di Alfonso Maffettone
NAPOLI, 19 GEN, (Italia Estera) - Un ciclone così devastante non si era mai abbattuto sul nostro Paese negli ultimi anni: un Ministro della Giustizia indagato e in conflitto con i suoi inquisitori, una gloriosa università – La Sapienza di Roma – che non concede la libertà di parola al Papa, i rifiuti che sommergono la Campania.
Sono segnali di un malessere profondo che bisogna curare con la volontà ed il concorso di tutti, politici e società civile. Ma finora l’unica risposta sembra la solita inerzia. Il presidente del Consiglio Romano Prodi dà l’impressione di tenere più alla conservazione della poltrona che alla soluzione dei problemi. I politici litigano sulla legge elettorale da adottare. E intanto la gente in Italia è esasperata, sfiduciata: le tasse sono alte, i salari sono bassi, le famiglie non sanno come arrivare alla fine del mese.
Lo scandalo giudiziario, che ha coinvolto il Ministro della Giustizia dimissionario Clemente Mastella, la sua famiglia ed i vertici del suo partito l’Udeur, è rivelatore delle falle che si sono aperte nel sistema non solo in Campania ma in tutta Italia.
Lo dimostrano gli applausi del Parlamento. Mastella, nel rassegnare le dimissioni in aula dopo aver appreso di essere indagato lui, la sua famiglia e i vertici del suo partito – UDEUR- ha attaccato parte della magistratura inquirente ed è sceso ad infierire a livello personale contro il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Mariano Maffei, il giudice che ha accusato l’ex Ministro e i suoi congiunti di aver creato in Campania un sistema di potere pervaso da una congerie di illeciti.
Una vera e propria caduta di stile, quella di Mastella, che avrebbe meritato la deplorazione dell’intero Parlamento. Ma dall’aula di Montecitorio si sono levati applausi, solo applausi, accompagnati dalle dichiarazioni di solidarietà del Premier!. Nessun deputato di centro destra o di centro sinistra ha replicato che il primo dovere di chi è eletto è quello di anteporre gli interessi dello Stato alla famiglia, altrimenti sarebbe meglio restare a casa con la moglie ad accudire i figli. Ha prevalso la logica della casta e quella dei voti per la sopravvivenza del governo.
La magistratura, a sua volta, ha dato l’impressione di muoversi male in questi anni. I suoi tempi sono quasi sempre biblici e sono veloci solo in determinati casi dando adito al sospetto di politicizzazione sostenuto dall’opposizione di centro destra . Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio a tempo di record con l’accusa di corruzione per aver raccomandato telefonicamente cinque attricette alla Rai.
A Roma c’è stata una delle più grandi vergogne del nostro secolo. Una ristretta schiera di docenti e di studenti ha costretto il Papa a rinunciare al suo discorso all’Università, La Sapienza. Benedetto XVI, che è anche vescovo di Roma, non è potuto andare all’università della sua diocesi perché un centinaio di studenti spalleggiati da una sessantina di professori ha stabilito che la sua parola sarebbe stata un attentato alla laicità!. Una presa di posizione inconcepibile. Il Papa, dall’alto della sua cultura e della sua intellettualità, avrebbe insegnato molto a tutti, soprattutto agli allievi ignoranti che, dopo la laurea non si sa come avuta, scrivono strafalcioni nei concorsi di ammissione alle professioni come si è verificato più volte.
In Campania si vive il dramma dell’ emergenza spazzatura. Tonnellate di rifiuti coprono le strade a causa di 15 anni di dissennata politica di centrosinistra. I campani pagano una imposta sulla spazzatura che è fra le più alte in Italia ma la Regione e gran parte dei comuni non spendono i soldi per la nettezza urbana. Da 14 anni esiste un commissariato straordinario per i rifiuti, ora militarizzato, per l’emergenza ma sia la Regione che Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli, la città più colpita dalla catastrofe ambientale, non hanno cooperato con politiche per la realizzazione di un ciclo integrato di smaltimento dell’immondizia. Russo Iervolino si difende e dice di non aver fatto nulla, di avere le mani pulite. E’ un autoaccusa. Il sindaco di Salerno, De Luca ha fatto quanto era nelle sue possibilità ed ha fatto bene: la città è pulita e anche le sue mani sono pulite.
Alfonso Maffettone/Italia Estera