ROMA, 17 GENN 2011 (Italia Estera) - Nel giugno del 2006 Mimmo Porpiglia, editore e direttore di "Gente d'Italia", denunciava alla Procura della Repubblica il presidente del Comites di Miami Cesare Sassi (nella foto) e gli altri componenti per falso in atto pubblico, interessi privati in atti d’ufficio, calunnia e diffamazione aggravata a seguito delle motivazioni con le quali il Comites stesso aveva espresso parere sfavorevole alla concessione di contributi all'editoria al giornale in questione.
Il Comites di Miami ha diffuso il seguente comunicato datato 14 gennaio: "Oggi il tribunale di Roma ha assolto con formula piena il Dott. Cesare Sassi e gli altri componenti del Comites di Miami, perche` il fatto denunciato non sussiste.
Il direttore del giornale Gente d’Italia, Domenico Porpiglia, che aveva depositata e sostenuta la denuncia, dovrà invece presentarsi il 25 Gennaio al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, per difendersi dall’accusa di diffamazione.
Il direttore Porpiglia in una nota inviata a Italia Estera imponendoci la pubblicazione e pubblicata il 20 luglio 2006 scriveva:
“Il presidente del comites di Miami Cesare Sassi SI ARRABBIA perché GENTE D’ITALIA pubblica un comunicato del CTIM di Roma, e allora che fa? Mentre attacca il CTIM continua a diffamare l’editore-direttore di Gente d’Italia, giurando che lo stesso vorrebbe “costringere il Comites di Miami ad emettere pareri favorevoli circa l’elargizione di contributi ministeriali alla propria testata che ancora oggi- scrive – risulta non sempre stampata e comunque raramente distribuita”.
"Un altro autogol, questa volta più grave dei precedenti perché inviate ad agenzie di stampa, l’AISE e ITALIA ESTERA che trasmettono il proprio notiziario in tutto il mondo. Ampliando, quindi a dismisura il reato di diffamazione a mezzo stampa. Scrivendo ancora inesattezze e distorcendo a suo piacimento la verità, non riusciamo a capire con quali scopi. Scrive il Sassi che l’editore-direttore di questo giornale cercherebbe di costringere il Comites ad emettere pareri favorevoli….. "
"Ma il peresidente Sassi mente . Perché solo pochi giorni fa, dalle colonne di Gente d’Italia, sal suo sito www.lagenteditalia.com e sulle agenzie stampa nazionali e internazionali che si occupano di italiani all’estero è apparso un comunicato, riportato anche da altri giornali. Si trattava di una diffida, che l’editore-direttore di Gente d’Italia ha inviato formalmente con lettera certificata al Dott. Gianfranco Colognato,Console Generale d’Italia a Miami, al Dott. Giovanni Castellaneta, Ambasciatore d’Italia a Washington; al Dott. Marco Mancini, Consigliere addetto Comunità Usa, al Senatore Dott. Franco Danieli, Vice Ministro degli Esteri con delega per gli Italiani nel mondo, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Editoria, Al Coordinatore dei Comites Usa, Dott. Carmelo Cicala, Al Presidente del CGIE Usa, Al Procuratore della Repubblica di Roma, al Ministro degli Affari Esteri, On.le Massimo D’Alema, al Presidente della FUSIE Dott. Domenico De Sossi, al Presidente della Commissione Stampa del CGIE, Stampa e Comunicazione, etc,..ed alle agenzie di stampa. “
“ Diffida, che recita così…
" Egregio dott. Gianfranco Colognato,
Siamo venuti a conoscenza che Ella nella Sua qualità di Console Generale e, sembra, su richiesta del Ministero degli Esteri abbia chiesto formalmente al Comites di Miami la “revisione” del parere espresso dal Comites di Miami nella seduta dell’11 aprile scorso, PERCHE’ INCOMPLETO, parere però già comunicato, come prevede la legge, a codesto consolato l’11 aprile scorso.
Il parere NON FAVOREVOLE espresso dal Comites, ( e NON VINCOLANTE per quanto riguarda le provvidenze governative, quindi inutile sotto il mero profilo economico) non può più essere cambiato dallo stesso organismo. Perchè lo stesso è stato espresso – come da testimonianze certe ed inequivocabili – deliberatamente per contrasti personali con lo scrivente, senza visionare i documenti allegati all’istanza presentata a suo tempo da codesto editore, violando quindi la legge, e commettendo un falso in atto pubblico, sul quale, è bene chiarirlo è in corso un’indagine della Procura della Repubblica di Roma, competente per territorio.
Per queste ragioni:
a) Diffidiamo codesto Consolato e di conseguenza il Comites di Miami nella sua interezza a ritornare ufficialmente sulla questione, poiché intralcerebbe le indagini in corso della magistratura. Indagini che stanno appurando non solo il dolo perpetrato dallo stesso organismo di Miami, e quindi la diffamazione aggravata anche a mezzo stampa messa in atto dal presidente Sassi e dai componenti il Comites stesso, ma, su richiesta dello scrivente, anche i documenti, per comparazione, di stampa e di diffusione di tutti i giornali quotidiani che si stampano all’estero. Cioè, tiratura certificata e corrispettivo pagamento e diffusione. Come prevede la legge italiana.
b) Diffidiamo ancora codesto Consolato a dare in visione o mostrare documenti inerenti la nostra società editrice poiché il parere su Gente d’Italia è stato già espresso. Il Comites avrebbe dovuto visionarli a suo tempo… Questa società, come si evidenzia dai documenti non ha mai dichiarato di stampare e di diffondere a Miami, per cui il Comites, competente per territorialità in quando la società editrice il quotidiano La Gente d’Italia ha sede legale a Miami, deve, per legge, SOLTANTO VISIONARE i pareri già espressi dal Comites di New York e Connecticut, dal Comites e dal Consolato di Montevideo, dove il quotidiano in oggetto viene stampato e diffuso nelle edicole. Pareri certificati ed giacenti agli atti. Ripetiamo, per legge il Comites di Miami deve soltanto visionare quindi e al massimo chiedere chiarimenti a New York e Montevideo.
c) Il parere su Gente d’Italia espresso dal Comites di Miami l’11 aprile non può più in nessun caso essere motivo di discussione o di revisione perché si è già espresso sull’argomento, dichiarandosi NON FAVOREVOLE. E dal momento che pende una denuncia dello scrivente alla Procura della Repubblica di Roma proprio sul dolo effettuato dal Comites, lo stesso deve essere sospeso fino al pronunciamento della magistratura.
"Comunichiamo inoltre di aver dato mandato ai nostri legali di denunciare alla magistratura italiana ed a quella americana, per diffamazione aggravata a mezzo stampa l’editore del periodico Il giornale italo americano della Florida Piraino, il suo direttore responsabile Corrado, e gli estensori degli articoli tali Ro Pucci ( residente in Texas ), Salvo Mulè , e ancora una volta il presidente del Comites Sassi.
Distinti saluti
L’Editore-Direttore Mimmo Porpiglia”