CARACAS, 7 FEB (Italia Estera) - Nel quadro delle iniziative prese dalla Farnesina al fine dell'accertamento di quanto accaduto all'aereo della compagnia venezuelana "Transaven", scomparso il 4 gennaio scorso nell'arcipelago di Los Roques, a bordo del quale si trovavano 8 nostri connazionali, è giunta a Caracas, una missione guidata dall'Unità di Crisi e composta da esperti della Marina Militare, dell'Aeronautica Militare e della Protezione Civile.
La delegazione assistita dalla nostra Ambasciata a Caracas, che ha seguito tutte le fasi delle attività di ricerca in costante contatto con le autorità venezuelane e con i familiari, avrà incontri con il Capo della Protezione Civile venezuelana, Gen. Antonio Rivero, con il Procuratore incaricato dell'inchiesta José Morales, con il Presidente dell'INAC (ente venezuelano per l'aviazione civile), con esponenti del SAR (servizio di assistenza e soccorso) e della Guardia Costiera, e della Junta de Investigaciones de Accidentes de Avion (ente omologo dell'italiana Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo).
Scopo della missione è quello di acquisire chiarimenti, nonché ogni possibile elemento ai quesiti posti dai familiari delle vittime su alcuni aspetti della relazione presentata dalla Protezione Civile venezuelana il 21 gennaio scorso, nella quale vengono escluse ipotesi diverse da quella dell'incidente aereo. Mentre proseguono le ricerche di profondità, nell'area identificata come quella dell'ammaraggio, sulla base di una simulazione condotta dalle Autorità venezuelane, l'Unità di Crisi della Farnesina si mantiene in contatto con i familiari dei nostri connazionali, ai quali verranno illustrati gli esiti della missione nel corso di una riunione che si terrà presso il ministero degli Affari Esteri
Il responsabile della Protezione civile venezuelana, Antonio Rivero ha dichiarato nei giorni scorsi che le ricerche per localizzare il relitto del bimotore della compagnia venezuelana Transaven scomparso il 4 gennaio scorso quando si avvicinava all'arcipelago di Los Roques con 14 persone a bordo (otto italiani) "possono durare mesi". Rivero ha anche dichiarato al quotidiano venezuelano El Universal che il governo non ha preso in esame la possibilità di sospendere l'attività dei mezzi navali impegnati da un mese, sostenendo anzi che "le ricerche del velivolo scomparso vicino a Los Roques continueranno, e potrebbero durare - appunto - mesi".
In attesa di localizzare i resti dell'aereo, e quindi gli eventuali cadaveri dei passeggeri, Rivero ritiene che non si possano trarre conclusioni definitive, anche se l'ipotesi più probabile è la morte del pilota e delle altre 12 persone di cui non si hanno notizie. Il 12 gennaio, invece, è stato trovato al largo della costa dello Stato di Falcon il cadavere del co-pilota, Osmel Avila Adicora, che secondo l'autopsia è morto per un urto violento, come potrebbe essere stato quello del velivolo con la superficie del mare. Al momento attuale, ha infine detto Rivero, la società Incostas sta realizzando ricerche con sonar ad una profondità di un centinaio di metri, per scendere poi fino a 1.000. Se questi tentativi fossero infruttuosi, non è escluso che si decida di contattare l'azienda trentina Impresub Diving & Marine Contractor, il cui intervento costa circa dieci milioni di dollari. (Italia Estera) -