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Il voto degli Italiani all'Estero

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13 dic 2002L’Assemblea Plenaria del CGIE/ I testi degli ordini del giorno votati nel corso

- ROMA - Questi i testi degli ordini del giorno votati nel corso dei lavori

ORDINE DEL GIORNO n. 3

Rinnovo dei Comites

Il CGIE esprime con forza la propria determinazione affinché venga rispettata la scadenza elettorale (giugno 2003) per il rinnovo dei Comites.
Il CGIE ritiene che le votazione per il rinnovo dei Comites debbano avvenire vigente la nuova legge di riforma dei medesimi, secondo il testo proposto dal Consiglio stesso e licenziato nel mese di marzo 2002.
Il CGIE non può condividere le proposte presenti nel testo in discussione al “concerto” dei Ministeri competenti, che non si è limitato ad aggiustamenti di carattere formale e di coordinamento normativo, ma in più punti ha stravolto la sostanza delle esigenze di riforma, eliminando le innovazioni più significative.
Il CGIE rivolge un appello particolarmente insistito ai Presidenti delle Camere, a tutti i Gruppi parlamentari ed al Governo, per quanto di sua competenza, al fine di consentire che l’esame e l’approvazione del disegno di legge di riforma dei Comites avvenga in tempo utile affinché il rinnovo dei medesimi abbia luogo alla scadenza prevista vigente la nuova legge: ciò sarebbe certamente possibile, in presenza di una volontà politica coerente, stanti anche le affermazioni in proposito contenute nella relazione del Governo presentata in apertura dell’Assemblea Plenaria Straordinaria dal Ministro degli Affari Esteri, On. Franco Frattini.
La possibilità di predisporre e concludere un iter accelerato dei lavori parlamentari, ove si voglia, è d’altronde dimostrata dal recente esito dell’approvazione di alcuni provvedimenti legislativi, pur non condivisi, come invece dovrebbe essere il presente secondo le dichiarazioni ricevute da tutti i Gruppi parlamentari.

Pertanto, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero

CHIEDE

un impegno formale del Governo e del Parlamento affinché il rinnovo dei Comites avvenga entro la normale scadenza sulla base della nuova legge, che ricalchi fedelmente la proposta di legge presentata ed approvata dal CGIE, frutto di una larga consultazione con i Comites stessi, nonché le rappresentanze degli italiani all’estero.

Si rigettano quindi tutte le proposte alternative che non rispecchino quelle avanzate dal CGIE.


Roma, 11 dicembre 2002

APPROVATO ALL’UNANIMITA’


ORDINE DEL GIORNO n. 4

Costituzione di un Consolato di I^ categoria a Lima

Il CGIE, avendo constatato :

- che la crisi nelle Ambasciate e Consolati dell’America Latina è ormai giunta in tutti i singoli Paesi dell’area;
- che la Commissione Continentale dell’America Latina in tutte le sue riunioni ha fatto sua la richiesta più volte avanzata dal Consigliere del CGIE del Perù di costituire un Consolato di I categoria per Lima;
- che la III Commissione Tematica del CGIE, nella sua riunione del 10 dicembre scorso ha appoggiato la richiesta sia del Comites che dello stesso Consigliere nello stesso senso;
- che non si può permettere che le pratiche di cittadinanza giacciano nei corridoi dell’Ambasciata di Lima avendo già superato il numero di 5.000, cioè 25.000 persone;
- che gli appuntamenti che si danno per lo stesso motivo sono già più di 20.000 e attualmente si concedono per il 2011;
- che ritiene vergognoso permettere che un’associazione di discendenti di italiani di recente formazione debba pagare lo stipendio dei quattro esperti digitatori che lavoreranno dal 1° gennaio prossimo nell’Ambasciata di Lima per poter continuare a dar corso alle loro pratiche giacenti;
- che tutte le altre pratiche consolari hanno sentito questa crisi arrivando al punto che per un semplice rinnovo di passaporto si danno appuntamenti a tre mesi,

In coerenza con quanto espresso dal nuovo Ministro degli Affari Esteri nel suo intervento in apertura dei nostri lavori, “i nostri uffici consolari costituiscono il vero e proprio front office dell’immagine e dell’esperienza che qualsiasi visitatore fa dell’Italia”

CHIEDE

al Ministero degli Affari Esteri e al Ministro per gli Italiani nel Mondo di adoperarsi finalmente a superare qualsiasi ostacolo per costituire un Consolato di I categoria per Lima, provvedendo immediatamente, in attesa che questo avvenga, a risolvere la situazione vergognosa e insostenibile dell’Ambasciata di Lima, mettendola in condizione di poter lavorare senza l’appoggio economico degli utenti e possa dare servizio a tutti gli Italiani ivi residenti.


Roma, 12 dicembre 2002

APPROVATO ALL’UNANIMITA’




ORDINE DEL GIORNO n. 5

Situazione dei lavoratori italiani nella Repubblica di San Marino

Cinquemila lavoratrici e lavoratori italiani prestano quotidianamente la loro opera nella Repubblica di San Marino: essi sono attualmente oggetto di una palese discriminazione, in quanto possono essere assunti soltanto a tempo determinato, per uno o al massimo due anni, sia pur rinnovabili, in base alla loro nazionalità italiana.

Inoltre, a partire dal prossimo primo gennaio, i lavoratori frontalieri italiani nella RSM potranno essere sottoposti ad una doppia imposizione fiscale nei due Paesi, qualora nelle legge finanziaria in discussione al Parlamento italiano non venga inserita una proroga dell’ attuale trattamento fiscale.

