desta forte preoccupazione.
Infine, in paesi come Canada`, Australia ed Europa c’e` l’assistenza SANITARIA NAZIONALE ma dove potrebbero esistere problemi, se non di non assicurati ma, di certo, di indigenti mal assicurati. 
 
La domanda che allora ci chiediamo è: tra questi non assicurati o mal assicurati ed a rischio quanti sono gli italiani iscritti all’anagrafe.
Attualmente il numero non è noto.
 
IV.  Nuova Commissione       
AGenerale:
A questo punto, il  Gruppo di lavoro Sanita`,  che e` autonomo perche` votato dall’AP, ma che ha aderito a collaborare nell’ambito della II Commissione, ha formalmente chiesto di creare una nuova Commissione, la VIII Commissione Tematica del CGIE (Tutela Sanitaria).  Il Cdp del CGIE, alla sua ultima riunione,  l’ha approvata e sara` portata alla prossima AP per essere approvata se ci saranno le adesioni necessarie.
Noi ci auguriamo che si raggiunge il numero necessario di 8 Consiglieri che vogliono fare parte di questo storico cambiamento.
Io vedo questa nuova commissione, come ho gia` detto alla mia recente lettera aperta al CGIE, composta non necessariamente solo da medici, lavorare per gli Italiani all’estero a fianco della Commissione Sanita` del Senato e della Camera e, quindi, a fianco del Vice Ministro Danieli.
 
 
 
 
B.  Possibili Proposte:
Creare:
1)     Un piano paese per la Sanita` con criteri uguali per tutti senza discrepanza tenendo conto, pero,` dell’ineguaglianza che esiste fra residenti nei diversi paesi. 
 
2)     Un piano sistematico e capillare per identificare questi indigenti, simultaneamente, prima che le risorse finiscono e, quindi, senza escludere nessuno. Un indigente di Philadelphia, USA soffre come uno di CARACAS, Venezuela.  I numeri di indigenti cambiano ma la poverta` e` poverta` ovunque. Cio` sara` possibile utilizzando, in loco, le risorse di base come le Associazioni, i Comites, i Consiglieri del CGIE, i Parlamentari eletti nella circoscrizione estero e fare loro collaborare, come sta gia` avvenendo in Argentina, con i Consolati e le Ambasciate.  La Circolare No. 6 dell’11 Giugno 2001, in materia di assistenza in favore dei connazionali indigenti all’estero, e` stata modificata, tral l’altro, al punto 2.3- Assistenza Sanitaria e che dice:
La Rappresentanza diplomatico-consolare puo` stipulare polizze assicurative per garantire l’Assistenza Sanitaria ai connazionali indigenti residenti all’estero.  Il pagamento del relativo premio da parte della sede all’estero non e` comunque cumulabile con altri interventi di assistenza quali l’erogazione di sussidi in denaro a copertura di spese mediche o farmaceutiche oppure l’ammissione a strutture sanitarie eventulamente convenzionate  con l’Ufficio Consolare
Limitatemente ai Paesi extra-europei, la Rappresentanza diplomatico – consolare puo`, inoltre,in casi di pericolo di vita e di comprovate difficolta` economiche del connazionale non residente nella circoscrizione, disporre l’antecipazione della copertura delle spese sanitarie di urgenza nei limiti dell’importo complessivo previsto per il sussidio ordinarioQuest’importo e` soggetto al rimborso da parte del beneficiario secondo le procedure riportate nella circolare No. 5 del 14 Giugno 2001”.
 
3)     Un piano di  “quality control” e vedere se in realta` a questi indigenti vengono realmente offerte le coperture espresse nelle polizze assicurative e se i risultati sono equiparati ai non indigenti. Su di questo io ho delle serie perplessita`.
 
4)     Eventualmente, modalita` di assicurazione piu` moderne per assicurare queste persone aumentandone l’efficacia, quindi diminuire i costi e, pertanto, avere la possibilita` di assicurare piu` persone anche quelle meno indigenti.
 
5)     Un piano con il quale, possibilmente, queste persone possono essere emancipate dall’indigenza, non essere eternamente indigenti, (anche dovuto al miglioramento economico di questi paesi) e quindi a carico dello stato italiano. Un sogno questo? Puo` darsi.
 
V.  Conclusione.
Vedete, colleghe e colleghi, questi debbono essere progetti bipartisan dove tutti i gruppi, a prescindere dalle tendenze politiche, debbano incontrarsi e fare sinergia. Pertanto, e’ con questo spirito che auguro al CGIE una missione con un percorso comune non disgiunto dalle nostre amate comunita` all’estero, per cause comuni come e` la tutela della salute dei nostri connazionali all’estero.
Vedete amiche e amici,  la Sanita` e` un fondamentale diritto dell’uomo. 
A nome del Gruppo di lavoro Sanita` vi ringrazia per l’ascolto.
Grazie.
 
Dott. Prof. Pasquale F. Nestico
Membro del CGIE
Presidente “Gruppo di lavoro Sanita`”
Componente della II Commissione Tematica
 
 



 
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