McCain col suo trionfo fra i repubblicani ha la nomination in tasca
NEW YORK, 20 FEB, (Italia Estera) – Inarrestabile Barack Obama (nella foto) che guadagna voti fra le donne e i sindacati, roccaforti della forza elettorale di Hillary Clinton. Il senatore nero dell’Illinois ha ottenuto un’altra ciclonica vittoria, la decima consecutiva, battendo la senatrice di New York nel Wisconsin con il 58% contro il 41%. Obama ha vinto anche nel caucus nel suo stato natale dell’Hawaii con il 70% dei voti.
In posizione di superiorità per la nomination democratica, il senatore è diventato obiettivo del tiro incrociato di Clinton e del front runner repubblicano John McCain trionfatore oggi nelle primarie negli stati di Wisconsin con il 55% contro il 37% del rivale Mike Huckabee e di Washington con il 49% contro il 21%.
Sia l’ex first lady sia l’eroe del Vietnam hanno messo in guardia gli americani contro il canto della sirena nera per un cambiamento politico negli Stati Uniti. “Eloquente ma vuoto”, ha detto McCain. La Clinton ha sparato grosso sull’ inesperienza dell’avversario Obama: ”Questa è la scelta di fronte alla quale ci troviamo, uno di noi è pronto ad essere il Comandante in Capo in un mondo pericoloso. Uno ha già dato prova di sapere fronteggiare la forte opposizione repubblicana ed è pronto a farlo di nuovo”, ha detto la Clinton in Ohio proponendosi come la candidata più qualificata alla nomination democratica.
La senatrice, che si è congratulata con Obama al contrario di quanto fece la scorsa settimana, si gioca le sue carte nelle primarie del 4 marzo che hanno in palio 444 delegati negli stati di Ohio, Texas, Rhode Island e Vermont. Ha già inasprito il tono ed il contenuto dei suoi attacchi nel disperato tentativo di arginare la fuga dei voti delle donne e dei bianchi a basso reddito come è accaduto nel Wisconsin dove gli afroamericani erano solo l’8% dell’elettorato.
L’ex first lady punta la sua rimonta sul consenso degli ispanici fra i quali conta di essere molto popolare in Ohio e Texas, gli stati ricchi rispettivamente di 161 e 228 delegati.
“Basta parole occorrono fatti”, ha detto la Clinton riferendosi alla proposta di Obama per una assicurazione medica che all’inizio non deve coprire tutti gli americani. ''La scelta di un presidente non deve essere limitata alle parole, ma occorre il lavoro, un duro lavoro, per rimettere in marcia l'America'', ha detto .
Al contrario nel suo discorso di vittoria, insolitamente ricco di dettagli (una risposta indiretta alle accuse dei due rivali), Obama ha detto ad una folla di 20.000 persone a Houston (Texas) che gli elettori credono in lui. ''La scommessa sta pagando: il messaggio è stato accolto. Ma il cambiamento che noi cerchiamo è ancora lontano mesi e miglia. La brava gente del Texas mi deve aiutare a farlo”, ha affermato il senatore dell’Illinois sottolineando quanto siano cruciali per lui le primarie del 4 marzo.
Fra i repubblicani il senatore John McCain ha vinto con ampio margine anche le primarie dello Stato di Washington, che hanno un meccanismo complesso, perchè sono divise in due parti ed egli si era già imposto il 9 febbraio nella prima parte. L’eroe del Vietnam, che ha incassato il pacchetto dei delegati dell’ex governatore del Massachusetts, Mitt Romney ritiratosi dalle presidenziali e l’appoggio di Bush padre, continua a non avere il sostegno dei conservatori puri che non lo considerano uno di loro. Il suo rivale Huckabee, nonostante le pressioni del partito per un suo ritiro, continua, invece, ad essere votato dei cristiani evangelici.
“Attenzione ai vuoti discorsi di cambiamento che promettono di essere non più di una vacanza dalla storia” ha detto McCain nel celebrare la vittoria nel Wisconsin in un discorso in Columbus (Ohio). “Attenzione ancora ai rischi di una confusa leadership e di un inesperto candidato”, ha affermato McCain senza pronunciare il nome di Obama e senza aggiungere giudizi sulla rivale Hillary Clinton.(A.M./Italia Estera)