“Comincia una nuova era politica”, afferma Domenico Crea, uno dei Nicolais boys
di Alfonso Maffettone
NAPOLI, 30 GIU, (Italia Estera) – Finalmente aria nuova nel Partito Democratico a Napoli. Il governatore della Campania Antonio Bassolino ed i suo seguaci, che non sono pochi, sono stati sonoramente sconfitti nelle elezioni per la segreteria provinciale del Pd. Si è aggiudicato la carica l’ex ministro e parlamentare Luigi Nicolais che ha battuto l’assessore regionale alle attività produttive Andrea Cozzolino, esponente dell’area di Bassolino.
Il governatore, imputato nel processo per il disastro dei rifiuti in Campania e accusato di malgoverno, sprechi e consulenze d’oro, ha cercato disperatamente fino all’ultimo nei due giorni del congresso provinciale del Pd , di riconquistare la leadership perduta sette mesi fa ad opera di Emma Giammattei. Ma il verdetto delle urne è stato inesorabile:Nicolais ha ottenuto 194 voti ed il suo avversario Cozzolino 154, due le schede bianche e due le nulle. Una Waterloo che segna la fine del bassolinismo a Napoli ed in Campania dopo 15 anni di strapotere. E’ l’inizio di una nuova era.
“Il risultato elettorale indica l’emersione di una nuova forza dirigente del partito costituita da un gruppo cospicuo di quarantenni che intendono avere una visione unitaria del partito e dare nuovo impulso alle politiche del Pd in Campania”, dice Domenico Crea, medico ed uno dei cosiddetti Nicolais boys , i giovani sui quali si fonda la nuova ansia di rinnovamento democratico a Napoli ed in Campania.
- Cosa intendete fare per una rinascita di Napoli e la Campania?
“Puntiamo su nuove politiche dell’ambiente, della sanità, dell’università e dell’innovazione tecnologica con la cui ricerca creare sviluppo e opportuinità di lavoro”, dice Crea
-Ma come attuerete questo programma in una situazione così disastrosa ?
“Puntando con assoluta certezza sul concetto assolutamente desueto degli ultimi anni che è quello della meritocrazia:a posti precisi competenze specifiche”, sostiene il Nicolais boy.
- Ma Bassolino ed i suoi ve lo consentiranno?
“A noi non interessa la sconfitta di Bassolino né puntiamo allo spoil system. Noi cercheremo di recuperare le tantissime forze nuove presenti nell’area che ha appoggiato Andrea Cozzolino sicuri che in questa visione unitaria del partito convergeranno entrambe le aree che si sono affrontate per la segreteria provinciale del Pd a Napoli”, dice Domenico Crea.
- Naturalmente per Walter Veltroni e con Walter Veltroni
“Su questo non ci sono dubbi”, conclude Crea.
Alfonso Maffettone/Italia Estera
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Chi é Luigi Nicolais
Luigi Nicolais, nato a Sant'Anastasia,in provincia di Napoli, il 9 febbraio 1942 è un politico e docente italiano.
Autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche, è professore ordinario di "Tecnologie dei Polimeri" presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II" e Direttore dell'"Istituto per la Tecnologia dei Materiali Compositi" del CNR.
L’America è stata per Nicolais una dura palestra di vita. Appena arrivato a Saint Louis come borsista neolaureato fu derubato di auto e bagagli. Di questa nazione ha assorbito lo spiccato pragmatismo e l’apertura verso tutti: dopo cinque minuti che si lavora con lui l’uso del tu è inevitabile. Così nascono i mille e più progetti che coinvolgono lui e i suoi numerosi gruppi di lavoro, dei cui componenti e indipendentemente da sesso, età, provenienza, si sente amico, tutore, padre e leader.
Esponente del Partito Democratico, considerato in principio vicino alle posizioni dei "bassoliniani", è stato assessore con deleghe all'Università, ricerca scientifica e innovazione tecnologica alla regione Campania. Nel corso del tempo ha preferito assumere una posizione decisamente distante da Bassolino.
Dal 2004 è Presidente e Fondatore dell'IMAST (distretto tecnologico sull'ingegneria dei materiali polimerici e strutture) mentre tra il maggio e l'agosto del 2005 diviene presidente della "Città della Scienza" e dell'ARTI (agenzia regionale per la tecnologia e l'innovazione della Puglia).
Ha fatto parte del secondo governo Prodi, ottenendo la delega alla Funzione Pubblica e all'Innovazione, succedendo a Lucio Stanca; nello stesso anno gli viene conferita l’onorificenza dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. L'8 maggio 2008 passa le redini del dipartimento a Renato Brunetta (PdL).