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20 gen 2009L'insediamento di Barack Obama quale 44° presidente degli Stati Uniti: hanno detto di lui

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WASHINGTON, 20 GENN. (Italia Estera) - In occasione dell'insediamento alla Casa Bianca di Barack Obama quale 44° presidente degli Stati Uniti e del suo discorso breve di soli 19 minuti , ma denso di significati,  hanno detto di lui:


NAPOLITANO- "Io sono un anziano, un senior della politica italiana, se si vuole della politica europea, pero' mi riconosco profondamente nello spirito di un discorso come quello del presidente Obama. Certamente c'e' un problema di rinnovamento generazionale nella politica italiana, nelle classi dirigenti italiane nel loro complesso, ma questi sono problemi che non si risolvono vagheggiando esempi o mutuando modelli dal di fuori, e' uno sforzo che deve fare dall'interno l'Italia". Lo ha affermato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un'intervista ad Enrico Mentana che andra' in onda questa sera a 'Matrix' ed anticipata dal Tg 5. Ed a Gianni Riotta, il direttore del Tg1, a proposito del discorso di insediamento di Barack Obama il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affermato: "Il discorso di oggi e' stato un segno di straordinario incoraggiamento e fiducia nell'avvenire della politica". Poi ha aggiunto: "Ci sono tutte le condizioni perche' l'Europa possa sentirsi in sintonia con la nuova amministrazione americana in tutti i sensi, in modo particolare nel far fronte alle sfide che questa crisi mondiale implica per tutti.

 

Papa Benedetto XVI con un telegramma, ha inviato al presidente statunitense Barack Obama, nel giorno della sua cerimonia di insediamento, un messaggio di auguri. Il Papa prega perche' il nuovo Presidente ''promuova la comprensione, la cooperazione e la pace fra le nazioni affinche' tutti possano condividere il banchetto della vita che Dio ha preparato per l'intera famiglia umana''. Il pontefice, nel telegramma, offre ad Obama i suoi ''cordiali auguri con l'assicurazione delle preghiere'' per le sue ''alte responsabilita'''.

VELTRONI -  "Una manifestazione molto emozionante. E' l'inizio di una stagione nuova che cambiera' la storia". Nelle parole di questo giovane presidente afroamericano c'e' la sintesi di cui in cui credo da tutta la vita. Lo ha detto il segretario del Pd, Walter Veltroni, commentando al TG5 il giuramento di Barack Obama. "Nelle sue parole -ha aggiunto Veltroni- c'e' la sintesi delle cose nelle quali una persona come me ha creduto tutta la vita". La cosa che piu' ha colpito il segretario del Pd e' stato "il richiamo alla resposanbilita'" fatto da Obama: "Il richiamo alla responsabilita' e alla solidarieta', a una societa' piu' solidale in cui ciascuno si sente parte di una rete piu' grande e non prevalgono cinismo e individualismo. Questa -ha concluso Veltroni - e' l'anima piu' profonda del pensiero democratico".  

IL SINDACO DI SAN GIOVANNI IN FIORE - "E' stata una giornata bellissima. Al momento del giuramento, nel pubblico tutti si abbracciavano e si baciavano, come se si festeggiasse una tregua, la fine di una guerra o un armistizio". Lo ha detto il sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Nicoletti, che ha assistito a Washington alla cerimonia di insediamento del presidente degli Usa Barack Obama. "Ho parlato con la comunita' italiana del West Virginia - racconta Nicoletti - tutti sperano in questo presidente, lo vedono come una liberazione. Mi ha colpito la disapprovazione manifestata dal pubblico quando e' arrivato Bush". "Obama e' un messaggero di pace - aggiunge il sindaco - proprio come Gioacchino da Fiore. Domani incontrero' l'ambasciatore italiano Castellaneta o il suo consigliere Mancini, a cui rinnovero' il nostro invito a Obama: per noi sarebbe un onore riceverlo a San Giovanni in Fiore e conferirgli la cittadinanza onoraria. Ormai e' una mission".

SANDRO BONDI, il ministro dei Beni e le attivita' culturali: Gli Stati Uniti hanno ancora oggi grandi responsabilita' sui destini del mondo". "Penso -ha aggiunto Bondi- che Obama rappresenti davvero una speranza di rinnovamento e cambiamento, credo che il dialogo e la comprensione siano gli strumenti utili per affrontare i problemi. Se non si passa attraverso il dialogo tra realta' diverse credo non si trovera' mai una soluzione duratura ai problemi della nostra epoca".  

BERLUSCONI SCRIVE A OBAMA - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha inviato oggi una lettera al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per rinnovargli le sue congratulazioni e i piu' sinceri auguri di buon lavoro, sottolineando che l'audacia della speranza e' un sentimento che unisce il popolo italiano e quello americano. Nella lettera, Berlusconi ha indicato, anche nella sua veste di presidente del G8, l'importanza di lavorare da subito insieme per affrontare le sfide del momento: la crisi finanziaria ed il suo impatto sull'economia reale, la situazione in Medio Oriente e quella in Afghanistan. Il presidente del Consiglio ha anche ribadito la necessita' di mantenere un dialogo costante con la Federazione russa e di favorirne la piena partecipazione al sistema di sicurezza e di 'governance' mondiale.

 BROWN: Un leader determinato a "risolvere i problemi del mondo", un "uomo di grande visione e forza morale". Cosi' il premier britannico Gordon Brown ha salutato l'insediamento alla Casa Bianca di Barack Obama. Il nuovo presidente degli Stati Uniti sa che questi sono "tempi straordinari con sfide senza precedenti", ma lui ha gia' dimostrato "grande coraggio e determinazione" con i suoi piani contro la crisi finanziaria, ha sottolineato Brown. Che si e' detto "pronto a lavorare molto strettamente con la sua amministrazione sulle molte sfide internazionali dinanzi alle quali ci troviamo". A Obama ha indirizzato un messaggio di auguri anche la regina Elisabetta II, che dovrebbe incontrare il nuovo presidente americano a Londra, in occasione del summit del G20 in programma il 2 aprile. Il contenuto del messaggio non e' stato diffuso.  (Italia Estera) -

 




 
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