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Scossa in Irpinia, ma i centri sismici sono chiusi !

 

AVELLINO - 4 gennaio 2011 (Italia Estera) - Una scossa sismica di magnitudo 2.3 è stata registrata alle 13,56 di ieri nel distretto sismico Irpinia, con maggiore intensità nei paesi di Guardia, Torella e Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, Morra De Sanctis, Rocca San Felice e Villamaina.

Il terremoto s’è verificato ad una profondità di 14.2 chilometri. Anche se non ci sono state segnalazioni di danni a cose e persone, la scossa è stata avvertita nettamente dalla popolazione dei comuni altirpini. Un’altra c’era stata negli ultimi giorni del 2010.

Una circostanza che Pasquale De Santis, della direzione generale dell'Ingv spiega così: «È noto che l'Irpinia è terra fortemente sismica, per cui ci saranno sempre terremoti. Questo dato, nel mentre non deve preoccupare chi ha osservato scrupolosamente le normative ad hoc, deve invece far riflettere le istituzioni proprietarie di edifici pubblici non ancora messi a norma e chi si accinge a costruire una nuova abitazione».

Le ripetute scosse di questi ultimi giorni aprono una spiacevole pagina sulla presenza in Irpinia di due centri di monitoraggio sismologico: la sede irpina dell'Ingv a Grottaminarda e il Cima (Centro Irpino per l'Innovazione nel monitoraggio ambientale) «Filippo Vinale» a Sant'Angelo, dove ieri, subito dopo la scossa, ai cittadini che chiedevano informazioni nessuno ha potuto dare una risposta: I telefoni sono rimasti muti. Questo perché, nonostante le notevoli prospettive scientifiche, la struttura di competenza regionale sarebbe invece destinata a chiudere i battenti per le ristrettezze economiche in cui naviga la Regione . I dipendenti sono stati messi tutti in ferie e i dati scientifici sui flussi sismici sono fermi alla scossa del 27 novembre scorso.

Il terremoto, comunque, è stato localizzato dalla rete sismica nazionale dell'Istituto di geofisica e vulcanologia. La localizzazione e la verifica dei parametri tecnici delle scosse che si verificano in Irpinia sono registrate nella sala sismica dell'Ingv di Roma, mentre a Grottaminarda avviene il backup dei dati. Nessun di questi, invece, è stato raccolto dal centro santangiolese, che pure ha nella sua mission il monitoraggio sismico realizzato attraverso reti di strumenti installati sul territorio, con uno o più sistemi di raccolta, memorizzazione e analisi dei dati ottenuti dagli strumenti.

 


 
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