22 apr 2008 | Il ministro della Difesa Parisi in visita in Afghanistan alle truppe al termine del suo mandato |
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Servizio di Beppe Nisa
ROMA, 22 APR (Italia Estera) - Visita a sorpresa in Afghanistan del ministro della Difesa, Arturo Parisi, in visita ai militari italiani, accompagnato dall'ambasciatore italiano a Kabul, Ettore Sequi, dal capo di Stato maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini e dal comandante del Coi, il Comando operativo interforze, Giuseppe Salotto. Parisi ha voluto salutare i contingenti nazionali schierati in Afghanistan, al termine del suo mandato di ministro.
Parisi è giunto ad Herat, nell'ovest del Paese, dove gli italiani hanno il comando del settore occidentale della missione della Nato Isaf. Poi si è trasferito a Kabul, dove i militari italiani gestiscono la regione della capitale di Isaf. Prima tappa della trasferta del ministro della Difesa in Afghanistan è stata la città di Herat, dove gli italiani - oltre ad avere la responsabilità del Regional command west di Isaf - gestiscono un team di ricostruzione provinciale (Prt). Il ministro, dopo essere stato aggiornato sulla situazione, ha incontrato i militari, che ha ringraziato per il loro operato. Da Herat Parisi si è trasferito nella turbolenta provincia di Farah, anch'essa nel settore occidentale a guida italiana, e poi si è recato a bordo di un C-130 a Kabul. Giunto in aeroporto, è salito su un elicottero che lo ha trasportato a Camp Invicta, il quartier generale italiano. La visita in Afghanistan del ministro della Difesa si è conclusa in serata, quando Parisi é ripartito da Kabul alla volta degli Emirati arabi uniti.
Il ministro della Difesa, Arturo Parisi, parlando ai militari italiani durante la sua visita ad Herat, in Afghanistan ha detto: "E' vostro diritto sentire alle vostre spalle un Paese che, pur nelle legittime differenze di opinione, è unito sulle cose essenziali ed è dovere degli esponenti politici costruire ogni giorno questa unità. La vostra missione, così come tutte le missioni militari, rappresenta infatti nel mondo l'Italia, non questa o quella parte, ma l'Italia intera". Il ministro ha detto ai militari schierati nella base di Camp Arena di essere in Afghanistan per "rinnovare il ringraziamento e la riconoscenza del Paese e del Governo". E ha reso omaggio al sacrificio di quelli che "ci hanno lasciato in questi anni mentre adempivano il loro dovere, sotto questo cielo lontano, senza avere la possibilità di riabbracciare i loro cari".
Un incontro imprevisto tra il ministro della Difesa, Arturo Parisi, e il responsabile della diplomazia dell'Unione europea, Javier Solana, si è svolto a Kabul, dove entrambi sono transitati: Parisi per una visita al contingente italiano della missione Isaf al termine del suo mandato, Solana per una serie di incontri in preparazione della conferenza internazionale sull'aiuto all'Afghanistan. Il ministro e il rappresentante Ue "si sono salutati cordialmente ed hanno parlato per alcuni minuti in aeroporto".
In concomitanza con l’arrivo di Parisi in Afghanistan l’Aeronautica militare italiana ha impegnato per la prima volta la sua prima donna pilota in un ‘teatro operativo’ : Si chiama Emma Palombi. Il battesimo del fuoco - si fa per dire, perché la missione si è svolta senza problemi - è avvenuto ieri. Decollata a bordo di un C130J dall'aeroporto di Abu Dhabi, negli Emirati arabi uniti, è atterrata alcune ore dopo ad Herat, nell'Afghanistan occidentale, dove l'Italia schiera parte delle sue truppe. La tenente Palombi è co-pilota di un equipaggio del 50/o Gruppo della 46/a Brigata aerea di Pisa. Temporaneamente è stata assegnata alla Task force Air di Al Bateen, ad Abu Dhabi, che si occupa soprattutto dei collegamenti da e per l'Afghanistan. "Determinata e molto motivata, la tenente Palombi - sottolineano all'Aeronautica - ha svolto il suo ruolo a bordo con professionalità, consapevole delle responsabilità relative alla sua prima delicata missione di volo".
Beppe Nisa/Italia Estera
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