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08 apr 2008OLIMPIADI: Sette arresti per la torcia a San Francisco dopo gli incidenti di Londra e Parigi

di Alfonso Maffettone
ROMA, 8 APR, (Italia Estera) – Sette persone sono state arrestate a San Francisco per la torcia olimpica giunta a bordo dell’aereo “Pechino 2008” dall’ Europa dove è stata al centro di violenti contestazioni in favore dell’indipendenza del Tibet , le ultime ieri a Parigi dove la fiamma è stata spenta per ben tre volte.
Acrobatici manifestanti  anticinesi,  eludendo la sorveglianza della polizia americana, si sono arrampicati lungo i supporti di acciaio del Golden Gate Bridge e hanno installato sui punti più alti scritte a caratteri giganteschi : “One World, One Dream,” (Un mondo e un sogno) e“Free Tibet 08.” (Tibet libero 08).
La fiaccola ha avuto un’ accoglienza ostile nell’ unica tappa Usa sul percorso di 137 mila km per Pechino, sede dall’8 agosto dei Giochi Olimpici. Stasera (ora di San Francisco) ci sarà una fiaccolata con la partecipazione dell’attore  Richard Gere  (amico del Dalai Lama) e l’arcivescovo Desmond Tutu, premio Nobel per la Pace e tutto lascia presagire che, sulle orme degli incidenti accaduti a Londra e a Parigi,   la staffetta della torcia olimpica domani sarà disturbata nelle strade della città californiana da proteste contro la Cina per l’ oppressione in Tibet e l’appoggio al Sudan accusato del genocidio in Darfur.

 Ottanta tedofori si dovrebbero dare il cambio  fino  all’aereo “Pechino 2008” che partirà giovedì  alla volta di Buenos Aires. Venerdì, salvo sorprese, la fiaccola sarà nella capitale argentina sotto la protezione di almeno 1.200 poliziotti. Fra i tedofori, i più famosi saranno Diego Armando Maradona e  l’ex campionessa di tennis Gabriela Sabatini.
 
Più che  unire come sempre ha fatto lo sport, questa volta la fiaccola olimpica sembra destinata a dividere. La candidata alla nomination democratica per l’elezione alla presidenza degli Usa Hillary Clinton ha rivolto un appello a Bush affinché diserti la cerimonia di apertura delle Olimpiadi se Pechino non dovesse cambiare politica sui diritti umani.
Il Capo dell’Esecutivo questa sera ha fatto sapere di non escludere una sua assenza alla cerimonia di apertura dei Giochi mentre  il presidente francese Nicolas Sarkozy  ha posto come condizione per la sua presenza la ripresa del dialogo fra il Dalai Lama e la Cina. “ Faremo tutto il possibile perchè ciò avvenga il prima possibile. Alle Olimpiadi mancano solo pochi mesi, non c'è più tempo da perdere" ha affermato il Presidente della Repubblica francese.
Il Comitato olimpico internazionale si trova in grandi difficoltà. I responsabili del Cio non sanno  se decidere o meno l’annullamento del percorso mondiale della fiaccola olimpica nella riunione che si svolgerà domani a Pechino. Il presidente Jacques Rogge è molto preoccupato dopo i fatti di Londra e Parigi (VEDI FOTO) ma è tentennante. In un primo momento sembrava orientato allo stop, poi  ha fatto sapere in un’intervista al Wall Street Journal che non cancellerà nessuna delle tappe previste. "Mi rattrista molto il fatto che un simbolo che dovrebbe unire le persone sia attaccato in questo modo. Rispettiamo la libertà di stampa e di espressione, ma ci aspettiamo che si tenga un comportamento non violento" ha affermato il presidente del Cio.
I mezzi d’informazione cinesi hanno accusato la polizia francese di non aver fatto abbastanza a Parigi  per proteggere la fiaccola che è stata spenta per ben tre volte.  Il giornale del Partito Comunista, il Quotidiano del Popolo ha sparato a zero sostenendo che in Occidente si parteggia per la “cricca separatista del Dalai Lama”  strumentalizzando un evento sportivo che non deve essere politicizzato.
Alfonso Maffettone / Italia Estera



 
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