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17 mag 2008CGIE: I lavori della Commissione Continentale Anglofona (TORONTO 9-11 maggio 2008)

TORONTO, 16 MAG. (Italia Estera) - Sei i temi principali affrontati dal dibattito della Commissione Continentale anglofona riunita a Toronto dall’8 all’11 maggio 2008: voto all’estero, rete consolare, riforma delle leggi istitutive di Comites e CGIE, situazione anziani, gruppo di lavoro sull’associazionismo, conferenza mondiale dei giovani italiani all’estero, cui si sono aggiunti una serie di interventi stigmatizzati da ordini del giorno, fra i quali uno relativo alla necessita’ di  svolgimento annuale di tre assemblee plenarie, ed uno sulla convocazione della terza Assemblea Plenaria della Conferenza Permanente Stato-Regioni-Province Autonome – CGIE per la quale il Comitato di Presidenza è stato invitato "ad esperire tutte le azioni necessarie".
Circa il diritto di voto della Circoscrizione Estero, la Commissione, ribadendo il diritto al voto politico esercitato per corrispondenza dalla Circoscrizione Estero anche nell’eventualita` di una riforma costituzionale del quadro istituzionale, ha considerato "non piu` rinviabile  la semplificazione del plico elettorale, alla luce di quanto già indicato dal CGIE, ed ha concordato all’unanimità sulla necessità che le consultazioni elettorali e referendarie  all’estero vengano "in ogni aspetto" gestite dal Ministero degli Affari Esteri, "avvalendosi degli schedari  consolari", prevedendone "lo spoglio dei voti presso le rappresentanze diplomatico-consolari". A tal proposito la Commissione anglofona ritiene opportuna l’istituzione per legge "di un Comitato elettorale presso i Consolati come suggerito dal Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato".
Entrando nel merito delle ultime elezioni, la Commissione ha chiesto di poter disporre rapidamente di tutti i dati emersi per singola circoscrizione consolare nelle ripartizioni dell’America Settentrionale e centrale e dell’Africa, Asia, Oceania e Antartide, ed ha, poi, incaricato  rappresentanti/paese di realizzare uno studio approfondito sulle difficoltà che non hanno consentito la piena partecipazione degli elettori e di indicare le opportune soluzioni, chiedendo al Comitato di Presidenza di valutare l’opportunità di un analogo iter nelle altre aree continentali. Sulla situazione della rete consolare nei Paesi dell’Area anglofona, la Commissione ha sollecitato una richiesta di sospensiva della chiusura del Consolato di Edmonton ed ha chiesto che la Farnesina metta a disposizione la "mappatura delle rappresentanze diplomatico-consolari, corredata dalle proposte di ristrutturazione e di messa a regime degli organici", ritenendo necessario "si costituiscano tavoli di lavoro tra rappresentanze diplomatico-consolari, Comites e i Consiglieri CGIE” in ciascun Paese.
 
Quanto alla riforma delle leggi istitutive di Comites e CGIE, il vice Segretario dell’Area Anglofona, Silvana Mangione, nello stigmatizzare la necessità di un "legame più efficace fra i luoghi in cui si decidono le politiche e quelli in cui se ne sentono gli effetti”, ha paragonato il ruolo dei Comites alle "autonomie locali, mentre ha individuato nel CGIE una "sorta di snodo strutturato per le connessioni fra territori e comunità da un parte e stanze dei bottoni dall’altra”. In sostanza "un centro di elaborazione di proposte basate sia sulle esigenze specifiche, espresse dalle nostre collettività, sia sulla capacità di offrire all’Italia, sempre in tutta umiltà, stimoli di arricchimento di pensiero, che derivano dalle abitudini di vita culturale, politica e sociale che ognuno di noi ha assorbito nei paesi di accoglimento.”
Dai lavori della Commissione è emersa, infine, una "ferma opposizione alla divisione del CGIE in Commissioni Continentali sulla base delle ripartizioni elettorali”. "Tale ipotesi corrisponderebbe allo smembramento della Commissione anglofona”.
Circa gli anziani, la Commissione anglofona, "denunciando la situazione di grave disagio delle  comunità italiane in Sud Africa”, per la quale ha proposto con un o.d.g. la creazione di un comitato straordinario di solidarietà che sviluppi un piano d’azione immediato,  ha chiesto che venga "rapidamente accertato l’effettivo fabbisogno di contributi all’assistenza diretta e al sostegno delle iniziative spontanee a favore delle fasce più povere dei connazionali”, ed ha sollecitato "un’indagine delle rappresentanze diplomatico-consolari sulla necessità di interventi di integrazione all’assistenza sanitaria locale, che completi la mappatura iniziata dall’VIII Commissione, Tutela Sanitaria”. Al contempo, considerando doverosa la revisione del concetto di indigenza da applicare agli anziani residenti nei paesi economicamente più avanzati, e pur "apprezzando l’ottimo lavoro svolto dalla II Commissione tematica nell’elaborazione del documento sugli anziani”, la Commissione anglofona ha suggerito un ampliamento sulle realtà di tutte le aree continentali.
Plauso della Commissione per la creazione del Gruppo di lavoro del CGIE sull’associazionismo, alla luce dell’esigenza “di un’analisi della funzionalità delle associazioni di tipo tradizionale” con "l’indicazione delle alternative rispondenti alle attuali diversificate esigenze delle collettività”. Di particolare interesse sull’argomento, l’intervento sul necessario collegamento tra associazionismo e informazione nell’ambito di alcune ipotesi di lavoro sull’informazione "di ritorno”.
Infine, riguardo ai giovani, la Commissione ha chiesto con un apposito o.d.g. che, alla luce di quanto definito dalla Finanziaria 2008, vengano immediatamente approvati gli strumenti normativi sull’indizione della Conferenza Mondiale dei giovani, fissandone la struttura organizzativa, al cui interno sia presente “una congrua rappresentanza del CGIE”. (Italia Estera) -
 



 
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