Infatti, la Convenzione in materia fiscale tra Italia e RSM firmata il 21 marzo 2002 e l’Accordo di cooperazione ed unione doganale tra UE e RSM entrato in vigore il 2 aprile 2002 non hanno esplicitamente preso in considerazione le problematiche inerenti i lavoratori frontalieri.

Tuttavia, quanto contenuto nel Protocollo aggiuntivo alla Convenzione medesima, in applicazione dell’art. 15, ove si prevede una forma di abbattimento di una quota di reddito da lavoro dipendente, da non sottoporre ad imposizione fiscale, potrebbe essere oggetto di recepimento in una legge ordinaria da emanare da parte del Parlamento italiano.

Per queste ragioni, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero

RITIENE

che sia indispensabile la proroga dell’attuale trattamento fiscale, purchè la stessa sia legata all’emanazione entro il 2003 di una legge ordinaria applicativa dell’art. 15 della Convenzione, per evitare la doppia imposizione fiscale.

Al tempo stesso, occorre comprendere nella Convenzione la tutela dei diritti del lavoro, contrattuali, previdenziali ed assistenziali dei lavoratori frontalieri italiani nella Repubblica di San Marino.

Va inoltre reso esplicito il principio di trasparenza amministrativa tra i due Paesi, attraverso l’automaticità dello scambio di informazioni tra i rispettivi Istituti, ai diversi livelli, in materia di previdenza, sanità, assistenza, fisco e mercato del lavoro, tenendo in considerazione le normative europee in tema di eliminazione di qualsiasi tipo di discriminazione nei confronti dei lavoratori frontalieri, a partire dalle tipologie dei rapporti di lavoro.

Roma, 12 dicembre 2002
APPROVATO ALL’UNANIMITA’



ORDINE DEL GIORNO n. 6


Questione RAI International - Canada


Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, riunito in Roma l’11-12 e 13 dicembre

RILEVATO

- che dopo gli ultimi sviluppi della questione di RAI International in Canada, che è l’unico Paese al mondo dove i programmi non sono trasmessi direttamente e per 24 ore al giorno, il problema si sta avviando ad una concreta ed effettiva soluzione;

- che anche a seguito dell’approvazione della Legge sul voto si rende ancora più urgente la soluzione del problema RAI International - Canada anche per poter garantire alle Comunità Italiane in Canada una corretta informazione;

- che in considerazione di tanto, la soluzione del problema Rai International - Canada non è solo interesse di RAI International e della Comunità italiana in Canada, ma anche di tutte le forze politiche che devono preoccuparsi di garantire che il servizio pubblico televisivo sia accessibile a tutti i cittadini italiani senza alcuna esclusione

AUSPICA

- che le forze politiche presenti in Parlamento si facciano carico di tutte le iniziative atte a garantire e favorire la soluzione del problema RAI International - Canada

INVITA

Il CdP a trasmettere il presente Ordine del Giorno e quelli precedentemente adottati sulla stessa problematica ai Gruppi parlamentari presenti in Parlamento.


Roma, 13 dicembre 2002

APPROVATO ALL’UNANIMITA’


ORDINE DEL GIORNO n. 7

Sospensione collegamenti ALITALIA tra Montreal e l’Italia



Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, riunito in Roma l’11-12 e 13 dicembre

RILEVATO

- che da qualche tempo l’Alitalia ha sospeso i collegamenti tra Montreal e l’Italia;

- che tale situazione comporta enormi disagi ai nostri connazionali ivi residenti;

- che le motivazioni adottate dall’Alitalia sono fondamentalmente due e cioè i rapporti con Air Canada, società collega per i voli tra il Canada e l’Italia, nonché problemi di redditività;

- che una limitazione ai voli da Montreal verso l’Italia al solo periodo estivo consentirebbe di superare le motivazioni addotte dall’Alitalia perché si potrebbero adoperare solo vettori Alitalia con voli sempre pieni per cui la redditività sarebbe assicurata

AUSPICA

che l’Alitalia possa rivedere le proprie posizioni prendendo in considerazione le motivazioni di cui
innanzi

INVITA

Il CdP a trasmettere il presente Ordine del Giorno ai Ministri funzionalmente competenti e alla dirigenza dell’Alitalia.


Roma, 13 dicembre 2002

APPROVATO ALL’UNANIMITA’





ORDINE DEL GIORNO n. 8


Insegnanti di lingua italiana in USA



Considerato l’importante e continuo incremento della richiesta di apprendimento della lingua italiana negli Stati Uniti d’America ed in particolare negli Stati di New York, New Jersey e Connecticut,

Vista la carenza numerica di insegnanti di italiano

SI AUSPICA

che lo Stato Italiano metta in atto accordi specifici con alcuni Stati degli Stati Uniti d’America e in particolare con i tre Stati menzionati, allo scopo che:

1) sia riconosciuta la validità della Laurea in lingua e letteratura italiana conseguita in Italia per abilitare all’insegnamento della lingua italiana nei singoli Stati;

2) sia concesso ai laureati in lingua e letteratura italiana in Italia disposti a recarsi negli Stati Uniti per svolgere la loro professione di insegnanti un visto di soggiorno adeguato.



Roma, 13 dicembre 2002

APPROVATO A MAGGIORANZA, CON UN VOTO CONTRARIO







 
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