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30 apr 2008FORZE ARMATE, Missioni di pace: convegno su radon e uranio impoverito

PAESTUM (SALERNO), 30 APR, (Italia Estera) – “Il rischio da contaminazione radioattiva: i casi radon e uranio impoverito”: è stato il titolo di un convegno di due giorni indetto dall’AIRM(Associazione italiana di radioprotezione medica) e dall’AIRP (Associazione italiana di radioprotezione) a Paestum presso l’Hotel Ariston.
Quelli del radon e dell’ uranio impoverito sono due tra i temi che ricorrono frequentemente all’attenzione dei media perché costituiscono una minaccia ai contingenti italiani nelle missioni di pace nel mondo. AIRM e AIRP hanno organizzato questo incontro in Terra Campana con l’obiettivo di fornire gli elementi conoscitivi a quanti per motivi istituzionali, sociali o anche personali hanno interesse ad acquisire l’informazione necessaria per comprendere l’entità del rischio da contaminazione interna di alfa emettitori in scenari sia molto comuni alla realtà di tutti i giorni, come nel caso di esposizione di radon, che particolari, come quelli dovuti all’inalazione di uranio impoverito, contaminazione che è chiamata in causa come possibile agente di patologie neoplastiche.
 L’ammiraglio Vincenzo Martines, direttore generale della sanità militare, ha spiegato che  “ la sanità militare è molto attenta alle operazioni di pace che svolgiamo nel mondo”.
“  Infatti un pericolo importante – ha detto - sono proprio gli inquinanti ambientali, come il radon questo gas figlio dell’uranio. Prima erano le malattie ora la nuova sfida è quella  della prevenzione e dell’informazione. Facciamo pertanto controlli periodici su urine e sangue ai nostri miliari oltre ad altri test, proprio volti alla prevenzione, cosa molto importante”.
Il dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, il professore Martino Grandolfo, massimo esperto nazionale sul tema ha detto che : “ discutere, informare e divulgare alla cittadinanza e agli esperti ai lavori sull’uranio impoverito è molto importante”. “ I militari impegnati in missioni di pace in alcuni casi hanno poi riscontrato contaminazioni, ma al momento non vi è certezza tra nesso e causa e per questo la ricerca può essere fondamentale proprio per approfondire i vari casi e dare risposte. Nel frattempo la prevenzione è un fattore importantissimo. La commissione Mandelli è la dimostrazione della grossa mole di lavoro scientifico”, ha affermato Grandolfo.
Il Colonnello dei carabinieri, (comando generale Roma), Vito Ferrara ha ribadito anche lui che “ tutte le forze dell’ordine sono impegnate in missioni di Pace”.  “Conoscere sempre più l’amianto impoverito, che si trova  nelle munizioni o ordigni nei Balcani è un elemento molto importante per prevenire contaminazioni. Ben vengano questi incontri che aiutano anche a comprendere i risultati degli studiosi”. 
ll prof.  Giorgio Trenta presidente Airm ha denunciato che “ le particelle Alfa presenti nell’uranio e nel radon purtroppo generano tumori” e che la presenza di radon è preponderante in Lombardia e Campania.  “ Il radon si respira  essendo un gas e si infiltra nei polmoni. Devo dire che molto si sta facendo per prevenire. Ci sono controlli dell’Apat e dell’Arpac, ma si deve anche far comprendere alla gente l’ importanza dell’informazione su questi inquinanti ambientali. Da studi recenti infatti le regioni con più presenza di Radon, che è figlio dell’uranio naturale,  sono Lombardia e Campania. Dunque occorre sempre più informare e prevenire per scongiurare poi di ritrovarsi a fare i conti con malattie gravi “, ha affermato Trenta.
 
L’assessore provinciale, con delega al lavoro Massimo Cariello ha sottolineato l’importanza del convegno perché si parla di “ prevenzione e ricerca scientifica”.  “ Due fattori fondamentali per evitare appunto contagi e vittime come purtroppo accaduto in passato per l’uranio impoverito, un caso che ha interessato un soldato di Eboli. Quindi occorre svolgere più controlli sui luoghi di lavoro per evitare la radioattività. Molta più informazione da parte degli gli enti pubblici per dare sempre più sicurezza ai cittadini “.
Il parlamentare Gaetano Fasolino si è rifatto ai templi di Paestum ed ha affermato che come quelle costruzioni “ rappresentavano il rinnovamento dell’antichità, la ricerca sul radon e sull’uranio impoverito, sono la innovazione per concedere sicurezza alla popolazione e anche ai nostri soldati impegnati in missioni di pace.
Il capogruppo Pd del comune di Capaccio, Francesco Longo ha ricordato che “ i militari si sottopongono al protocollo Mandelli per la prevenzione dal rischio uranio impoverito”. “ Visto – ha aggiunto- che molti soldati sono impiegati nei Balcani e questi controlli pertanto sono indispensabili. Inoltre ben vengano questi incontri per informare la popolazione”.
Il sindaco di Eboli, Martino Melchionda ha rilevato l’ “ occasione di grande valenza scientifica offerto da questo confronto tra specialisti, medici e ricercatori, che si è svolto a Paestum”.  “Dobbiamo sempre essere propensi a discutere e trattare argomenti come l’uranio impoverito e cercare di prevenire sempre più la contaminazione all’uomo proprio con la ricerca e lo studio “, ha detto Melchionda. (A.M./Italia Estera)



 
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