Il presidente romeno Traian Basescu condanna gli attacchi contro i connazionali in Italia e critica il 'decreto espulsioni'. Il primo ministro Tariceanu verrà a Roma nei prossini giorni - Amato: Le cose che chiede Fini sono già nel decreto
ROMA, 5 NOV. (Italia Estera) - In un colloquio telefonico svoltosi in queste ore tra il presidente del Consiglio Romano Prodi e il primo ministro romeno, dopo le polemiche dei giorni scorsi seguite alla morte di Giovanna Reggiani e all'aggressione ai danni di tre immigrati romeni a Roma si é stabilito che il premier romeno Calin Popescu Tariceanu verrà nei prossimi giorni a Roma per mettere a punto strategie comuni bilaterali e per dare un segnale politico di collaborazione.
Intanto il presidente romeno Traian Basescu condanna gli attacchi contro i propri connazionali in Italia e critica senza mezzi termini il 'decreto espulsioni' approvato venerdì dal governo italiano: "Misure improvvisate che generano paura e risvegliano l'odio possono essere inique e possono causare altri effetti rispetto a quelli sperati", le ha definite Basescu. "In qualità di capo dello Stato romeno - ha aggiunto - condanno ogni violazione della legge commessa da un cittadino romeno in Romania così come all'estero. Ma condanno (anche) ogni atto di violenza diretto contro cittadini romeni così come ogni discorso che inciti la gente a non rispettare i diritti civili dei romeni senza riguardo a dove si trovino nell'Unione europea".
A proposito di Fini il ministro dell'Interno Giuliano Amato, attraverso il suo portavoce, Fabrizio Forquet fa sapere che "È positiva la disponibilità del leader di AN al dialogo, ma va detto che le cose che chiede sono già nel decreto". E aggiunge: "Fini chiede che le espulsioni siano effettive e coatte e questo è esattamente quanto il decreto prevede, indicando all'articolo uno, comma uno, lettera e, che l'espulsione è immediatamente eseguita dal questore. Chi ha visto le foto delle prime espulsioni da Malpensa del resto non può avere dubbi". (Italia Estera) -