Il responsabile del Viminale: ''Ho garantito con scrupolo il voto e i risultati provvisori''. E aggiunge: ''Non posso intervenire in alcun modo sui procedimenti in corso''
Roma, 13 apr. - (Italia Estera) - In una nota, il titolare del Viminale Giuseppe Pisanu ribattte alle polemiche sui risultati del voto del 9 e 10 aprile.
''E' scorretto il tentativo di trascinare il ministro dell'Interno in una polemica infondata sui risultati provvisori delle elezioni politiche''. Il Viminale, aggiunge, ''ha garantito con lo scrupolo consueto l'organizzazione delle votazioni e la successiva divulgazione dei risultati provvisori, senza mai interferire, come prescrive la legge, sulla gestione delle operazioni di voto e di scrutinio che sono esclusivamente affidate alla responsabilita' dei presidenti di seggio, nominati non a caso dalle Corti d'appello''.
Pisanu precisa ancora che ''il ministero dell'Interno è escluso da tutte le ulteriori operazioni che conducono alla proclamazione degli eletti, operazioni affidate, non a caso, ai magistrati che compongono gli uffici centrali circoscrizionali, gli uffici elettorali regionali e l'ufficio centrale nazionale presso la Corte di Cassazione''.
Di fronte ad ''un quadro normativo così chiaro e particolareggiato, non è consentito al ministro dell'Interno - chiarisce ancora Pisanu - di intervenire in alcun modo sui procedimenti in corso''. Il responsabile del Viminale, pertanto, ''confida che l'obiettiva conoscenza dei fatti, la serena lettura delle norme vigenti ed il comune senso di responsabilità facciano finalmente cessare polemiche e strumentalizzazioni che appaiono particolarmente dannose in un momento così delicato per la vita democratica del Paese''.
A stretto giro arriva arriva la replica del segretario Ds Piero Fassino: ''Nessuno chiede al ministro dell'Interno di intervenire. Chiediamo parole oneste e chiare sullo svolgimento delle elezioni''. Il leader della Quercia spiega che il responsabile del Viminale ''avrebbe dovuto dire quello che ha detto Ciampi, e cioè che tutto è stato regolare nelle operazioni di voto e di scrutinio''. Per Fassino, poi, i ''brogli sono nella testa di Berlusconi''.