ROMA, 3 APR, (Italia Estera) – Oggi a Pesaro ieri a Bologna. Il direttore del Foglio Giuliano Ferrara è al centro di proteste e manifestazioni per la sua campagna elettorale di candidato premier della lista da lui costituita “Aborto?, no grazie”. Il giornalista si batte in difesa della vita e per una moratoria sull’aborto. A Pesaro giovani sono stati allontanati dalla polizia mentre tentavano di srotolare uno striscione con scritte abortiste in una sala cinematografica dove parlava Ferrara. Ieri a Bologna c’è stata una violenta contestazione. “Erano piuttosto aggressivi. Io sono uno che sopporta molto bene i fischi. Ma siccome erano così cattivi e violenti, mi è sembrato che per una volta dovessi dimenticarmi di porgere l'altra guancia alla fine del comizio e trattarli come meritavano” ha detto Giuliano Ferrara nel commentare al giornale on line Affariotaliani.it l’aggressione a piazza Maggiore a Bologna. Un migliaio di persone lo ha bersagliato con lanci di monetine, pomodori, uova e perfino fette di mortadella. Fra fischi ed urla si sono avuti momenti di grande tensione per un tentativo di assalto al palco dove era Ferrarra.
Il Foglio riporta oggi che fin dalla serata di ieri sono arrivate parole di solidarietà nei confronti di Ferrara da tutti gli schieramenti politici, con qualche isolata eccezione. Di seguito elenchiamo gli interventi pubblcati da Il Foglio.
Fausto Bertinotti, candidato premier della Sinistra l’arcobaleno, ha detto che “ la contestazione a Giuliano Ferrara, a cui rivolgo tutta la mia solidarietà umana e politica per una aggressione, pur stando sul versante esattamente opposto, è del tutto ingiustificabile e va censurata”, ma Manuela Palermi, candidata nello stesso partito del presidente della Camera ha espresso la sua solidarietà alle femministe e ai centri sociali presenti ieri in piazza Maggiore: “Hanno fatto bene. Dovrebbero farlo in tutte le piazze d'Italia”.
Dal centrodestra tra gli altri, la voce di Angelino Alfano, coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia: “La piazza, che dovrebbe essere sempre luogo di incontri e di scambi, è stata palcoscenico scellerato di una volgare rappresentazione di inciviltà. Se è vero che gli uomini rappresentano, sulle proprie gambe, la grandezza delle proprie idee, chi ha offeso Ferrara è rappresentativo di un nulla violento e ingiustificabile”.
In mattinata il direttore del Foglio ha ricevuto telefonate di Walter Veltroni, Francesco Rutelli e Goffredo Bettini del Partito democratico. Parlando a Radio 2, il candidato premier dell'Udc Pierferdinando Casini ha detto: "Amo Ferrara e gli sono solidale".
Il quotidiano Europa ha scritto: “Giovani fascisti rossi, femministe invecchiate male, circoli antagonisti solo dell'intelligenza, qualche patetico socialista. Una compagnia di scampati segue dovunque Giuliano Ferrara e ieri l’ha aggredito a Bologna. La moratoria dei deficienti, quella sì è un'utopia”. Anche Roberto Formigoni ha parlato dei fatti di Bologna: "Esprimo la mia solidarietà Giuliano Ferrara, un amico, a cui mi lega una profonda condivisione delle motivazioni che lo hanno spinto a presentare la proposta di moratoria dell'aborto. Chi usa la violenza per affermare le sue ragioni non riuscirà ad offuscare la bellezza e la forza di chi sta dalla parte della donna, del bambino e della bambina che hanno diritto di vivere, diritto di non rimanere sole, diritto di essere accompagnate a scoprire quello che il mondo - questo pazzo mondo - è in grado di offrire loro".
Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, giudica "sbagliato" contestare in modo violento, ma aggiunge: l'unico modo per rispondere alle provocazioni di Giuliano Ferrara sia quello di ignorarlo. Lo si lasci la' a parlare al muro, forse è meglio".
L'esponente della Sinistra Arcobaleno Achille Occhetto parlando dalla Bolognina definisce "insopportabile" la violenza delle parole usate da Giuliano Ferrara e propone di calcolare le ore in cui il direttore del 'Foglio' ha parlato in tv per "restituirle alle donne e alle associazioni che sono mute".
Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha scritto a Ferrara: Le contestazioni di cui lei è stato oggetto mi offendono quindi doppiamente: come uomo di governo, che ha sempre il dovere di guardare a questi fenomeni con occhio vigile e attento per evitare derive violente nella società, e come cittadino bolognese. Nell'esprimerle quindi la mia solidarietà e il mio rammarico per quanto è successo, voglio ribadire la mia convinzione (e la mia speranza) che quello di cui lei è stato vittima costituisca un fenomeno isolato e circoscritto che nulla ha a che fare con la libera dialettica politica democratica cui il Paese ha diritto di assistere".
(A.M./Italia Estera)